Lancio di uova e verdure
a Salvini nelle Marche
“A giugno vado in Nigeria”

REGIONALI - Contestazioni a San Benedetto e Senigallia. Il leader della Lega: "Puntiano al 10% e a casa Boldrini e Renzi. Castrazione chimica per violenza sessuale. Sull'immigrazione: "Vado a veder come aiutarli a casa loro"

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salvini a senigallia

Matteo Salvini a Senigallia

Il tour di ieri nelle Marche per il leader della Lega è stato segnato da alcune contestazioni. Salvini ha toccato Ascoli, San Benedetto, Porto San Giorgio, Montegranaro Fermo e Senigallia.  Il leader della Lega Nord Matteo Salvini è stato accolto a Senigallia da un lancio di uova, verdura e frutta di vario tipo dai circa 200 manifestanti dei centri sociali tenuti a distanza dalle forze di polizia in assetto antisommossa. Il lancio di oggetti, e di fumogeni, non ha raggiunto Salvini né i simpatizzanti che lo stavano ascoltando; il cordone di sicurezza della polizia ha retto. Durante il comizio è stato fatto esplodere dai manifestanti anche un petardo, senza conseguenze. Il fitto lancio di uova e altri oggetti che ha accolto a Senigallia Salvini avrebbe coinvolto anche una bambina di 4-5 anni. Lo rende noto il candidato sindaco Roberto Paradisi, a sostegno del quale Salvini aveva tenuto il comizio. «Non voglio commentare ora quello che è successo: un clima di odio da anni Settanta – dice Paradisi – con in prima fila a insultare noti volti della politica locale e dietro il cordone di polizia scalmanati che hanno lanciato pigne, petardi, pomodori, uova colpendo anche una bambina di 4-5 anni portata via subito dalla madre. Hanno colpito un ragazzo al collo – seguita Paradisi – facendolo sanguinare. Alcune persone hanno lamentato stordimento per un petardo scoppiato tra pacifici cittadini che erano in piazza per ascoltare idee e parole».

Con gli operai della Prysmian a Ascoli

Con gli operai della Prysmian a Ascoli

Contestazioni anche a San Benedetto dove è intervenuto usando toni duri e sottolineando di voler«mandare a casa Renzi e Boldrini».  «Costi più tu con tutta questa polizia di Mare nostrum!». Questo uno degli slogan gridati da un centinaio di militanti dei centri sociali contro il leader della Lega nel comizio lampo in piazza Giorgini, fra schiamazzi e insulti. Non ci sono stati lanci di oggetti né contatti fisici fra i manifestanti e la polizia: solo una raffica di contestazioni verbali verso il segretario leghista, che è stato più volte interrotto mentre parlava. Gli agenti hanno controllato vari zaini e borse dei militanti dei centri sociali, e un ragazzo, apparentemente un minorenne, ha reagito in modo vivace alla perquisizione: qualche attimo di tensione, ma nessun incidente. A San Benedetto Salvini ha incontrato anche Jennifer Sarchiè (leggi l’articolo). Accompagnato dal candidato governatore di Fdi-Ln Francesco Acquaroli, Salvini è poi ripartito per la provincia di Fermo per le altre iniziative elettorali.

Salvini in piazza ad Ascoli

Salvini in piazza ad Ascoli

Ad Ascoli Salvini ha detto «Vogliamo raggiungere il 10% dei voti, così riusciamo a mandare a casa Renzi e la Boldrini. Ma che ci stai a fare in Forza Italia- rivolgendosi al sindaco Guido Castelli – , che alle regionali sostiene Gian Mario Spacca, il vostro ex nemico? Hai sbagliato tutto…  Stamattina ho letto i giornali e i commenti sui dati Istat del Pil e la crisi che sarebbe finita: mi è sembrato di essermi svegliato in un altro Paese. La crisi non è affatto finita. Lo sanno bene – ha aggiunto – gli imprenditori delle Marche che producono qui e hanno a che fare con la concorrenza sleale al Made in Italy.  A giugno vado in Nigeria, andiamo a vedere come aiutare quella gente a casa loro. Il Governo – ha detto – ha già speso troppo con Mare Nostrum, Frontex, ecc… Prima viene la nostra gente, poi loro»

A Porto San Giorgio

A Porto San Giorgio

In tv prima del tour marchigiano Matteo Salvini aveva lanciato l’ipotesi di castrazione per gli autori di violenza sessuale, rispondendo ad una domanda su Canale5 sullo stupro ai danni di una tassista a Roma:«Uno che stupra un’altra persona è un malato. Oltre a non uscire di galera, non vorrei che dopo fosse colto da un’altro raptus. Quindi c’è una soluzione applicata in altri paesi d’Europa. Non lo fai più per il resto della vita. Ricordo che paesi come Usa, Svezia, Danimarca, Francia, Germania applicano la castrazione chimica, che è una cura. Se sei uno stupratore, oltre che un maiale sei un malato. E vai curato».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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