di Laura Boccanera
“Queste sono le chiavi della fiera”. Apre con queste parole la porta del nuovo complesso fieristico per una visita “guidata” il sindaco Tommaso Corvatta, accompagnato dal vice Giulio Silenzi, dal presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna e dal segretario comunale Mariotti. Un tour per rispondere all’opposizione e a quanti in queste settimane hanno messo in dubbio che i locali fossero stati consegnati completi di ogni impianto e struttura. Prima della partenza per la Polonia in visita di cortesia alla città gemellata di Skawina, il sindaco ha voluto presentare in anteprima alla stampa i nuovi locali. Dall’atrio si accede allo spazio espositivo: una lunga pavimentazione grigia, resa lucida da una resina sulla quale si affacciano 40 pozzetti per gli impianti di corrente atti a servire 160 stand.
“Questa fiera ci è stata consegnata dalla società con tutta la documentazione, al momento manca l’agibilità perché l’ufficio tecnico sta analizzando tutte le carte che ci sono state consegnate per il rilascio, un’operazione che ha bisogno di tempo”. “La società ha dato ciò che doveva darci – ha detto Costamagna –, ora spetta al Comune provvedere con il resto”. Al piano superiore si accede agli uffici (1000 metri quadrati) e alla sala convegni da 200 posti: “Tutti i servizi sono pronti – aggiunge il sindaco – ho sentito personalmente che funziona la filodiffusione e sono in funzione anche gli impianti di riscaldamento e raffrescamento. A regime consumano 50 kilowatt”. A fianco c’è lo scheletro del palas: oggi gli operai non erano al lavoro, ma il cantiere è aperto. All’interno materiale edile e alcuni mezzi da lavoro.
“Per due anni e nelle ultime settimane – dice Silenzi (GUARDA IL VIDEO CON L’INTERVISTA) – ci hanno messo in croce dicendo che la Civita Park non avrebbe consegnato la fiera dopo l’apertura del centro commerciale, ed invece eccola qui. Ora restano da predisporre le soluzioni per il Palas. Quando si governa si devono preparare le condizioni e non può esserci un assillo continuo e quotidiano su ogni singolo avanzamento, stiamo lavorando e anche lì ci saranno presto delle novità. Chi gufa continui pure a gufare, noi taglieremo la testa ai gufi”.
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Guf la gufetteria!!!
I locali ci sono. Mancano gli eventi…
Vendesi Vice Sindaco, pochi spicci…..chiavi in mano.
Caro furio e basta, leggendo questo tuo commento e quello sullo stabilimento balneare, faresti meglio a chiamarti furio lo scemo. Se non hai niente da dire che cavolo commenti a fare.
Ciao carissimo
Caro Serra, mi sembra che quello che non ha PROPRIO niente da dire sia lei, visto che riesce solo a commentare i commenti altrui. Quindi per una nota proprietà transitiva, i vasi comunicanti e le rette parallele, lo SCEMO credo sia lei.
In ogni caso le direi un’ultima cosa: ecchèlileggiaffà?
Li leggo per rendermi conto dell’altezza culturale dei commentatori. A proposito. Se uno vuol apparire acculturato bisogna poi che lo sia effettivamente. Può andar bene “proprietà transitiva” “vasi comunicanti” ma rette parallele non centra un cavolo col suo ragionamento. Anzi significa proprio l’esatto contrario. Nel senso che io e lei non ci incroceremo mai e quindi ognuno resta quello che è. Tragga lei le conclusioni
Ci sono porte considerate da certa politica di serie A e altre considerate di serie B.
Il Sindaco e il Vice Sindaco aprono le porte della Fiera ma tengono ancora chiuse le porte della Casa di prima Accoglienza San Silvestro a Civitanova Alta.
Serra, mi stupisco che abbia colto l’esatto significato di quello che intendevo dirle, ovvero che per la sua pochezza di idee, fantasia, umorismo etc, può essere definito SCEMO, come lei ha definito me (quindi 2 scambi interconnessi), poi, da questo momento viaggiamo su 2 linee parallele distanti e rette e sa perchè? Perchè non mi va di interloquire con il solito represso, magari figlio di madre autoritaria e padre assente, che a scuola non è ne bravo ne somaro, che anche al lavoro è grigio ed è sposato con una donna vivace solo con gli altri. ‘notte.
«Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.»
(Samuel Beckett in Peggio Tutta)
ed ecco il trio civitanovese !!!! insieme appassionatamente su tutto ciò che è poco chiaro, non trasparente. Povera Civitanova ! in quali mani è finita ! Per CAMBIARE DAVVERO dicevano ! Vice Sindaco: non usi i termini di Renzi perchè Lei RENZI non lo sopporta, per due anni l’ha considerato il male dei mali. Ha cambiato Idea ? senza nessun tornaconto ? non ci crediamo. basta con tutte queste menzogne, dimettetevi e lasciateci cambiare davvero
Ma che è??!??! Un salone per auto?!? Qui al massimo ci possono fare il mercatino delle pulci! Ennesimo scempio di questa amministrazione.
…a me queste cosiddette “fiere” sembrano sempre più simili all’Expo: infrastrutture obsolete pensate da per eventi obsoleti…
Il modello “Abbadia di fiastra” a me, invece, sembra un’approccio di fiera sostenibile e – guarda caso – di successo.
Certo, se fosse meglio collegata coi mezzi pubblici ci eviteremmo pure il traffico veicolare, ma tant’è.