Colpo di scena Civita Park
La convenzione non è stata firmata
per un problema di fideiussioni

CIVITANOVA - Le garanzie presentate dalla società non sono comprensive di Iva, richiesta invece dal Comune. Proprio in queste ore un broker, a Roma, sta cercando di sbloccare la situazione. Il Consiglio, intanto, mette nero su bianco la costruzione del Palas

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poeta ginnobili

L’assessore ai lavori pubblici Marco Poeta e l’amministratore della Civita Park Giuliano Ginnobili

di Laura Boccanera

Ci si è messo un inghippo burocratico a non rendere perfetto l’iter conclusivo della Civita Park. Dopo il voto compatto della maggioranza che ieri sera ha approvato con 15 voti favorevoli e 3 contrari la delibera con la quale il palas diventa finalmente realtà, un problema di carattere tecnico sta rallentando la firma della convenzione. Prevista per questa mattina alle 9, la fumata bianca non è ancora arrivata e si viaggia ad horas perché le scadenze sono ormai al minuto. Questa mattina in Comune c’erano i vertici della Civita Park Mauro Mattucci e Giuliano Ginnobili insieme al segretario comunale Mariotti per predisporre i documenti per la firma della convenzione a seguito della presentazione delle fideiussioni. E il problema sarebbe proprio qui: per una procedura di tipo contabile, le fideiussioni, prima garantite in opere per obi euronicsil valore di 2.297.597,35 euro sono state calcolate senza Iva, ma visto che ora c’è un passaggio di fatture l’Iva va calcolata e l’importo aumenta a 2.803.069 euro. Il broker è già partito alla volta di Roma per verificare se sia possibile rettificare la fideiussione e consentire entro domani mattina la firma della convenzione, ovvero prima che aprano le due strutture Obi e Euronics. Senza la convenzione infatti a questo momento non è ancora stata presentata la licenza commerciale. Minuti concitati dunque che non hanno però impedito la manifestazione di soddisfazione per il voto espresso ieri dal consiglio comunale, tanto che questa mattina l’amministrazione ha contattato la Lube per rassicurare sulla conclusione delle pratiche relative al palas. Quello di ieri sera infatti era un passaggio cruciale: al di là della dialettica politica a spiegare le modalità di gestione dell’affaire Civita Park è stato il segretario che ha fornito risposte tecniche sull’iter ripercorrendo la storia fin dall’inizio, quando l’assetto societario dell’impresa era differente rispetto all’attuale. Questa mattina sono arrivati anche i certificati antimafia richiesti dal Movimento 5 Stelle.

Il Consiglio comunale sulla Civita Park di ieri sera

Il Consiglio comunale sulla Civita Park di ieri sera

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E’ durato fino alle 4 del mattino il consiglio comunale di ieri sera. Oltre 6 ore di dibattito che si è aperto con il discorso del Presidente del Consiglio Ivo Costamagna che ha richiesto un voto su di sé e sul suo ruolo dopo la battaglia di manifesti appesi in città come risposta alla presunta parentopoli e firmati Federazione del centrodestra. Accalorato l’intervento nel quale si stigmatizza il clima politico che si è creato: “Mi si vuole additare come l’imputato a vita” – ha detto Costamagna – in questo modo il rinvio a giudizio diventa una condanna con tanto di gogna in piazza e questo non posso accettarlo, non tanto per me quanto per mia madre e mio figlio. Anche Erminio Marinelli quando fu sindaco venne imputato e assolto e non mi risulta che all’epoca l’opposizione fece una simile campagna denigratoria o se qualcuno chiese se fosse idoneo o meno a svolgere il suo incarico”. Perplessità per l’intervento da parte dei consiglieri di centrodestra: “Spiace che il Consiglio comunale debba occuparsi di questo argomento che alla città e al Consiglio non interessa affatto” – ha detto Ciarapica. “Non votare significa dare uno schiaffo alla persona e legittimare un clima di violenza” – ha concluso il sindaco Tommaso Corvatta. Alla prova del voto Costamagna incassa i 16 sì della maggioranza e mantiene il suo incarico. Dieci i consiglieri che hanno scelto di non votare (nessun contrario e nessun

Il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna

Il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna

astenuto), esito che ha lasciato amareggiato Ivo Costamagna, che nella sua prolusione ha più volte invitato le parti politiche a smorzare i toni e a evitare personalismi e gogne mediatiche, che offendono non solo gli interessati, ma feriscono anche i familiari che indirettamente si trovano coinvolti nella vita politica. La spaccatura manichea del voto espresso in aula ha di fatto dimostrato che la data del 25 marzo non rappresenta quel “nuovo inizio” di pacificazione auspicato da Costamagna, nonostante egli abbia ricevuto dalla maggioranza piena solidarietà per il suo ruolo e condanna per le affissioni pubbliche che campeggiano in questi giorni in massima evidenza in città. Gli esponenti della minoranza hanno esposto le motivazioni della scelta di non votare la relazione, ritenendo che anche da parte della sinistra siano stati usati analoghi metodi “en plain air” per mettere in luce le “colpe” amministrative delle passate Giunte Mobili e Marinelli. In quel caso la gogna mediatica è toccata al centrodestra, senza nessuna solidarietà da parte degli avversari. Nella stessa seduta è stata approvata la modifica dello Statuto del Mercato Ittico Civitanovese Soc. Cons. a r.l. e dello schema di contratto di gestione (17 sì, 2 no, 2 astenuti, 4 non votanti).

(ultimo aggiornamento ore 18.40)

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