Si è concretizzata ieri la prevista spaccatura nell’Udc tra il partito marchigiano e quello nazionale. Con 9 voti a favore e 4 contro la direzione regionale dell’Udc Marche ha approvato un documento che “ribadisce la scelta di una coalizione di governo con il Pd, già sperimentata positivamente un questa legislatura, e quindi la continuità dell’alleanza con il Pd anche per le regionali 2015″. Bocciato (4 sì e 9 no) un altro documento sulla nascita di Area Popolare e l’alleanza con Marche 2020. L’Udc – annuncia il segretario Pettinari – avrà una sua lista aperta alle forze del popolarismo”. Decisione in contrasto con quanto annunciato sempre nella giornata di ieri da Lorenzo Cesa, segretario Udc, presentando insieme ad Angelino Alfano a Montecitorio Area Popolare: “Ovunque (esclusa la Puglia, dove c’erano accordi precedenti), avremo liste di Area Popolare sia nelle regioni che nei comuni”.
Intanto il segretario del Pd Francesco Comi ringrazia il gruppo dirigente dell’Udc: «Ho appreso della scelta della direzione regionale sull’alleanza con il Pd e con il centrosinistra. Hanno dimostrato coerenza, coraggio e lealtà. Il Pd è grato al segretario Pettinari, all’assessore Viventi e ai consiglieri Camela e Marconi per aver sostenuto e difeso l’impegno a proseguire l’esperienza del centrosinistra, resistendo a infinite pressioni e ai diktat romani. Ora attende a tutti noi la sfida più dura, quella del cambiamento e del buon governo».
Il nodo ora è legato all’uso del simbolo più ambito, lo scudo crociato che rappresenta un valore aggiunto e se non concesso da Roma costringerebbe Pettinari ad aggregare i centristi alleati con il Pd in un nuovo raggruppamento. Intanto l’adesione al centro pro Cerescioli dei Popolari di Mauro suscita la reazione del coordinatore regionale Ncd Francesco Massi: «L’ex ministro Mario Mauro è transitato nelle Marche per siglare accordi dei suoi “Popolari per l’Italia” in Regione con il Pd e a Macerata con Deborah Pantana che è sostenuta anche da Casa Pound! Nei commenti ufficiali si legge anche che Uliano Salvatori, promotore da sempre, della Pantana, sarà candidato nella lista che sosterrà Ceriscioli in Regione insieme agli irriducibili filo Pd di Pettinari (che sicuramente privato del simbolo dell’Udc cercherà di aggrapparsi al simbolo Dc di Palumbo!) Per carità, in politica ci può stare anche la scelta di furbizia e di convenienza personale, chiedo, almeno, a Mauro e a Salvatori di non propagandare le proprie scelte come esempi di coerenza!»
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A livelllo nazionale una start up, ma In regione il patto della mortadella??? 🙂
Ormai quasi tutti i partiti sono tutto e il contrario di tutto!
Mi scusi Bommarito se la correggo: direi che sono solo il contrario di tutto.
Il “minestrone”… un po’ inacidito… è pronto…!!! In itagliano maccheronico: ” Più peggio di così… non avesse stato potuto essere “…!!!
Per Italo Ciarulli
In un certo senso è più che giusto anche quanto da Lei scritto.
Io volevo invece sostenere, facendomi prendere da una deriva lievemente qualunquistica, che in ogni partito (fatta eccezione, sotto questo aspetto, per il M5S), considerati i suoi vari livelli territoriali, ormai si può passare tranquillamente da un opposto all’altro, da un’alleanza all’altra, senza la minima coerenza, senza un filo comune. Così come leader politici pure di peso (vedi Spacca) riescono senza pudore a transitare da uno schieramento all’altro.
Non ci sono più pensieri “forti”, ma solo decisioni dettate da contingenze piccole e immediate.
Bravo Segretario Regionale UDC Pettinari, siamo orgogliosi delle tua coerenza. Con la votazione della Direzione Regionale 9 a 4 il simbolo deve essere nostro anche per Macerata. Le vere forze popolari e cattoliche sono in questa aggregazione. Una preghiera di intercessione va hai nostri maestri: Alcide De Gasperi, Giorgio La Pira, Enrico Mattei, Carlo Donat Cattin, Giovanni Marcora, Tina Anselmi, Aldo Moro e tanti altri che amministrando al centro guardavano a sinistra. Amici, non abbiate paura la strada giusta è stata sempre questa come nella famiglia formata da un Uomo e da una Donna. Prendiamoci coraggiosamente per mano ed iniziamo questo cammino. Ivano Tacconi capo gruppo Udc Comune di Macerata
Si abbia almeno il pudore di tacere e non tirare in ballo nomi illustri e di tutto rispetto. Non nascondiamo la pochezza delle idee, dei tornaconti personali, della mancanza di coerenza ed ideali dietro nomi9 che hanno fatto un’altra storia, non certo utilitaristica.
Sintetizzando il pensiero dei commentatori e sorvolando sul volo (mai nessuno prima di me) pindarico di Tacconi: INDECENTI.
Confesso che qualche giorno fa avrei usato un aggettivo piu’ calzante.
Collocarsi al centro ha un indubbio vantaggio: si può pescare di qua o di là secondo convenienza. Lasciamo stare gli ideali, per carità di Patria…