Giuliano Ginnobili, presidente della Palace durante una partita della Lube al palazzetto di Civitanova
di Laura Boccanera
L’architetto Franco Domizi sarebbe l’unico creditore della Civita Park. Dopo che il vaso di pandora è stato scoperchiato emergono gli incastri nelle varie società del gruppo Mattucci che hanno realizzato il comparto commerciale del Cuore Adriatico, palas e fiera (leggi l’articolo). Dopo la presa di posizione della politica, con i consiglieri di centrodestra, ad intervenire è Giuliano Ginnobili, presidente della Palace srl, la società che possiede il palas e in quota 10% alla Civita Park. Una percentuale esigua che però ha destato le preoccupazioni e le perplessità da parte dell’opposizione e del Movimento 5 stelle: “Non c’è alcun rischio per il Comune – ribadisce anche Ginnobili – basterebbe che oggi chi critica si informasse con un commercialista o con un avvocato. Per quanto riguarda la Palace, per il 10% della mia azienda nella Civita Park non c’è problema e potremmo anche liquidare la Civita Park, ma aspettiamo l’udienza per discutere del fallimento è stata fissata a marzo 2016, abbiamo fatto ricorso ed è ancora tutto da verificare. Non c’è alcun rischio dal momento che ente fiera e palazzetto sorgono su terreno comunale, ne sono proprietari quindi non c’è alcun rischio sigilli”.
La notizia del fallimento ha mostrato però una serie di scatole cinesi di società su società, conferimenti, come in un sistema di trasferimento dei liquidi, dove soldi e presidenti scivolano da un contenitore all’altro. E così dopo il fallimento si è scoperto che la Civita Park in realtà non era intestata a Mauro Mattucci, ma, come anticipato sabato da Cronache Maceratesi, ad un certo Vincenzo Misso, un 50enne di Pescara, pressochè sconosciuto referente mai comparso in nessuna occasione ufficiale. La Civita Park in quota è composta da M costruzioni e da Euroinvestimenti. Prima dell’inaugurazione del centro, la società ha conferito tutti i contratti commerciali fatti attraverso un contratto di affitto ramo d’azienda alla Cuore Adriatico Snc di cui è a capo Mattucci. E questa sarebbe la scatola piena, al 100% di proprietà dell’imprenditore. A gestire i contratti commerciali e il centro commerciale è la Cogest. Non c’entra nulla invece la Guscio snc, di cui ha parlato un altro quotidiano, che è solamente un’azienda con sede legale a Colonnella che commercializza e realizza cover e che ha stipulato un contratto di natura commerciale, come gli altri esercenti presenti con i punti vendita all’interno del centro commerciale. L’attività presenta uno stand nei corridoi all’interno del Cuore Adriatico e ha con la stessa società solo un rapporto di affitto dello spazio, non gestisce quote e non è proprietaria di nulla al di fuori del proprio ramo imprenditoriale.
Sul fallimento, legato a mancati pagamenti all’architetto Domizi, il curatore fallimentare, Fabio Mazzante, in questi giorni è al lavoro per esaminare tutta la documentazione sull’azienda e ancora non ha ricevuto gli atti della contabilità. I tempi per le verifiche del curatore, vista la mole della documentazione, si prospettano lunghi. Le cifre del crac sono ballerine: danzano tra chi parla di 60mila euro e chi, vicino al creditore, dice si tratti di 90mila euro. Le prestazioni lavorative fatte dall’architetto ammonterebbero sui 106mila euro. Di questi, 16mila sono stati versati. Poi la società e l’architetto avevano trovato un accordo per il pagamento complessivo di 48mila euro. Di cui 16mila già versati e 32mila che restavano da pagare. Per farlo la Civita Park aveva fatto un bonifico di 32mila euro che però era stato rifiutato dall’architetto che aveva deciso di andare avanti e chiedere tutto quanto dovuto: ossia i restanti 90mila euro.
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Quando il movimento 5s di civitanova, denunciava la mancanza di fideiussioni ed anticipava i fatti oggi sotto gli occhi di tutti, dove erano i cittadini indignati??? Dove erano le famose opposizioni che oggi saltano sul carro dei vincitori? È sempre bello prendere il lavoro degli a,litri e spacciarlo per proprio. Ma d’altronde lo si fa anche a livello nazionale perché non farlo nei comuni????
Ma per sapere chi era il legale rappresentate bisogna attendere l’istanza di fallimento?? Ma per favore, chi fa polemica su questi “misteri” è gente ridicola, poi nel caso maggioranza o opposizione i controlli sulla società andavano fatti preventivamente.
Siamo sicuri che come creditore c’è solo Domizi? Non è che per caso ci sono delle banche? Perché fu presentato un piano di ristrutturazione o un concordato (non ricordo) poi rigettato, se vi erano “solo” 60.000 da saldare? A prescindere dalle questioni prettamente giuridiche e tecniche,comunque tutto, ciò compreso tal carneade misso, si sposa molto bene con la foto del sig. Silenzi con le pinne e la maschera…la parola d’ordine e’ serieta’!!!!
Informo solo che con la dichiarazione di fallimento il Tribunale di Macerata ha assegnato “ai creditori ed ai terzi che vantano diritti reali mobiliari su cose su cose in possesso del fallito, il termine del 6 febbraio 2016” per presentare le domande di insinuazione al passivo.
Il comune che vanta crediti IMI/ICI per quasi 400.000 euro che farà? Medioleasing e Banca delle Marche per i loro 75 milioni di eruo che faranno ? Altri che faranno ?
Ma Ginnobili amministrtore unico della Civita Park fino al 6 novembre 2014 non sa nulla di tutto ciò ?
Sempre il sig. Ginnobili firmava pure per le ipoteche rilasciate dalla C.G.A. srl, anche qui non sa nulla ?
http://www.civitanova5stelle.it/articoli/informazione/palas-a-rischio-pure-le-ipoteche.html
Sta arrivando la tempesta perfetta. Ad inaugurazione avvenuta. Tutto secondo il film.
Per quando finirà questa storia o per lo meno sarà un po’ più comprensibile, molti di noi saranno troppo vecchi per ricordarla. SilenzisCan fuggito per tempo in qualche paese esotico forte della sua pensioncina e sotto falso nome farà il sindaco in qualche villaggio di cannibali, dove si troverà perfettamente a suo agio, a Corvo Piangente, internato in una casa di Sollievo per totale incapacità di intendere e di volere, lo sentiranno ululare nelle notti di luna piena ” Ma chi me l’ha fatto fare, ma prima o poi lo acchiappo.” Temagno all’ospizio dove ammorberà (leggere i sinonimi ) gli ospiti con le sue memorie senza consistenza ricordando quando faceva il coordinatore del più sballato Consiglio Aperto e Chiuso dove con la sua vocetta ronzante sparava più corbellerie di una mitragliatrice. Il Ministero della (………..) dichiarerà la faccenda Segreto di Stato e non sarà accessibile prima nel 2090 con la speranza che qualche evoluta razza aliena costretta ad un atterraggio di fortuna sulla terra,sia in grado di spiegare che cosa sia realmente accaduto nel lontano 2014 quando un solo muratore riuscì ad innalzare un capannone tipo fabbrica di scarpe ed a tramutarlo in Tempio della palla al volo, antico sport che si giocava a Treia prima che venisse soppiantato dalla palla al piede.
Stasera Consiglio Aperto, non dico chi è il Presidente perché immagino già lo sappiate, sul tema: ” Ma esistono davvero? Ginnobili, Mattucci, Misso! Persone? Ectoplasmi? Proiezioni Mentali? Avatar Olografici che danno la parvenza di essere reali, in quanto tridimensionali? Relatore un profondo conoscitore della materia il Prof. Gengio Can. Lo so che volete mancare e a pensarci bene ma chi ce lo fa fare. Tanto il Prof: qualche amico lo invita e parleranno da soli come hanno sempre fatto.
LA FESTA E’ FINITA!
TUTTI A CASA !!!
Ci voleva la pubblicazione sulla stampa della galassia delle società per far dire al Sig.Ginobbili che è pronto a liquidare la Palace srl.
liquidatela o liquidatevi…