Da sinistra Marco Morresi, Andrea Gentili, Simona Bonafè, Teresa Lambertucci, Mario Morgoni e Stefano Cardinali
di Laura Boccanera
Made in Italy, lavoro, impresa, politiche locali per lo sviluppo della manifattura e dell’impiego, perchè “il lavoro non si crea per decreto, ma aiutando gli imprenditori”. E’ un Pd vicino alle aziende del settore calzaturiero quello che ieri sera si è riunito a Trodica di Morrovalle, all’hotel San Crispino, per la campagna elettorale di Teresa Lambertucci in regione.
Ospite l’europarlamentare Simona Bonafè, con lei anche il senatore potentino Mario Morgoni e due sindaci, l’ex primo cittadino di Montecosaro Stefano Cardinali, ora imprenditore e l’attuale sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili. Numerosi i presenti alla serata coordinata da Marco Morresi, del circolo Pd di Morrovalle ed esponenti della Cna. Una serata per parlare di lavoro e di quanto, dal piccolo comune, fino all’Europa la politica può fare. Cardinali e Gentili hanno illustrato alcune iniziative messe in piedi dai comuni di Montecosaro e Monte San Giusto per agevolare e aiutare le aziende, dal caso sperimentale di Montecosaro che ha creato una cooperativa con gli ex operai della Sadam, a Monte san Giusto che ha incontrato le banche per agevolare il credito o promosso la partecipazione a fiere di settore.
La parte più politica l’ha però toccata Morgoni allargando il confine, da locale a regionale: «La politica non è fatta di slogan o di spot, e il Pd è l’unica realtà che si vuole cimentare in questa responsabilità di decisione. Occorre un cambio di cultura, l’impresa va difesa, è un’opportunità. Chi parla del reddito minimo garantito dice una sciocchezza, non si crea così la cultura del lavoro, ma quella della rendita e si fa un danno ai giovani. Il M5s porterà la Regione in rovina – e poi ne ha anche per l’ex governatore Spacca – dopo 10 anni, anziché dimostrarsi generoso verso coloro che l’hanno sostenuto rivendica un ruolo di Presidente. Non gli è bastato svolgerlo per 10 anni e prima come vice. La politica deve tornare ad essere servizio e non appropriazione di benefit”.
E infine l’appello al voto: “Non andare a votare non migliorerà la classe politica, ma farà marcire la politica”. La Lambertucci ha poi illustrato i punti del suo programma e della progettualità che come consigliere vuole portare in Regione e il focus è proprio sul lavoro: “il problema delle imprese è l’accesso al credito. Occorre però anche attuare provvedimenti,a tutti i livelli, dal locale all’europeo, per una minore burocrazia, una politica fiscale che rinnovi gli investimenti e la tutela del marchio Made in Italy”. Ed è proprio sul brand Italia che la Bonafè porta il suo punto di vista allargando il campo all’Europa. L’iter per il riconoscimento della produzione e tracciabilità del prodotto legato alla manifattura interamente realizzata in Italia deve ancora superare diversi ostacoli: “Il made in è un problema per le imprese – dice la Bonafè – ma deve diventare anche un problema per il consumatore, ribaltiamo la prospettiva, il marchio garantirebbe anche chi compra, non solo chi produce. Dopo anni di chiacchiere oggi si sta cominciando a mettere mano a qualcosa, ma la strada è ancora lunga, serve gente con competenza, anche a livello regionale, in grado di cogliere opportunità e possibilità che arrivano dall’Europa. Basti pensare solo al turismo che grande sviluppo può avere, o alle stesse Marche produttive e manifatturiere”.
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Il PD che dice che il MSS porterà la regione in rovina…ma fino a oggi chi ha governato la regione portando effettivamentr la nostra regione sul baratro in tema di sanità, lavoro, stato sociale, ambiente ed eneregia? Ah…vero il PD! Morgoni, meno slogan più concretezza e lavoro! Ma aspettarsi questo da voi é utopia
Caro Sparapani, dici a me più concretezza ? Sul biogas non mi pare di aver prodotto chiacchiere. Se veramente la Regione Marche fossero nel baratro i cinque stelle sarebbero un’ ottima soluzione per rimanerci per sempre !
Tipico intervento da campagna elettorale il suo! Lancia slogan e non dimostra le sue affermazioni con tesi plausibili, documenti e fatti dimostrabili. Il PD è stato il comandante della regione in questi venticinque anni oppure no? Secondo lei le Marche sono peggiorate o migliorate sui temi di cui sopra parlavo? Quale è la vostra percezione della situazione? Devo dare addito che comunque lei è la Lambertucci siete stati gli unici all’interno del PD ad aver operato contro le politiche scellerate marchigiane in tema di biogas avallate dai vostri sodali di partito. Ma non basta fare bene una cosa per dare un giudizio positivo sul vostro operato politico. Poi un giorno mi spiegherete come avete potuto in questo ultimo anno stare in regione con un uomo di destra come Spacca quando tutti, e dico tutti, sapevano che si sarebbe alleato con FI per stare sulla poltrona…..sinceramente la gente questo non lo capisce e sarà uno dei motivi per cui tanti nelle Marche non andranno a votare. Non basta dimettersi l’ultima settimana di mandato per rifarsi una verginità politica da Spacca, bisogna avere il coraggio delle azioni forti come il vostro Ras insegna……
Si cercano sempre nuove ricette. Se devo fare uno spaghetto alla marinara, non è che lo cerco su un libro di ricette giapponesi così come un piatto di lasagne. Se proprio lo voglio al massimo, cerco di prendere la ricetta dal nostro Nebbia anche se è un tantinello complicata.. Così per il ” Made in Italy “. Se ricordo bene, nel film Gomorra dal libro di Saviano, il miglior ” Made in Italy ” possibile per le grandi sartorie si faceva a Napoli e non in Europa, Asia o Africa. Se togliamo l’infamante rintracciabilità dei soldi fino a mille euro, che anche se li vinci al lotto devi farlo sapere allo stato, ripartiamo con il lavoro nero come anche Berlusconi qui in veste di economista ricordava per poter campare, non sguinzagliamo le forze dell’ordine a perseguitare poveri piccoli commercianti che non potrebbero continuare l’attività senza nero perché lo stato con la esse minuscola se magna pure li frichi. Non facciamo stupide pressioni ai grandi o piccoli evasori, costringendoli a portare soldi all’estero. In fondo i soldi che si spendono e che in alcuni casi si spandono sono quelli che riescono a non lasciarsi intrappolare dalle maglie della rete del fisco. Riportiamo il discorso su uno dei più abbietti problemi, ossia lo sfruttamento della mano d’opera sia in nero che in bianco. Più possibilità agli imprenditori di incamerare denaro, ma anche un equa distribuzione dello stesso per chi lavora e a volte sputa sangue. E’ vero, il lavoro non si crea con decreti, ma neanche con le tante cazzate espresse dai loro politicanti. Avrei dovuto dire nostri e allora si che avrei detto la stronzata più grossa di questo mio dire. Ma siamo sicuri che ho detto solo pataccate?
@ Sauro Micucci
A proposito di ricette…. La cosa più importante è la pasta 🙂
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