La Civita Park arriva in Consiglio, ma è polemica sulla variante

CIVITANOVA - Le critiche arrivano da centrodestra e Sel. Nel frattempo sono state convocate le commissioni d'indagine su supermercati e "parentopoli". E dalle osservazioni spunta la richiesta della Progetti Abruzzese di ridurre l'hotel e destinare quella superficie a terziario con la realizzazioni di due edifici

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Il progetto della Civitapark

Il progetto della Civitapark

di Laura Boccanera

Alla vigilia del consiglio comunale sulla Civita Park previsto per domani sera (giovedì), è stata convocata la commissione d’indagine sui supermercati, presieduta da Ivo Costamagna e di cui fanno parte Lidia Iezzi, Pierpaolo Rossi, Mirella Franco e Paolo Rachiglia. La commissione si riunirà il prossimo 11 marzo alle 19 e a seguire è stata convocata anche la seconda commissione di indagine sulla presunta parentopoli in merito ad assunzioni e consulenze.  Delle commissioni non fanno parte i consiglieri di opposizione né di centrodestra né del Movimento 5 Stelle. Ma nel frattempo è polemica sull’approvazione della variante che è stata votata l’altro giorno (leggi l’articolo) e che stabilisce il contratto di realizzazione e gestione del Palas da parte della Civita Park. Nel Consiglio comunale di domani sera saranno discusse le mozioni e interrogazioni presentare dall’opposizione sull’argomento: “Il sindaco e la Giunta hanno paura di non avere la maggioranza in Consiglio e quindi preferiscono approvare la variante fiera nel segreto delle loro stanze – dice Fabrizio Ciarapica – in barba alla trasparenza, per la gioia di qualcuno che non dovrà più fingere impellenti bisogni fisiologici, per non approvare il punto, come accaduto per i debiti

Fabrizio Ciarapica

Fabrizio Ciarapica

fuori bilancio. Risultato: nessuno sa nulla, la legge viene calpestata e la trasparenza affossata con cavilli sull’attribuzione della competenza alla Giunta, relativamente alla variante, che con monotonia ossessiva, la maggioranza continua a ripetere, quasi a convincere se stessa e a cercare di salvare quello che resta della tanto sbandierata partecipazione”. Sulla variante interviene anche Maria Grazia Pierluca di Sel: “il Sindaco e  la Giunta  se la suonano e se la cantano evitando di confrontarsi non solo con la città, ma anche con in consiglio comunale.  La giunta approva due perle tecniche e amministrative, la prima è il rigetto della VAS adducendo fra l’altro  la giustificazione che non cambia la viabilità. Certo sulla carta non cambia nulla perché il sottopasso su Via Einaudi che è parte integrante delle infrastrutture in quell’area resta solo sulla carta in quanto senza atto deliberativo si rinuncia a quel sottopasso carrabile da realizzare in concerto con le Ferrovie. Avremo un’altra convenzione  e il Palas  sarà affidato alla società  con una clausola grazie alla quale i civitanovesi potranno essere chiamati  a sostenere finanziariamente la gestione”. Ma il sindaco Tommaso Corvatta giustifica così la clausola: “non essendoci ancora il piano economico si ipotizza che la gestione del Palas possa essere in perdita, con quella dicitura si dà la possibilità di pareggiare la gestione eventualmente deficitaria per un massimo di 954mila euro. Ma quella somma sarà stanziata dalla Civita Park nelle casse comunali alla firma della convenzione”. Nelle controdeduzioni alle osservazioni ce n’è una che riguarda anche la Progetti Abruzzese che avrebbe dovuto realizzare un hotel da 125 stanze per circa 6500 metri quadrati. La società però chiede di ridurre quella metratura in quanto non più rispondente alle necessità reali, lasciando invariata la disponibilità di 125 stanze, ma su una planimetria di circa la metà e di utilizzare la superficie liberata per la realizzazione di edifici destinati a commerciale (con cambio di destinazione) e in particolare si tratterebbe di un edificio a 2 piani e di uno a 5 piani. “Abbiamo controdedotto che la valutazione della variante sarà sottoposta al consiglio comunale” – ha concluso il sindaco.

 

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