Da sinistra: Deborah Pantana, Barbara Cacciolari, Enzo Marangoni, Fabio Pistarelli, Remigio Ceroni, Gian Mario Spacca, Francesca Falchi e Ottavio Brini
di Claudio Ricci
«Il Pd ha preso una grande ubriacatura con il risultato delle europee del 2014. Da lì la burocrazia del partito ha voluto ingerire sull’amministrazione regionale creando di fatto uno scollamento dai problemi reali della comunità regionale. Anche per questo oggi abbraccio l’alleanza con Forza Italia». Continua senza esclusione di colpi la zuffa elettorale tra il governatore uscente, Gian Mario Spacca e il Pd, in vista delle elezioni regionali del 31 maggio. L’ennesimo colpo all’ex partito il presidente lo sferra in occasione della presentazione dei candidati al consiglio regionale di Forza Italia della provincia di Macerata. Quattro uomini e due donne guidati dall’imprenditrice di Castelraimondo, Barbara Cacciolari, a cui seguono in ordine di lista, i consiglieri uscenti Enzo Marangoni (di Recanati) ed Ottavio Brini (di Civitanova), l’ ex assessore provinciale di Sant’Angelo in Pontano, Simone Livi, l’ex consigliere regionale Fabio Pistarelli (di Macerata) e la giovane esordiente civitanovese, già miss Marche, Francesca Falchi. Alla presentazione ufficiale, benedetta dal coordinatore regionale Remigio Ceroni e dal presidente Spacca che si è tenuta oggi nella sede azzurra di via Garibaldi a Macerata, è intervenuta anche la candidata alle comunali, Deborah Pantana.
«L’alleanza tra Marche 2020, FI e Democrazia Cristiana è avvenuta in maniera assolutamente naturale – spiega Spacca – sulla spinta dell’impulso all’impresa che è alla base del nostro programma. Un impulso imprescindibile per tornare a produrre reddito e pensare a tutte le altre emergenze delle Marche, come sanità e spesa per il sociale. Purtroppo il Pd sta mettendo un Opa (offerta di pubblico acquisto ndr) sulla regione e quello del 31 maggio sarà un referendum tra noi e loro. Un referendum tra il nostro sistema policentrico e il loro sistema metropolitano che gravita su Pesaro, la città con più tesserati Pd delle Marche. Bisognerà decidere tra noi che lottiamo per le Marche unite e loro che assecondano lo smembramento in tre parti, divise tra Emilia, Umbria e Abruzzo. Purtroppo nell’ultimo anno la vera opposizione è stata quella interna alla mia giunta, con la sinistra che mi ha ostacolato sulle grandi opere come la Quadrilatero, oppure quando mi hanno chiuso fuori dalla sede del Pd, dove si stava parlando della riforma sanitaria, con tanto di cartello appeso fuori con scritto: “La presenza di Spacca non è gradita”».
Una stoccata poi al ministro Maria Elena Boschi che ieri durante la convention del Pd ha criticato il cambio di casacca di Spacca (leggi l’articolo). «Il ministro Boschi ha perso una grande occasione: parlare concretamente di cosa il suo Governo abbia fatto per la nostra regione. Ma sarebbe stata costretta a parlare solo dei tagli del Governo alle regioni e alle autonomie locali. Tagli alla scuola, alla sanità, alle politiche sociali, alle emergenze dettate dalle calamità naturali e quindi il ministro Boschi ha preferito più semplicemente concentrarsi per l’ennesima volta sulla vicenda terzo mandato del presidente della Regione. Il solo argomento che sembra interessare il Pd in questo referendum elettorale». Ad avvalorare le dichiarazioni dell’ex avversario politico ci pensa il coordinatore reginale Remigio Ceroni: «Si prevede che FI possa arrivare al 20-25% dei voti alle prossime regionali. Abbiamo quindi cercato di allargare la nostra coalizione, tenendo conto anche delle scelte confuse di Lega Nord e Fratelli d’Italia. Sulla base di alcuni punti programmatici abbiamo trovato in Spacca un interlocutore credibile. Il candidato presidente deve essere autorevole e in grado di orientare le scelte e le risorse. Se oggi le Marche si trovano in difficoltà è per colpa del Pd che ha gestito male i due assessorati più importanti , del Bilancio e della Sanità. Credo allora che sia giunto il momento di cambiare pagina su argomenti che riteniamo fondamentali per il bene della nostra Regione».
(foto di Lucrezia Benfatto)
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Prima Sassli, ora Spacca….
Tutti che vogliono lanciare i candidati…. E non sembra che ci siano tanti che vogliono raccoglierli
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Ma dalle loro parti non passa il camion della differenziata??
Ceroni, Cacciolari, Pistarelli e Pantana tutti assieme, che bel quadretto xo sotto sotto tutti a farsi le scarpe. Fi starà al 3%, spero dopo queste elezioni in dimissioni di massa!!!
La politica è sempre spettacolare!!!!! purché se magna 🙂
Remigio, la vostra coalizione con Spacca Presidente ha una forbice di voti tra il 12 e il 16%.
Cmq la Pantana in comune ha le sue civiche, votate le civiche. Io dal mio conto sono in IDEA MACERATA,
se sarò eletto metterò a disposizione un numero di cellulare e una mail per i problemi che hanno i cittadini da portare in consiglio. Ci vuole che i cittadini siano rappresentati dai loro eletti e non lasciati allo sbando!!!
Votatemi e non ve ne pentirete!!! Il resto è fuffa!!!
zzzzzzzzzzz
Qui uno dovrebbe fare un’analisi. Ma l’unica cosa che viene fuori è un conato di vomito. Soprattutto nei confronti di Paola Giorgi, indagata per truffa. Avrebbe dichiarato il proprio domicilio a Matelica piuttosto che in Ancona. Per racimolare qualche centinaio di euro in più di rimborso spese. Aspetto la sentenza. E mi auguro sia esemplare. Certa gente piuttosto che candidarsi dovrebbe scegliere l’eremitaggio e l’ascetismo. Un suggerimento per la Procura: andate a verificare con quale macchina e con quale documento la Giorgi si sarebbe recata da Matelica ad Ancona ogni giorno………………….
FI-Spacca accoppiata… NON vincente!!
Molti degli stessi candidati di Forza Italia privatamente ed informalmente ammettono il loro sconcerto per questa oscena alleanza con Spacca, per questa sottomissione al trasformismo ed all’arroganza di potere di Spacca, per questa rinuncia a sostenere le proprie idee ed i propri uomini.
Sono sconcertati ed anche terrorizzati, perché sanno che gli elettori non capiscono questa pateracchio e guarderanno altrove per votare oppure non voteranno affatto.
Suggestiva la foto d’apertura con tutti attorno al tavolo sotto non la bandiera di Forza Italia ma il tricolore: nessuno incrocia gli occhi dell’altro, ognuno cerca un suo punto e sembra guardare oltre la campagna elettorale e il 31 maggio: adda passa’ ‘a nuttata…
Ah ma non è’ lercio !!!!!!!
Penso sia venuto a conoscenza del piano segreto di Ceriscioli di dividere le Marche in 5 province..
Un invito (disinteressato) sia all’ex governatore che alla candidata sindaco, evitate dichiarazioni o interviste fino al 31, qualcuno forse ancora non vi ha sentito o letto e forse, memori dei passati fasti di Forza Italia, potrebbero votarvi ; ma se continuate cosi mmmmmmmmmm
Passa tutto, passa anche il Dott. Gian Mario Spacca. Il quale, per mantenere fuori tempo massimo la poltrona in Regione, s’inventa improbabilissimi complotti anti-Marche e personali “coltellate” da chi lo ha fatto eleggere governatore per due legislature. Ha scelto la strada più facile per “suicidarsi” politicamente: il rancore.