di Laura Boccanera
“Timeo Danaos et dona ferentes”. Cita addirittura l’Eneide Massimo Mobili consigliere d’opposizione per tornare a parlare dell’affaire Civita Park. E i “Danaos” sarebbero proprio i vertici della società incaricata di costruire le opere pubbliche della lottizzazione che entro il 27 marzo inaugurerà il centro commerciale Adriatico. Facile ritrovare nella fiera e nel palas i “dona” della citazione. “Noi non siamo contrari al Palas – spiega Mobili – lo avevamo inserito noi, ma ci preoccupa come questa faccenda venga gestita”. Tutto il centrodestra al gran completo questa volta rende “iconica” la conferenza stampa, con tanto di collage, stampe e ritagli di notizie che illustrano il percorso dell’“Operazione Pinocchio” come è stata battezzata dall’opposizione. A riassumere tutti i passaggi, in circa un anno di notizie è il consigliere Corallini che ricorda le richieste di trasparenza di Gismondi, il sequestro della Icoc, gli slittamenti sulla firma della convenzione e infine l’arrivo del Palas: “Si diceva che entro dicembre 2013 la Civita Park avrebbe versato gli oneri di urbanizzazione dovuti pari a 950mila euro e che avrebbe garantito le opere con fideiussioni”. “Non capisco perché non è possibile avere il progetto del Palas – continua Mobili – i conti andrebbero fatti ora, non alla fine, voglio vedere i conti della variante presentata e raffrontarli con la prima perizia, è necessario verificare se è vero quanto affermato dal sindaco quando dice che la società ha realizzato opere per una spesa maggiore rispetto a quella definita. Come mai dal 21 ottobre nessuno ha analizzato la perizia di variante?”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ad ognuno le sue cazzate…
Macerata, 28 febbraio 2012 – Senza mezze misure la soddisfazione di Massimo Mobili per l’adozione della Ceccotti: «Abbiamo dato una risposta eccezionale per la città» .
Il valore dell’operazione per Mobili sta «anche nel fatto che in un momento di crisi economica ci sono privati che investiranno in città 60 milioni di euro con 21 milioni destinati a opere pubbliche». Respinge l’accusa di cementificatore: «Il Piano negli anni ’80 prevedeva 180 mila metri cubi, scesi a 108 mila nel 1991 e oggi ridotti del 10%». Ha nostalgia del progetto del grattacielo da 25 piani cancellato dalla Sovrintendenza di Ancona «ma continuo a pensare che fosse una scelta di modernità per Civitanova» e torna sul vecchio contrasto con la Provincia «che preferì bocciare il Piano piuttosto che indicare prescrizioni».
Tutti gli obiettivi per Mobili sono stati raggiunti con la variante: 31.740 mq di superficie utile pari a una capacità edificabile di 96 mila metri cui, il 50% abitativo e il 50% a servizi, 24.800 mq di verde, 41.956 mq di area parcheggi pari a 1.485 posti auto distribuiti anche su un silos di tre piani parallelo alla ferrovia, 2.236 mq di piazze che possono produrre ulteriori 80 posti auto, 2.096 mq dell’area della Fornace ristrutturata dai privati, un terminal bus da 6 posti con un edificio-stazione da 461 mq, un sottopasso pedonale di collegamento tra il comparto e via Bengasi, strade di accesso da via Marconi (con una nuova rotatoria realizzata sulla statale adriatica), Galvani e Parini, un collegamento ciclo pedonale tra le aree Cecchetti e Ceccotti con un percorso che scavalca il sottovia Buozzi e si insinua lungo via della Vetreria.
Un agglomerato di cazzate…da decenni…
Ci piacerebbe sapere che rapporti ha il sig Frontoni nell’area .
Ho un paio di milioni di rapporti signor Volare Alto o se vogliamo il parcheggio dietro la stazione di civitanova marche che i burattini di amministratori di civitanova hanno espropriato per pubblica utilità e urgenza undici anni fa.
Un consiglio, Per volare alto non basta scriverlo. Serve coraggio, metta il suo nome, altrimenti vola alto sulle piante di fragole.