di Gianluca Ginella (foto Fabio Falcioni)
«Sta crescendo in misura importante il numero di positivi al Coronavirus in regione, mi sembra di vedere un film già visto analizzando i dati perché ciò che è successo a Pesaro sta succedendo ora ad Ancona e forse sarà lo stesso anche in provincia di Macerata. Non è Ebola, non serve seminare inutile paura, ma non va sottovalutato perché una normale influenza non causa polmonite al 20 percento dei contagiati». Così il governatore Luca Ceriscioli nel corso della riunione con i sindaci dell’Area Vasta 3 che si sta svolgendo questo pomeriggio a Macerata.
Ceriscioli, Carancini e Maccioni
Presenti quasi tutti i primi cittadini della provincia, la direttrice dell’Asur Marche Nadia Storti, il direttore dell’Area vasta 3 Alessandro Maccioni, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e anche il presidente della Provincia Antonio Pettinari e il presidente dell’ordine dei medici, Romano Mari.
Storti ha detto di aver visitato i reparti oggi «c’è personale che non stacca da 48 ore, non abbiamo nemmeno dovuto annullare le ferie perché il personale ci sta rinunciando volontariamente. Doveva arrivare un aereo con 20mila mascherine, invece ne sono arrivate solo 5mila che abbiamo distribuito subito su tutte le Marche».
Il punto lo ha fatto il governatore Ceriscioli che sta seguendo passo passo la situazione dell’emergenza Coronavirus. «E’ il terzo incontro con i sindaci ma prima si erano svolti in un clima molto diverso. Sta crescendo in maniera importante il numero dei positivi in provincia di Pesaro e Urbino, sta crescendo ad Ancona e anche in questa provincia – ha detto Ceriscioli – Sembra un numero che si sposta di territorio in territorio e ci tiene in grande tensione, perché in pratica ogni giorno raddoppia. Cresce anche il numero di ricoverati e di persone in terapia intensiva».
Tra questi anche una donna di Pesaro che ha 88 anni: «Oggi sono stato a trovarla – ha proseguito Ceriscioli – tiene duro ed è un po’ un simbolo perché è la prima contagiata in regione ad essere portata in terapia intensiva». Ceriscioli ha sottolineato che «le piccole attenzioni che sembrano banali invece sono indispensabili». Sulle misure economiche: «Il governo ha stanziano 7,5 miliardi a favore delle imprese, aiuti a sostegno lavoratori, aiuto a pagare i mutui. E a fianco a questo abbiamo aperto un tavolo regionale allo scopo di utilizzare fondi per coprire aspetti che magari non sono previsti negli aiuti del governo. Abbiamo chiesto di orientare 100 milioni che abbiamo disponibili alle imprese».
Romano Mari ha detto che «parliamo di un virus che se prende piede nell’organismo può mandare in rianimazione nel giro di 8-12 ore. Non deve preoccupare perché la struttura sanitaria delle Marche sta riuscendo a gestire la situazione». Maccioni ha invece riferito che sono state ordinate duemila mascherine chirurgiche per l’Area vasta 3, «quando arrivano? Dovrebbero essere disponibili domani».
La riunione si è svolta a Macerata nel giorno in cui si è appreso che un reparto, quello di Dermatologia dell’ospedale di Macerata, è stato chiuso e i pazienti sono stati messi in quarantena. Il problema è che un medico è risultato positivo al Coronavirus. Da fine febbraio era a casa per una influenza e in seguito ha chiesto di fare il tampone che è risultato positivo. Le condizioni del medico comunque non sono gravi.
Sette i casi in provincia, al momento il Gores non ha reso noto quali siano i comuni: «Il Gores non li comunica nemmeno a me perché la scorsa settimana c’era stato un problema con un caso a Matelica e hanno deciso di non comunicare i comuni di residenza dei pazienti prima che vi sia la certezza assoluta» ha spiegato Ceriscioli a Cronache a margine dell’incontro.
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Si è per caso presa in considerazione l’ipotesi di montare, almeno fuori i maggiori ospedali della Regione, qualche tenda (come già sta accadendo in altre province) come pre-filtro in caso di perdurare della situazione?
Oppure si aspetta il peggio, per poi correre ai ripari con decisioni poco ponderate e fatte con la pressione addosso di una eventuale emergenza????
In queste settimane esiste tantissima psicosi emessa dai mass media e anche dai telegiornali ( soprattutto) che ci bombardano quotidianamente su questo virus che non e’ una pandemia ma e’ solo un nuovo ceppo influenzale scoppiato brutalmente che i scienziati stanno cercando l’antidoto come tutti i virus.