di Sara Santacchi
C’è anche la camerte Francesca Magni tra i candidati del Pd alle elezioni regionali. E’ lei una delle cinque donne in lista al fianco di Luca Ceriscioli. Interessata alla politica da sempre “tra le mie più grandi passioni” com’è lei stessa a spiegare, 56 anni e dirigente all’Università di Camerino con diverse mansioni, come l’area servizi agli studenti e internazionalizzazione nonché responsabile di Ateneo per il piano anticorruzione, per dirne alcune.
Com’è nata la decisione di candidarsi?
“Ho lavorato quasi trent’anni all’università di Camerino potendo acquisire delle conoscenze e questo è stato utile per l’internazionalizzazione dell’ateneo, l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A questo punto vorrei mettere ciò che ho appreso a disposizione di questo territorio perché è qui che vivo e mi piace stare. La politica, a mio avviso, va vissuta come servizio prima ancora che come passione, quindi quando il partito mi ha chiesto di vivere questa avventura ho accettato. Forse è il momento giusto: dopo sarebbe tardi e sarei troppo “vecchia” mentre prima non avevo la preparazione giusta perché un conto è parlare delle cose e un altro è metterle in pratica”.
In che modo pensa sia possibile fare politica in un territorio come l’entroterra, da sempre penalizzato?
“Ascoltandolo. Abbiamo tantissimi punti di forza: il paesaggio, la cultura, l’enogastronomia. Non siamo i parenti poveri di nessuno e credo fermamente in questo. Mi piacerebbe essere eletta, ma restare qui, continuando a vivere il mio territorio. Abbiamo incredibili potenzialità e mi piacerebbe portare la nostra voce in Regione e nelle stanze giuste. Il turismo, ad esempio, non appartiene solo alla costa. E’ un patrimonio che va messo in rete ovviamente nel pieno rispetto dell’autonomia di tutti”.
Cosa pensa della scelta fatta dal governatore Spacca?
“Mi dispiace molto e in un momento così delicato per la politica, non ne avevamo bisogno. Nel primo mandato anche col Pd aveva iniziato un percorso sano. Non si può, però, essere attaccati alla poltrone a tutti i costi e questo invece è stato fatto rinnegando un progetto che lo aveva portato su quella poltrona. Il dispiacere è tanto perché rappresenta l’ennesimo esempio che non fa bene alla politica e, di certo, non aiuta ad avvicinare alla positiva un elettorato, ormai sempre più lontano e disilluso. Tuttavia penso che sia una mossa talmente palese che sia stata compresa in pieno. C’è bisogno di etica, non di questo”.
Il suo appoggio è al candidato governatore Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro, pensa che possa comprendere i bisogni di un territorio così lontano dal suo?
“Assolutamente si e lo dico con convinzione perché lui è stato il primo a mostrare pieno interesse. Sul suo programma sono tanti gli interventi proprio verso il Maceratese. Io l’ho appoggiato fin dalle primarie. Ammetto che il sospetto poteva esserci, ma standoci a contatto e ascoltando le sue idee programmatiche ho sciolto le riserve. Le sue sono idee realmente sostenibili e il fatto che lui non abiti questo territorio è un motivo in più per avere un proprio rappresentante in Regione”.
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Staremo a vedere quanto interesserà a Ceriscioli l’entroterra maceratese…..come del resto in 10 anni di mandato ha poco interessato a Spacca!!!! Mi sa che in questo momento tutto pensano meno che a noi. È difficile dare un voto secondo me : a sinistra chi non c’ha mai votato meno che mai ci voterà stavolta, a destra o centrodestra che dir si voglia ora con Spacca è assurdo, si sono “accoltellati” fino a ieri e adesso sembra a tutti che siamo fessi. Parlano di valori ma solo su una cosa sono daccordo a Spacca, con tutto rispetto parlando, mi sa che la poltrona gli si è incollata un po’ troppo e spera per lo meno di sedersi di nuovo se non proprio sulla poltrona principale su una “poltroncina” magari all’opposizione. Gli elettori di centrodestra si sentono traditi …quelli di centrosinistra si sentono traditi…ma ai cittadini, a tutti quelli che si alzano tutte le mattine (i fortunati) che vanno a lavorare x guadagnare il pane quotidiano…chi ci pensa? Non abbiamo i vitalizi come tanti di voi e neanche li vogliamo. Vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti in eredità non soldi o case ma serenità, valori, cose che abbiamo distrutto e che voi avete contribuito a distruggere.
L’entroterra non avrà mai un rappresentante perché ci sono pochi voti e tanti candidati. Anche stavolta con le candidature di Francesca Magni e Daniele Salvi (entrambe validissime) chi ci guadagna sono Civitanova e Macerata.