«Siamo contrari alla strumentalizzazione della paura e ai provvedimenti adottati dalle istituzioni. Pertanto rivendichiamo il nostro diritto allo studio e a vivere gli spazi di socialità, dell’Accademia e dell’Università». E’ il messaggio del Collettivo Studentesco Depangher che questa mattina ha attaccato striscioni all’ingresso delle sedi universitarie a Macerata. «Non vogliamo minimizzare lo stato di emergenza in atto- spiegano – la nostra critica è rivolta ai metodi e ai mezzi con cui questa fase viene gestita, che sono sempre gli stessi, poco efficienti e che creano confusione».
La loro protesta in particolare riguarda la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, delle biblioteche, la sospensione delle lezioni universitarie e il divieto di manifestazioni pubbliche. «Questi provvedimenti, oltre a non contenere il problema, gravano sulla vita di ogni studente e studentessa. Ci è sempre stato insegnato che per lo studio è fondamentale porsi domande e mettere in discussione il presente, pertanto sentiamo il bisogno di far emergere alcune delle contraddizioni interne a questa politica».
In particolare predono in esame la chiusura dei luoghi di cultura e di socializzazione: «Se di emergenza si tratta, non deve essere solo la cultura a subirne le restrizioni. Lo Stato è disposto a sacrificare gli spazi sociali e culturali, ma lo sfruttamento del lavoro, sempre più precario e senza diritti, non può subire rallentamenti». Puntano poi l’attenzione sul «caos che colpisce l’università. Gli studenti e le studentesse si trovano a dover affrontare problemi di organizzazione del proprio percorso di studi (lezioni, esami, tirocini, ecc…) e difficoltà legate a costi e spostamenti, soprattutto per i fuorisede». Concludono evidenziando la mancanza di informazioni necessarie. «Anche nelle piccole misure non c’è un’informazione puntuale e diffusa di ciò che sta accadendo, ma si parla solo di misure di contenimento e di controllo della vita sociale delle persone».
Io spero che sia uno scherzo di pessimo gusto. Perchè se questi cervelli sono i dirigenti del futuro, la vedo veramente male.
Poteva promuoverla chiunque questa iniziativa ed invece..
In quarantena andrebbe messa l'ignoranza, che non si azzera studiando
Mi piacerebbe fare un sondaggio: quante delle persone che stanno criticando hanno una laurea?
io, presa da non frequentante. Quindi si può fare.
Miriam Salvi anch'io. Posso sapere in cosa?
Economia, ma non vedo il perchè le interessi, ora bisogna fare anche i confrontri tra lauree facili e difficili?
Miriam Salvi provi a fare un esame di latino dopo anni che non tocca un testo. Capirà immediatamente l'importanza della frequenza
L'esame di latino se lo può lasciare per quando le lezioni ritorneranno normali. Fa lettere, non penso sia l'unico esame da sostenere.
Pensate a studiare da casa. Si può fare se uno ha voglia invece di perdere tempo con striscioni di troppa politica e nessun buonsenso. La cultura è apertura mentale...qui è latitante mi pare.
Per fortuna che è l’università!
L’ignoranza andrebbe messa in quarantena !!!
Si anche cultura in quarantena
Ma x’ solo le scuole si fermano, negli altri posti nn si incontra nesuno
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Esibizionismo!
E poi saranno futuri Dottori !!
Forse Braccia rubate all’agricoltura ??
Per la signora Grandoni. Lei dice ‘esibizionismo’ perché comprensibilmente non può dire la verità. Però si può dire incisivamente che la filosofia è ‘la scienza con o senza la quale si rimane tale e quale’, con la lodevole eccezione di quel tal Giordano Bruno.
Sign. Iacobini ???
Io la penso come la sign.ra Jessica Vitturini!!!
Per la signora Grandoni. Anch’io.
La chiusura dei “luoghi di cultura” è uno strumento facile da attuare.
Senza stravolgere completamente il tessuto civile e produttivo.
Ovvio, che in caso di pandemia, questa forzata chiusura potrebbe non essere sufficiente e quindi si estenderebbe poi ad altri settori (uffici, fabbriche, supermercati, ecc, ecc)
Ma, per il momento, scuola e università sono due settori che, se fermati, producono meno ricadute economiche sul tessuto nazionale.
È una scelta, seppur dolorosa per gli studenti, meno impattante che ordinare di restare chiusi in casa e fermare completamente l’economia.
Polemica politica pertanto stucchevole e demagogica
Sardine marinate…