di Gabriele Censi
Si va definendo il quadro elettorale in vista della scadenza del 30 aprile per la presentazione delle candidature per il voto regionale del 31 maggio. Dopo la virata di Forza Italia verso lo Spacca ter, è ormai certo che Lega e Fratelli d’italia non avranno un unico candidato ma saranno in competizione. Domani pomeriggio la candidatura di Fratelli d’Italia sarà annunciata ad Ancona, in una conferenza stampa del presidente nazionale Giorgia Meloni. Schermaglie tra Luca Paolini e Carlo Ciccioli dopo che quest’ultimo ha accusato il leghista di avere problemi di comunicazione: «Ciccioli, che peraltro è psichiatra – dice il segretario regionale Lega Nord – mi fa una diagnosi gratuita e non richiesta. Mi accusa di “avere problemi di comunicazione e di riuscire a sintonizzarmi solo con me stesso”. Aggiunge che sarebbe lui a darci l’addio. Forse ignora che nella Lega, una decisione del genere non può venire presa dal solo segretario ma passa per il direttivo regionale e dal Federale. Ne consegue che, dove fosse vera la sua diagnosi, ad avere “problemi di comunicazione” saremmo in almeno una quindicina nelle Marche con l’avallo di Matteo Salvini. Quanto all’addio che ci avrebbe dato sa bene che non è cosi, nelle riunioni interne voleva a tutti i costi andare con Spacca, come possono testimoniare i presenti Remigio Ceroni, Giacomo Bugaro, Vittoriano Solazzi, Stefano Aguzzi a tacer d’altri. Poi, forse comprendendo tardi che ci sono modi miglior per suicidarsi, ha cambiato linea, facendo un mese dopo di noi la stessa scelta di correre con la propria bandiera. Chi sarà più premiato dagli elettori lo vedremo il 1° giugno»
Sulla sua candidatura Spacca risponde alle accuse di tradimento: «Le Marche sono una regione storicamente democristiana – spiega -, nel 1990 c’era un monocolore democristiano. In realtà a ogni elezione a cui ho partecipato c’era una formazione politica differente. Renzi infuriato per la terza candidatura con Area Popolare? Non ho avuto segnalazioni in proposito» Il governatore ha confermato che con Forza Italia è in corso «un approfondimento sul programma, ma non è stato ancora formalizzato un accordo».
La candidatura del presidente uscente raccoglie l’adesione del Cdu di Mario Tassone: «Nelle Marche, per la prima volta nella storia di questi ultimi 30 anni, c’è la concreta possibilità di un governo che isoli la sinistra e riaggreghi i moderati senza populismi ne soluzioni demiurgiche. Riteniamo che Gian Mario Spacca, in questo momento storico, sia l’uomo migliore per guidare questo ambizioso e nuovo progetto politico, soprattutto dopo essersi liberato dall’abbraccio del pensiero debole e del giustizialismo, rappresentati nei nostri territori rispettivamente dal Pd e da Idv. Di lui valutiamo positivamente sia l’esperienza amministrativa, che giudichiamo essenziale per un Governatore che si prefigga di continuare a superare una fase di crisi profonda come questa, sia il percorso politico-amministrativo che lo ha visto spostarsi negli anni verso una civicità vera a favore del territorio e capace di valorizzare il centro attraverso il metodo della moderazione e della competenza. I Cristiani Democratici Uniti delle Marche indicano Augusto Ciampechini, già responsabile regionale del partito, come persona da affiancare Gian Mario Spacca per sostenere questo ambizioso progetto politico, amministrativo e valoriale».
Nel centrosinistra dopo l’ufficializzazione della lista Pd è in dirittura d’arrivo quella dei riformisti, ambientalisti e civici “Uniti per le Marche con Ceriscioli”. In provincia di Macerata sono certi i nomi di Massimiliano Bianchini (assessore provinciale), Massimo Seri (già assessore a Tolentino), Piera Deborah Mancini (sindaco di Petriolo) e Piero Gismondi (consigliere di Civitanova), restano due caselle da riempire, con il probabile inserimento di Vania Longhi (esponente dell’Idv, che a questo punto rinuncia alla presentazione di una lista autonoma). Il sesto uomo non è ancora confermato, Cesare Martini ha dato la sua disponibilità ma il suo inserimento sarebbe incompatibile con l’adesione al Partito Democratico. “Sarà una lista forte fatta da amministratori radicati sul territorio– spiega Bianchini – e saremo la sorpresa di queste elezioni, con certamente un eletto in provincia, ma il nostro progetto, nato tre anni, fa si allarga sempre di più sul territorio e va oltre queste elezioni per formare un nuovo soggetto politico. Con noi c’è anche il candidato sindaco di Fermo Pasquale Zacheo»
Il Movimento 5 Stelle con il candidato Gianni Maggi torna sulla questione del divieto di terzo mandato rinviato al 2020 e lancia una proposta: «Non importa che sia passato, con un gioco di prestigio, dal centro sinistra al centro destra. Solo le poltrone e i privilegi connessi contano, tutto il resto, le nostre attese di mesi e anni per una visita specialistica, il taglio di fondi e assistenza per chi è svantaggiato, il lavoro perduto, il disastro idrogeologico che sta devastando i nostri comuni, passa in secondo piano. Ma io voglio credere che anche in loro ci possa essere un sussulto di dignità nei confronti di chi non ha lavoro, dei precari, dei pensionati che prendono 500 euro mensili; per questo invito formalmente i candidati presidenti e consiglieri di tutti i partiti a sottoscrivere pubblicamente un impegno, come abbiamo già fatto noi del Movimento 5 Stelle, a ridurre il loro compenso mensile a 2.500 euro netti, che è comunque un bel prendere visto che solo pochissimi marchigiani arrivano a questa cifra.
Sarebbe un segno forte da mandare ai delusi dalla politica, a chi non va a votare, a quelli che non credono più nelle istituzioni, sarebbe un primo importante passo per cominciare a ricostruire la fiducia della gente».
A sinistra Altre Marche con la candidatura di Edoardo Mentrasti lancia la propria campagna venerdì ad Ancona. Alle 17.30 alla Fiera della Pesca ci sarà Marco Revelli, intellettuale e scrittore prestigioso dell’Università Statale degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e dell’”Altra Europa con Tsipras”, con i massimi rappresentanti politici nazionali nonché gli esponenti dei movimenti e delle forze civico sociali che hanno dato vita alla lista regionale.
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Quello di Spacca era un complimento, una critica o un’autocritica?
Che bello! Ognuno per sé e Dio per tutti. Alla fine vedremo chi prenderà i voti dei marchigiani.
Spacca, l’uomo del monte, anzi, del biogas e del trasformismo al potere, ha detto: “Le Marche sono state sempre storicamente democristiane”. Peccato che lui, per primo, se ne sia scordato in questi ultimi 20 anni
Le Marche una regione storicamente democrsitiana….
Questa è apologia-di-auto-complimento…
Chi meglio politicamente ha rappresentato la Balena Bianca (e i suoi figli e nipoti e parenti vari e figliastri e amanti) in questi ultimi 20 anni???
Voltagabbana, accordi-sti, lobbisti, CERCASI.
Accordi, amati e divorzi, insomma c’è n’è per tutti, non per i cittadini.
Leggere sui manifesti di Marche 2020, obiettivo SANITA, non ha prezzo.
La sanità, quale, quella delle prestazioni o quella delle assunzioni???
Il territorio, quale, quello degli,stoccaggi, degli inceneritori, del bio gas, delle discariche abusive?
I cittadini, quali, quelli che hano l’imposizione impegno più alta, perché così scelto dalle precedenti amministrazioni, che ora si EVOLVONO, e vogliono continuare a distribuire favori.
Mio figlio, parte domani, per la Germania, credo sia solo l’inizio.
Tenermi e dovermi far governare da Spacca, o i suoi avatar lo trovo avvilente.