di Claudio Ricci
Sceglie “l’Atene delle Marche” il candidato Pd alla presidenza della Regione, Luca Ceriscioli per parlare di cultura come leva per la crescita economica e sociale. Lo fa al cinema Italia di Macerata in compagnia dell’ex sfidante alle primarie, già assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini e il sindaco uscente, anche lui candidato alle comunali di Macerata, Romano Carancini. E’ colloquiale il registro dell’ex sindaco di Pesaro che sceglie degli aneddoti per spiegare al pubblico la sua visione della cultura come volano di sviluppo. «Quando a Pesaro si insediò l’amministrazione di centro destra la prima cosa che proposero fu di biennalizzare il Rossini Opera festival per dimezzarne i costi – racconta Ceriscioli – La cosa non si fece perchè il gelataio della piazza davanti al teatro, un forzista sfegatato, si oppose con tutte le sue forze dato l’introito che ricavava nelle tre settimane della stagione. L’altro aneddoto è storico. Pesaro è stata una città fortemente danneggiata dalla grande guerra. Eppure dopo la guerra la prima cosa che fecero i pesaresi dell’epoca, che non avevano neanche il pane, fu quella di ripristinare la stagione teatrale. Oggi per alcuni parametri c’è chi dice ce ci troviamo di fronte ad una condizione simile a quella del dopoguerra, come allora quindi dobbiamo continuare a credere nella cultura che non è solo la nostra storia ma anche una grande opportunità di sviluppo».
Il pomeriggio di lavori al cinema Italia si è aperto con il contributo di Carancini. «In questi 5 anni molti dei sogni che avevamo sono diventati realtà – ha detto il primo cittadino – Lo Sferisterio è tornato a livello internazionale, realizzati due allestimenti museali, progettato un percorso che ora prevede l’inserimento nella rete cittadina di Palazzo Ricci, abbiamo restaurato l’orologio della torre civica che dall’inaugurazione ha raccolto in piazza circa 8mila visitatori per almeno 100mila euro di ritorno economico per le attività del centro. Sono traguardi che fanno di Macerata un modello che da molto a tutta la Regione per questo ci aspettiamo considerazione nelle traccianti culturali del prossimo mandato di governo». Padre nobile il maceratese Pietro Marcolini. «Purtroppo il taglio di 230 milioni da parte del governo che il prossimo governo regionale dovrà tenere in conto ci mette di fronte a nuove sfide – così l’ex assessore alla Cultura – Le esperienze maturate in questi anni rendono le Marche un terreno fertile dove innovazione e creatività si sposano bene con il patrimonio culturale.
La valorizzazione delle figure di Giacomo Leopardi e Matteo Ricci, la creazione di Marche Cinema Multimedia, l’efficacia del modello Art Bonus hanno prodotti risultati che sono andati ben oltre l’immaginazione con ricadute notevoli sul numero dei visitatori della nostra Regione. Ora ci aspetta il futuro con la definizione di parametri per ottenere dal governo risorse più equiparate ai nostri meriti, accordo quadro con il Mibac per concentrare gli sforzi sulle iniziative meritevoli, impegno progettuale sui fondi europei». Sul palco anche i protagonisti della scena culturale regionale tra cui Carlo Pesaresi, presidente del consorzio Marche Spettacolo, Fabio Renzi presidente della fondazione Symbola, Daniele Salvi candidato al consiglio regionale del Pd e l’architetto Vittorio Salmoni. In platea, oltre a diversi candidati democrat alle regionali e alle comunali anche nomi noti della cultura maceratese. Su tutti il rettore di Unimc Luigi Lacché.
Andrea Tonnarelli, Noemi Capriotti e Chiara Recchioni presentano il documento “Macerata città universitaria”
Proprio sul ruolo dell’università e degli studenti sulla vita attiva della città si concentra invece “Macerata città universitaria” documento elaborato dal sindacato studentesco Officina Universitaria, che sarà proposto nei prossimi giorni ai nove candidati sindaco. A presentarlo insieme alla coordinatrice Noemi Capriotti, al vice coordinatore Alessandro Pietrini e alla responsabile organizzativa di Officina Chiara Recchioni anche il giovane candidato del Pd al consiglio comunale, Andrea Tonnarelli. «In qualità di lista maggiormente rappresentativa della popolazione studentesca – spiega la coordinatrice Capriotti – Riteniamo che la componente universitaria sia parte integrante della cittadinanza e contribuisca in maniera sostanziale alla vita economica della città».
Diversi i punti del documento: consigliere comunale aggiunto, “miglio universitario” con la pedonalizzazione a fasce orarie del tratto di centro dalla facoltà di economia (piazza Strambi) a quella di Lettere (corso Cavour), servizio di bike sharing per migliorare la mobilità studentesca in ottica green, contratto unico di affitto per gli studenti, migliorare la rete wi-fi “Macerata digitale” ed estenderla anche ad altre zone della città, potenziare il trasporto pubblico per collegare meglio la facoltà di scienze della formazione o Vallebona, più punti di aggregazione per associazioni e sindacati studenteschi per non ridurre la città ad un dormitorio, adeguamento del regolamento acustico con possibilità di proroghe in caso di eventi musicali all’aperto. «L’inclusione di un rappresentante che porti in consiglio comunale le esigenze di una componente così numerosa come quella studentesca – dice il vice coordinatore Pietrini – rappresenta quella sintesi che occorre fare per evitare la collisione tra residenti e studenti. Lo studente dovrebbe essere considerato un cittadino a tutti gli effetti». A sostenere già nel 2010, la necessità del consigliere aggiunto degli universitari proprio Tonnarelli: «Vivendo la campagna in prima persona ho sentito molti candidati parlare di università ma nessuno scendere nel dettaglio. Ho notato invece che l’amministrazione Carancini in questi 5 anni si è dimostrata attenta ai temi presentati da Officina, tanto che buona parte di essi sono contenuti nel progrmma elettorale del centro sinistra. Mercoledì 27 maggio, durante un aperi-cena dalle 19 alle 23, alla terrazza dei Popoli Officina organizza un incontro con i candidati al consiglio comunale e i candidati sindaci che vorranno intervenire sulle proposte avanzate nel documento.
(foto di Lucrezia Benfatto)
Luca Ceriscioli e Pietro Marcolini nella redazione di Cronache Maceratesi prima del convegno al cinema Italia
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Peccato che con la cultura ci mangino solo loro…
Punta sulla cultura? Speriamo che sbagli mira.
vi invito a guardare la faccia scura di Carancini (quello di destra) gli occhi sono come cerchiati da un aura di tenebra. E’ INCREDIBILE!
Ho ascoltato l’intervento di Cerescioli, candidato alla presidenza; alla fine mi ha fatto venire in mente l’ultima affermazione di De Rita sull’attualità “..chi ha la statura non ha il consenso e chi ha il consenso non ha la statura”. La stesso senso di sconforto che ho provato uscendo dalla sala prima della fine, l’ho riscontro nelle espressioni di molti volti noti presenti in sala.