«Quanto sta accadendo a noi italiani per via del Coronavirus sia spunto di riflessione: essere discriminati non è affatto piacevole». Sono queste le parole di Franca Paoloni, 51enne maceratese, che ha visto annullare il suo viaggio verso l’isola di Santa Lucia nei Caraibi per via del contagio in atto nel nostro Paese. La donna sarebbe dovuta partire lunedì da Roma, insieme a suo marito: biglietti e valigie già pronte, almeno fino a giovedì, quando il sito della Farnesina ha riportato la notizia del divieto di accesso sancito dal governo caraibico nei confronti dei turisti italiani. «Non avrei mai pensato – ammette – sarebbe potuto accadere una cosa simile. Come i Caraibi, diversi altri paesi stanno facendo la stessa cosa: soltanto nelle ultime ore Ciad, Kuwait, Repubblica Dominicana e Vietnam». Il problema, spiega la donna, non è di certo il viaggio annullato, ma la riflessione che ne consegue: «Vorrei tutti quanti capissero cosa significa non poter viaggiare liberamente, non essere accettati a prescindere, anzi essere visti con diffidenza. Essere discriminati non è affatto piacevole: pensiamo a chi è costretto a vivere una condizione simile ogni giorno, venendo magari da paesi in difficoltà. Fortunatamente, Coronavirus a parte, noi possiamo muoverci senza ostacoli tutti i giorni, lo diamo quasi per scontato, ma così non è». «A questo punto – conclude la signora Paoloni – rinvieremo il viaggio o cambieremo meta. Sono certa che anche altri cittadini maceratesi stanno vivendo la nostra stessa situazione».
(Gia. Gar.)
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e quando gli italiani chiudono le porte agli altri,loro come si devono sentire??questo è niente in confronto a come trattano gli italiani i stranieri!!!l’italiano deve scendere dal piedistallo qua non è più l’america ma poco più dell’Africa
noi non possiamo viaggiare, ma da noi entrano tutti. ……
In questo periodo si potrebbero anche evitare questi viaggi e stare un po’ a casa non sarebbe male.
…e chi è che, in Italia, sarebbe così duramente discriminato, secondo questa signora, perché, sapete, non è che sia poi così chiaro, eh!? gv
Sig.ra Botticelli non ho capito chi è che non entra qui da noi…
Viste le chiusure in atto in Italia, non si comprende perché la signora si meravigli. Comprendo invece appieno il suo disappunto.
Non comprendo il ragionamento della Signora, chi è che non fa entrare e chi in Italia. Basta girare per Macerata, i maceratesi sono merce rara. Questa estate, coronavirus permettendo, noi italiani, vacanze in Italia per risollevare l’economia e vedrete in quanti ci verranno a cercare. Nonostante tutto continuano gli sbarchi, quelli si, ora che la Turchia aprirà le frontiere per ripicca, guerra in Siria, e libererà 2.000.000 di profughi, mi raccomando prendiamoceli tutti!!!
Devo ancora capire se il coronavirus è paragonabile ad una influenza (tipo Asiatica) o più pericolosa. Rimane il fatto che si sta diffondendo velocemente ed il mondo intero ormai la considera una pandemia.
Se questo fosse il caso, sarebbe bene rinunciare momentaneamente agli spostamenti non indispensabili.
Sig.ra Botticelli forse e’lei che dal suo piedistallo ha contribuito alla trasformazione dell’Italia in quasi africa?
A sentire i lamenti di questa signora, quasi quasi mi viene da piangere ! Non puo’ andare all’Isola di Santa Lucia !!!!! Ma ce ne sono una infinita’ di isole in questo mondo !! Se ne scelga un’altra disponibile ad accettarla come turista , no ? Qual’e’ il problema ? E poi, come finale : mettiamoci un po’ le mani sulla coscienza: Pensi a quanta gente vorrebbe andare all’Isola di Santa Lucia e non puo’ andarci per tanti tanti altri motivi oltre alla questione del coronavirus !!!!!!!!!!!!!!!!!!! Coraggio ! partira’ un po’ piu’ in la’ A tutto c’e’ ‘ rimedio ! Tanto l’Isola sta sempre li e non si sposta di sicuro !
Simpatico questo articoletto di riempitura, perché mettere in relazione un argomento come la discriminazione mentre si sfoglia il depliant del mancato resort ai caraibi, ha un effetto involontariamente comico.
Purtroppo il virus del politicamente corretto fa più danni del corona. Le iniziative di blocco nei nostri confronti che si stanno adottando in molte nazioni, e che naturalmente sono temporanee, possono essere considerate esagerate o antipatiche, ma sono di assoluto buon senso. Siamo di fronte ad un virus nuovo di zecca ad elevata e rapida contagiosità che come si dice in gergo non trova alcuna “immunità di gregge” ed in attesa di un vaccino specifico o di farmaci antivirali ad hoc, può essere combattuto solamente cercando di limitarne la diffusione. Questo si fa con misure per noi antipatiche, dannose economicamente e socialmente, ma purtroppo necessarie: limitando gli spostamenti ed assembramenti. Se poi a muoversi sono persone provenienti da nazioni come le nostra in pieno sviluppo epidemico, la cosa non è discriminatoria ma di assoluto buon senso. Anche a favore di chi parte, perché rimanere bloccato in quarantena ai caraibi potrebbe pure tornare utile, in Ciad per esempio direi di no .
Si tranquillizzi signora, quando presto sarà tutto finito vedrà che se paga la sua vacanza la farà: pecunia non olet
È la signora stessa che avrebbe dovuto riflettere prima di rilasciare certe dichiarazioni, inopportune se non offensive, che vorrebbero equiparare l’annullamento di un viaggio di piacere, oltretutto in un’isola esclusiva ai Caraibi giustificato dalla diffusione del virus, con le discriminazioni e difficoltà vere di ogni giorno come sta subendo il popolo siriano causa guerra che dura da anni, oppure minoranze religiose come i cristiani emarginati e perseguitati nei paesi islamici.
CONDIVIDO IN PIENO SU QUANTO SCRITTO DA PIERGIOVANNI CASTELLUCCI.