Gianfranco Borgani, Alessandra Aronne, Roberto Mancini, Dante Guglielmi, Edoardo Mentrasti, Luigi Gentili, Claudio Mazzalupi e Ambra Ruggeri
(foto di Lucrezia Benfatto)
«Altre Marche nasce dall’esperienza della lista Tsipras dello scorso anno a causa della modificazione del Partito Democratico, nazionale e regionale, ed è anche il titolo del nostro programma». Così esordisce Edoardo Mentrasti, candidato presidente della Regione, a Macerata con i candidati del collegio provinciale per avviare la campagna elettorale all’hotel Claudiani. «Le Marche sono in grave crisi, è un ricordo lo sviluppo senza fratture. La disoccupazione è al 10%, quella giovanile al 34. Povertà e disagio crescono, il 90% dei nuovi occupati sono precari, più che nella media nazionale. Non c’è la luce in fondo al tunnel che si evoca, anche se non è il nostro indicatore di riferimento anche il Pil registra un arresto significativo, e intanto i capitali esteri si pappano le nostre imprese» Mentrasti denuncia una situazione disastrosa anche per la sanità: «Ce lo raccontano i cittadini davanti agli ospedali, storie di malfunzionamento ai Pronto Soccorso e di lunghe liste d’attesa». Il candidato completa il quadro con il tema ambientale e le proposte programmatiche: «Il duo Pd- Spacca ha fallito, non si contano i disastri idrogeologici, servono investimenti, un piano straordinario per il lavoro finanziato da un Irpef regionale più progressiva per gli alti redditi, una patrimoniale a livello nazionale per il reddito di cittadinanza, via i premi ai dirigenti e le spese di propaganda. Siamo “altri” rispetto al teatrino della politica falsa della contrapposizione tra chi ha governato insieme negli ultimi 10 anni. Non c’è separazione di programma tra Pd e Spacca, ma solo una spaccatura sulla gestione del potere».
Il capolista Roberto Mancini parla di una sinistra che non deve essere autoreferenziale: «L’unità è uno strumento per raccogliere le istanze dei cittadini e la rabbia che non trova canalizzazione. C’è interdipendenza tra metodo, programma e persone che lo incarnano, l’obiettivo è una economia di comunità in cui la Regione svolga un’azione di coordinamento per armonizzare. Oggi non possiamo parlare di sviluppo ma di armonizzazione i sintonia con l’ambiente. Serve poi un rilancio dei servizi sociali e sanitari e tanta attenzione alla scuola pubblica, con le università coordinate come forza di ricerca. La politica dei 60enni non porta cambiamento servono nuove generazioni».
Si presentano con le loro peculiarità gli altri componenti la lista. Il maceratese Gianfranco Borgani porta la sua esperienza ambientalista: «Per ripensare ad un nuovo modello di sviluppo». Alessandra Aronne rappresenta il territorio di San Severino e sottolinea l’emergenza ambientale legata al cementificio. Luigi Gentili, dirigente sportivo, rimarca come anche in una zona prosperosa come Corridonia non c’è più offerta di lavoro. L’ex sindaco di Fiuminata Claudio Mazzalupi pone l’accento sullo spopolamento della montagna, sulla perdita di rappresentanza e sui diritti civili come rappresentante del movimento omosessuale. Chiude la più giovane Ambra Ruggeri: «Mi occupo di progettazione europea e di comunicazione politica e sono io stessa la testimonianza del fallimento delle politiche del lavoro, avendo sperimentato tutte le forme di contratto. Dentro il Jobs Act non c’è nulla, solo la possibilità di licenziare»
Mentrasti sollecitato sugli scenari post elettorali di possibili convergenze su temi comuni con M5s (ambiente e reddito di cittadinanza) glissa la risposta, così come davanti all’eventualità di alleanze con un presidente senza maggioranza: «Ora siamo impegnati pienamente per vincere e a differenza dei 5Stelle non parliamo alla pancia ma facciamo proposte»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Speriamo che persone come Mancini o Mazzalupi siano in grado di catalizzare e risvegliare il voto di sinistra risolvendo le divisioni che albergano sempre in quella parte politica… Ma non basta parlare alla testa delle persone per avere un consenso, e la via di uno splendido isolamento non credo sia la più proficua, politicamente parlando.
Tutti i partecipanti di ALTRE MARCHE sono persone perbene e preparate. auguri.
@ Luca Perilli
Sbaglierò, ma mi sembrano gli orfani di Bertinotti, che hanno solo cambiato la figurina panini (Tzipras, dopo che ha vinto in Grecia, “tira” di più, elettoralmente parlando)….
Vedo tante brave, oneste e preparate persone.
Peccato un programma da ” Alice nel paese delle meraviglie” e un candidato Presidente stimatissimo, ma ormai ” stracotto”.
Cos’è?
Lenin non si rianimava?
Peccato.
I soliti vecchi limiti della ” sinistra” (?)
Ideologia tanta, concretezza zero.
Il mio voto di sicuro l’avranno.
E, per la prima volta da tanti anni, per le preferenze avrò solo l’imbarazzo della scelta.