Coronavirus, in arrivo nuovo decreto:
7,5 miliardi per famiglie e imprese
Rinviato il referendum del 29 marzo

COVID-19 - Il governo ha stoppato la consultazione per il taglio dei parlamentari. Attese a breve le disposizioni per aiutare la ripresa. Il premier Conte su una proroga ulteriore della chiusura delle scuole: «Vedremo il da farsi in prossimità del 15 marzo»

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Il premier Conte

 

In arrivo il secondo decreto del governo per il Coronavirus, riguarderà e misure economiche. Intanto il referendum sul taglio dei parlamentari è stato rinviato (era fissato per il 29 marzo) e una nuova data sarà stabilita entro il 23 marzo. A decidere per il rinvio è stato il Consiglio dei ministri. Ma sul tavolo ci sono anche altre questioni che saranno al centro del nuovo decreto che è atteso a breve e che riguarderà l’economia dopo che ieri il Governo aveva dettato le nuove linee guida da rispettare per ridurre il rischio di contagio. Tra i provvedimenti che sono stati presi ci sono la chiusura delle scuole e delle università fino al 15 marzo e una serie di misure che riguardano la fruizione dei locali pubblici e poi c’è la sospensione delle manifestazioni di pubblico spettacolo, la chiusura di cinema e teatri. Ma ci sono anche regole che devono rispettare i locali come bar e ristoranti. «Abbiamo stanziato 7,5 miliardi di euro a sostegno delle famiglie e delle imprese che stanno affrontando quest’emergenza» ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri, aggiungendo che si tratta di «misure straordinarie e urgenti. Possiamo già dichiarare che c’è la piena sensibilità della commissione Ue a comprendere l’emergenza che stiamo attraversando. Non ci aspettiamo nessuna distonia rispetto all’atteggiamento dell’Ue». Quanto alla possibilità di prorogare la chiusura delle scuole: «Vedremo. Ovviamente in prossimità della scadenza, con un certo anticipo per evitare incertezza, torneremo a fare un aggiornamento. In questo momento non lo so neanche io, dobbiamo sempre ragionare nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità».

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