di Gianluca Ginella
Civitanova si prepara a vivere giornate intense: il conto alla rovescia per l’ospedale che ospiterà cento posti di terapia intensiva è partito e dopo il sopralluogo di questa mattina alla fiera nei prossimi giorni si partirà con la pavimentazione. Saranno circa duecento le persone che lavoreranno ogni giorno nella struttura. «Il progetto esecutivo alla fiera è stato ultimato in tempi record – dice il sindaco Fabrizio Ciarapica che ha commentato con Cronache Maceratesi il sopralluogo di questa mattina –. I tecnici di Bertolaso hanno lavorato sabato fino a tarda notte e ieri fino alle tre del mattino per riuscire a completarlo. Stamattina sono tornati, c’erano anche tutti i tecnici arrivati dal nord Italia, per passare alla fase operativa. I tecnici si stano occupando dell’impiantistica e noi questa mattina abbiamo provveduto a svuotare la fiera (era rimasto il palco della festa della Lube, ndr)». Poi il prossimo passo sarà quello della pavimentazione: «Mercoledì o giovedì è previsto che venga realizzata – continua il sindaco -. Ho visto una macchina organizzativa abbastanza dinamica e operativa, si vede che sono persone abituate a lavorare con l’emergenza».
Quello che nascerà «sarà un ospedale vero e proprio, non un reparto. Sarà a chiusura stagna e a pressione negativa. In pratica è una sorta di bolla, non può uscire aria se non filtrata». Un ospedale dove «ogni giorno dovrebbero lavorare circa 200 persone, sono divisi in sei moduli, tre medici e sei infermieri per modulo che lavorano su tre turni». Il sindaco di Civitanova poi evita di tornare sulle polemiche, ad esempio con chi si domanda se sia opportuno realizzare l’ospedale e se lo sia farlo a Civitanova. «Quando c’è di mezzo a salute e quando vieni chiamato direttamente da Bertolaso che ti dice “questa è l’unica struttura che può essere allestita in tempi brevi” tu pensi a salvare le vite umane, a far fronte all’emergenza. Ci sarà tempo per le discussioni politiche dopo l’emergenza. Quello che si deve capire è che una persona in terapia intensiva resta ricoverata per settimane. Quindi se c’è un nuovo paziente da ricoverare, gli altri sono ancora dentro. Oggi su uno che esce ne entrano tre». Sulla disponibilità del Comune a dare l’ok all’utilizzo della Fiera aggiunge «chiunque lo avrebbe fatto. Oggi chi ha è giusto che mette. Sarebbe stato da irresponsabili non mettere a disposizione la Fiera. Soprattutto però ringrazio i civitanovesi che mi hanno mostrato sostengo in questa scelta, il merito maggiore penso vada a loro. Bertolaso mi ha detto che abbiamo compiuto un grande gesto». In città, secondo il dato di oggi del Gores, sono 48 le persone che hanno contratto il Coronavirus.
Visto che la Lube ci ha lasciato il palco a fare la polvere, perché Giulianelli invece di sbraitare non si fa avanti offrendo non solo un po’ di soldi, ma soprattutto materiali per l’allestimento?
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Standing ovation per Ciarapica, stavolta non sento il politico ma l’uomo. Provate infatti a cambiare nome, metteteci qualunque sindaco, di qualunque colore. Chiunque non avrebbe detto cose diverse. La valanga è partita una settimana fa, ha travolto Ceriscioli e è arrivata a Ciarapica. Poteva dire di no? Di fronte a un ma o un però, e la vita umana il ragionamento viene sopraffatto dall’istinto. Tra un mese vedremo se ha avuto ragione.
Come ho dato fiducia e il mio modesto appoggio al mio sindaco Paolo Cartechini, oggi esprimo il mio plauso al sindaco di Civitanova Marche Ciarapica. Qui non c’è più una lotta partitica, una contestazione. Il virus è un terrorismo che colpisce a caso, magari con maggiore successo con gli anziani. E’ una lotta che deve essere affrontata come si affronta un gruppo terroristico di cui non si conosce l’ideologia. Quindi, unitariamente. Civitanova Marche ha la struttura adatta e le vie di accesso sono più veloci che altrove. L’unico consiglio al sindaco Ciarapica è: fate presto. E con la grinta di un Orban. Alla dialettica democratica si ritornerà dopo, quando dovremo ricostrure sulle macerie della torre illusoria di Babele che è crollata. E forse dovremo affrontare la ripresa con la stessa unità di intenti per salvare la nostra gente.
Fabrizio Ciarapica , in questa occasione , ha mostrato carattere decidendo in autonomia , accantonando almeno per questa vicenda , l’appartenenza o la sponsorizzazione. Il Covid 19 , daltronde , non è ne’ di destra ne’ di sinistra. Colpisce chiunque. Ed un Sindaco deve essere attento agli interessi ed ai diritti dell’intera popolazione , senza piegarsi ad ordini di scuderia o logiche di partito . La pandemia non puo’ diventare terreno di scontro politico soprattutto mentre e’ in atto. Arrivera’ il tempo , sconfitto il virus , di sedersi e confrontarsi , voltandosi indietro. Ottima ed altruistica la scelta operata da Guido Bertolaso di realizzare in tempi record un ospedale all’avanguardia nel contrasto all’epidemia proprio nella Fiera . Struttura fruibile da ogni malato : di Bolzano , Milano , Bologna , Roma , Agrigento o Civitanova Marche. ITALIANI.
Ho letto balla…