Simone Livi: “Candidatura vincente,
su Spacca c’era tutto il centrodestra”

L'ex assessore provinciale, in corsa per Forza Italia, difende l'accordo con Marche 2020 e presenta il suo programma personale: "Lavoro di squadra fatto da professionisti"

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Eraldo Mosconi e Simone Livi

Eraldo Mosconi e Simone Livi

Simone Livi

Il candidato Simone Livi

di Gabriele Censi

(foto di Lucrezia Benfatto)

Da Sant’Angelo in Pontano in forze verso Palazzo Raffaello, due ex sindaci del paese maceratese si presentano insieme per lanciare  la campagna che definiscono di squadra: Eraldo Mosconi che introduce il candidato Simone Livi nella lista di Forza Italia: «Abbiamo una storia comune ed un amicizia che ha radici nella tradizione della destra  – dice Mosconi – una destra che si evolve con l’adesione a Forza Italia, la richiesta è arrivata dal partito per portare nuova linfa e nuove energie».  Oltre all’esperienza di sindaco Livi ha avuto anche quella di assessore provinciale nella giunta Capponi con la Destra di Storace: «Un partito che si è disciolto elettoralmente – spiega Livi –  e per questo abbiamo deciso di aggregarci a Forza Italia» L’ex assessore definisce la sua come una candidatura non improvvisata: «Siamo alla sintesi  di un lavoro di mesi fatto insieme ad  una squadra di professionisti che hanno elaborato un programma dopo aver ragionato sulle criticità regionali. Dopo tanti incontri e contatti ho capito che c’era una base solida di consenso che, posso dire con orgoglio, ha apprezzato il lavoro che ho svolto. Consenso personale che  va al di là dell’appartenenza partitica e mi permette di  dire che questa candidatura  vuole essere vincente seppure in una lista forte con dei consiglieri uscenti».

 

Eraldo Mosconi

Eraldo Mosconi

Livi non elude la questione  Spacca  che definisce una persona pulita e onesta: «Ha fatto anche delle cose buone e comunque in una regione tendenzialmente di sinistra per puntare all’alternativa serve aggregare tutte le forze contrarie all’egemonia del Pd. Su questo eravamo tutti d’accordo nel centrodestra, poi qualcuno ha cambiato idea. L’accordo con Marche 2020 poggia su 10 punti programmatici che sono del centrodestra». Il candidato poi presenta i temi del programma da consigliere  che mette tra i primi punti il lavoro e l’impresa: «Nella cornice del Por 2014-2020, dal quale non possiamo discostarci puntiamo alla valorizzazione delle eccellenze dell’artigianato e dell’agricoltura e allo scambio di competenze tra giovani e anziani» . Prima i marchigiani nell’assegnazione delle case popolari, è un altro tema forte: “Senza tanti slogan o parole inutili, basta una modifica alla legge per ampliare la residenza storica oltre i 15 anni come è previsto oggi”. Sulla sanità Livi punta alla eliminazione degli sprechi e tra questi mette i premi ai dirigenti: “Risorse da destinare ad accorciare le liste di attesa facendo funzionare i macchinari anche al pomeriggio come accade nel privato e anche nel pubblico in altre regioni”. Guardando ad altre regioni, in questo caso il Lazio, è arrivato lo spunto per introdurre il mutuo sociale per l’acquisto della prima casa. «Sulla sicurezza –dice – basta fare come in Emilia Romagna con il riassetto del sistema di polizia locale attraverso addestramento specifico e dotazione di auto gazzelle per un pattugliamento h24». Infine sulla cultura come volano turistico: “Dobbiamo evitare la  dispersione delle risorse e strutturare la promozione in modo efficace con una rete unificata. Il programma è ampio e articolato – conclude – ed  è disponibile sul blog www.simonelivi.blogspot.com»

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