Teresa Lambertucci, lotta per la legalità:
“La politica sia vigile, la criminalità organizzata può arrivare ovunque”

ELEZIONI REGIONALI - La capolista del Pd affronta il tema sicurezza: "Lungo la costa si registrano episodi preoccupanti". Più peso al territorio maceratese: "Visioni anconocentriche o fabrianocentriche hanno messo il freno a politiche di sviluppo territoriale"

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Teresa Lambertucci

Teresa Lambertucci

 

di Matteo Zallocco

Teresa Lambertucci, tornata in politica sulla spinta renziana, dal 2013 segretaria provinciale del Pd. Com’è nata questa candidatura che le vede capolista per le regionali? 

“Il mio nome era emerso in 15 circoli, come secondo nome più indicato in tutta la provincia. Il Pd regionale insieme al candidato presidente Ceriscioli ha scelto di indicare capolista delle liste Pd 5 donne in tutte le circoscrizioni scegliendo me per la provincia di Macerata. La volontà di candidarmi è data dal fatto di voler portare in regione competenze e temi che frequento abitualmente per motivi professionali (è la responsabile del centro per l’impiego di Civitanova, ndr) e dei quali mi sono anche occupata politicamente da segretaria: lavoro, formazione professionale, sostegno alle imprese, internazionalizzazione oltre a territorio, ambiente, cultura e turismo”.

 

Dunque, priorità al lavoro.

“Sicuramente, è il tema più sentito da tanti cittadini marchigiani visto l’aumento della disoccupazione, in particolare quella giovanile, la difficoltà di ricollocare lavoratori e lavoratrici over 45 e la crescente morìa di imprese. Bisogna sostenere la produzione, accompagnare le medie e piccole imprese nel loro percorso di internazionalizzazione, semplificare gli adempimenti a carico delle stesse, e prevedere defiscalizzazioni per gli investimenti che le imprese effettuano in innovazione e ricerca”.

 

Teresa Lambertucci durante un incontro dei giorni scorsi con l'europarlamentare Simona Bonafè

Teresa Lambertucci durante un incontro dei giorni scorsi con l’europarlamentare Simona Bonafè

Facciamo un passo indietro, come ha visto le primarie Pd tra Ceriscioli e Marcolini?

“Da segretaria orovinciale ho cercato di avere un ruolo neutrale, almeno dal punto di vista formale. Avere un candidato presidente della provincia di Macerata sarebbe stato un valore aggiunto per la nostra realtà. Ad ogni modo, Luca Ceriscioli ha vinto bene le primarie, è il candidato di tutti, sta affermando la propria autorevolezza in tutti gli incontri che svolge in regione e porta con sè un progetto forte di cambiamento”.

 Cambiamento? Rispetto a cosa?

“Rispetto a una politica che spesso ha deciso da Ancona e non ha condiviso con i territori e con gli amministratori le proprie scelte”.

Qualcuno sostiene che con Ceriscioli si deciderà a Pesaro…

“E’ una strumentazlizzazione da parte di Spacca e dei suoi che non hanno argomentazioni per giustificare un cambio di casacca dell’ultimo minuto. Dopo 25 anni di governo nell’area del centrosinistra ora ripropone la sua terza candidatura a governatore con l’appoggio di Forza Italia che fino a ieri era tra i suoi più forti oppositori”.

E’ Spacca l’avversario principale di Cerisicoli e del Pd?

“No, l’ostacolo più grande in questo momento è l’astensionismo e il possibile allontanamento dei cittadini dal voto oltre a un sentimento di antipolitica raccolto da alcune frange estremiste. E’ compito di tutti noi quello di chiamare al voto gli elettori, con una politica fatta di scelte concrete che toccano la vita di tutti e con l’affidabiltà e la fiducia nelle caratteristiche personali e politiche dei candidati”.

Sul ruolo di Macerata in regione, cosa è stato perso e cosa andrebbe ripreso?

“Visioni anconocentriche o fabrianocentriche hanno messo il freno a politiche di sviluppo territoriale per la nostra realtà provinciale, soprattutto nei temi dello sviluppo e della sanità. Ora il peso di Macerata capoluogo e del territorio maceratese deve essere più forte; sarà fondamentale il ruolo dei consiglieri eletti nel nostro territorio per la prossima legislatura. Macerata ha bisogno di investimenti, di una politica sanitaria determinata a migliorare il livello dei servizi, potenziare le strutture, risolvere problemi annosi come pronto soccorso e liste d’attesa. Le bellezze naturali, quelle paesaggistiche e le risorse culturali vanno valorizzate. Penso alla vitalità culturale di Macerata città, con la sua Università, lo Sferisterio, il teatro Lauro Rossi, Palazzo Buonaccorsi e l’orologio della torre: tutti fiori all’occhiello da salvaguardare e da preservare dalla politica di tagli lineari”.

C’è un problema di sicurezza e di infiltrazioni malavitose lungo la costa e nell’entroterra?

“Io non ho prove ed elementi per dire questo se non quello di registrare un aumento di fenomeni preoccupanti come incendi dolosi, troppi episodi di microcriminalità e spaccio di droga, soprattutto lungo la costa. Ritengo importante che sia dia una risposta di legalità, di sicurezza e di rigore, coordinando l’azione della politica regionale, dei poteri locali e delle forze dell’ordine che debbono essere potenziate e messe in condizioni di fare prevenzione e repressione. Anche la politica deve svolgere un ruolo di controllo e di prevenzione e tenere lontani gli interessi affaristici (ad esempio speculazioni edilizie e lavori pubblici) che possono nascondere la conquista del territorio da parte delle organizzazioni criminali”.

 

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