I tecnici della protezione civile nel corso di un sopralluogo svolto questa mattina alla fiera di Civitanova
di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
Cento posti di terapia intensiva a Civitanova, si segue il modello Milano fiera. Entro 10, al massimo 15 giorni sarà allestito un reparto di rianimazione nei 3.500 metri quadrati della fiera di Civitanova.
Questa mattina un ulteriore sopralluogo da parte dei tecnici dello staff di Guido Bertolaso guidato dall’ingegnere Patrizia Arnosti. In mattinata, accompagnata dal sindaco Fabrizio Ciarapica, Arnosti ha visitato lo studio Montevidoni che ha curato il progetto della fiera e preso ulteriori dati per partire con la progettazione. Entro un paio di giorni il progetto dovrebbe vedere la luce e poi si parte con la realizzazione degli impianti, dove mancanti, e della struttura interna: «I tecnici hanno verificato pozzetti e impiantistica – spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – dentro verrà preparato un rivestimento di pannelli in acciaio per isolare completamente la struttura. Si segue il modello Milano, i tecnici e lo staff sono gli stessi. Proprio domani in Lombardia verrà inaugurato il reparto di terapia intensiva ricavato nella zona dell’ex fiera del Portello, la procedura è la stessa. Mi è stato assicurato che passata l’emergenza poi tutti i materiali saranno riutilizzati. Mi sono sentito con Tommaso Longhi, ex direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, anche lui facente parte del team di Bertolaso. Dopo Milano e Bergamo, la nostra città sarà la terza ad approntare una grande struttura di terapia intensiva pronta in pochissimo tempo per contrastare l’emergenza Coronavirus». Ciarapica non rimanda al dopo emergenza anche una considerazione sulla centralità di Civitanova che pone le basi sul futuro della riorganizzazione sanitaria: «ora procediamo tutti uniti, ma voglio sottolineare che se Civitanova è stata scelta per la baricentricità e per la sua generosità, per la vicinanza della pista di elisoccorso e per la presenza di un ospedale Covid, allora questa centralità deve averla sempre non solo in emergenza, il modello sanitario andrà rivisto in questa direzione». «È una lotta contro il tempo. Tutti al lavoro stamattina: tecnici, amministrazione regionale e comunale per mettere in funzione il prima possibile la nuova struttura ospedaliera da 100 posti letto di rianimazione nella Fiera di Civitanova – dice il consigliere regionale Francesco Micucci -.
È aperta da oggi la sottoscrizione per la raccolta dei fondi necessari. Tutti siamo chiamati a dare il nostro contribuito, industriali, professionisti, aziende, semplici cittadini, ognuno per quel che può e concentrare sull’Iban dei cavalieri di Malta le donazioni». Soddisfatto per l’individuazione del sito anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti: «Ora i tempi previsti sono i più brevi possibili. Esserci affidati allo staff di Bertolaso e indirizzando i fondi sull’Ordine di Malta ci ha permesso di procedere speditamente senza considerare i tempi della pubblica amministrazione. Ora entro 10, al massimo 15 giorni l’ospedale nuovo dovrà partire. Si stanno esaurendo i posti di terapia intensiva all’interno degli ospedali per cui è necessaria una corsa contro il tempo. La media dei contagi, anche se contenuta è altissima. Civitanova ci ha garantito una serie di caratteristiche perfette: la centralità, la vicinanza alle infrastrutture, una elisuperficie, la presenza di rampe di accesso adeguate. Inoltre la fiera è una struttura nuova con l’impiantistica per gran parte già a posto il che rende tutto il lavoro più semplice e quindi più veloce. Si procede, ora la strada è stata imboccata, servono però le offerte di tutti per arrivare ai 12 milioni, siamo a buon punto, ma occorre la forza di ciascuno».
Quando gi Uomini si impegnano senza guardare alle appartenenze possono solo far bene. Grazie Cerescioli,grazie Ciarapica,grazie Sciapichett, grazie Micucci, grazie a tutti quelli che si stanno impegnando. Il resto solo banali chiacchiere
Se aspetti un altro po',ci mettiamo gli ombrelloni.......
Soldi sprecati. Il problema di sempre.... si crea poi si abbandona. Mai che si riutilizzi ciò che permetterebbe costi inferiori e una durata superiore. Finita l'emergenza altri miliardi per sfasciare tutto?
Ma c'è un motivo per cui le donazioni per una struttura regionale non vadano sul conto della Regione, ma su quello di un'associazione privata? Privatizziamo anche l'emergenza coronavirus?
Paolo Tramannoni si baipassa tutta la burocrazia che renderebbe i tempi lunghissimi. Mi fido di privati"certificati". Bocelli, in questa maniera, ha costruito due fantastiche scuole nel maceratese
Ho l’impressione che tra 10/15 giorni non servirà più. Bisogna sbrigarsi !!!
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Molti si chiedono il perché Ceriscioli non fa aprire gli ospedali già esistenti e che potrebbero, anzi già potevano essere funzionanti. Perché così, anche se 10 o 15 giorni di tempo a lui forse non sembrano ma sono già una gran quantità di tempo perso, ottiene comunque il risultato che in fondo gli interessa di più: ” Tenere chiusi gli ospedali per cui si è prodigato tanto nei suoi inutili cinque anni in Regione e allo stesso tempo chiudere la bocca a chi lo accuserebbe poi di non averli aperti con il rischio che una volta fatto, sarebbe stato forse un po’ complicato richiuderli un’altra volta senza che nessuno gli avrebbe fatto notare che se sbagliare è umano, perseverare potrebbe costare molto, molto caro…e in tutti i sensi “.
Cmq, se volete farvi un’idea di Milano
https://www.ilpost.it/2020/03/28/ospedale-fiera-milano/
e di Bergamo
https://www.ecodibergamo.it/stories/bergamo-citta/ospedale-da-campo-avanti-con-i-lavorisara-operativo-da-mercoledi_1346793_11/?attach_a_&src=img&site_source=RelatedBottomImg-1346793
Civitanova sarà terzo per capacità, ma primo per costo per posto letto. E cmq, se lo scopo degli ospedali lombardi (al centro di Milano e Bergamo) è quello di fare da appoggio a Policlinico e Giovanni XXIII… su quello di Civitanova si appoggia tutta la regione (senza posti pre o post rianimazione). Non era più baricentrica Senigallia ? Ma sicuramente mi sbaglio.
Sono totalmente d’accordo con il sig Micucci e il sig Paul anche se purtroppo la politica è sorda e non è assolutamente lungimirante. La spia è sotto gli occhi di tutti….. Le stesse persone che hanno tagliato sulla sanità adesso fanno gli eroi. Che tristezza….
In aria di crisi, penso che ne vedrete pochi di soldi. Prendeteli dal privato, dove tutti sono andati per curarsi, pagando di tasca propria, anche indebitandosi, vista l’inefficienza del pubblico. Non possono riaprire gli ospedali già chiusi da loro !! Che figura farebbero ?? Si fa prima a requisire capannoni dismessi o inutilizzati, tirare in opera 4 pareti in cartongesso, si infilano fili, tubazioni, e lo pseudospedale è bello e fatto, difendendo le loro sporche facce. Questo virus non poteva capitare in un momento migliore, ha messo in risalto tutte le ombre di un’amministrazione regionale, che in tema di sanità, ha guardato al privato, immolando la salute delle persone a favore del Dio denaro.