Va avanti il contenzioso tra Popolari e Udc sullo scudo crociato, essenza del simbolo di entrambe le formazioni politiche. A Macerata la commissione elettorale ha tolto il simbolo della Dc ai Popolari per l’Italia lasciandolo invece all’Unione di Centro per evitare confusione nell’elettorato (leggi l’articolo). Per quanto riguarda le elezioni regionali, il tribunale dopo i rilievi sulla parziale sovrapponibilità con il contrassegno della lista Popolari Marche-Udc ha imposto alla Democrazia Cristiana una modifica parziale del simbolo. Lo stesso è avvenuto a Fermo.
«Lo scudo crociato sparisce – spiega il coordinatore regionale Franco Rosini – per essere sostituito con la scritta “Spacca presidente”». Rosini precisa anche che potrebbe essere una soluzione temporanea perchè il problema, secondo lui sarebbe stato già superato da una sentenza del Consiglio di Stato del 2010 che ha sancito la non confondibilità dei due simboli per differenze grafiche e di colori: «Il massimo organo di giustizia amministrativa infatti, vale a dire il Consiglio di Stato, ha spiegato che dalla comparazione globale dei due contrassegni risulta infatti evidente che essi sono caratterizzati da elementi comportanti diverso impatto visivo, come la diversità dei colori prevalenti, e sostanziale diversità, derivante dalla presenza nel simbolo del partito ‘Udc’ della indicazione, con grandi caratteri e aspetto cromatico autonomo, della scritta ‘Casini’ [ora Popolari Marche], circostanza questa cui deve attribuirsi grande rilievo».
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