Cosmari, via alla trasformazione societaria
I sindaci chiedono la riduzione delle tariffe

L’assemblea dei soci ha dato il via libera anche all’incorporazione di Sintegra per ridurre il numero delle partecipate. Disco verde anche al nuovo statuto. Approvato il bilancio preventivo 2014 ma Silenzi e altri sindaci chiedono un maggior impegno per rispondere alle esigenze dei cittadini. Per Sparvoli la vera priorità è abbattere l'indebitamento. Slittata la votazione

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Il presidente Sparvoli durante un'assemblea del Cosmari

Il presidente Sparvoli durante un’assemblea del Cosmari

di Marco Ricci

L’assemblea dei sindaci del Cosmari ha approvato il bilancio preventivo 2014 ma ha rimandato, dopo una lunga discussione, la votazione sulle tariffe stabilite per il 2015.  Dopo l’adeguamento Istat nel 2014 dei costi della raccolta porta a porta (+2.4%) – le altre voci erano rimaste invariate rispetto al 2013 – le tariffe 2015 non avrebbero subito ulteriori rincari ma, al contrario, veniva prevista dal Cda una diminuzione pari al 3%  degli importi per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dell’organico.  Sulle tariffe si è aperta l’unica vera disquisizione tra i sindaci i quali, se da una parte comprendono l’esigenza di contenere l’indebitamento del Cosmari, dall’altra chiedono un segnale verso i cittadini, sia come premio per la maggiore raccolta differenziata sia per andare incontro alle difficili situazione delle famiglia che, con l’introduzione della Tasi, hanno in carico l’intero costo di smaltimento e raccolta dei rifiuti. E’ stato Giulio Silenzi, con particolare enfasi, a chiedere il rinvio del punto che avrebbe trattato le tariffe del 2015, dopo che Daniele Sparvoli, presidente del consorzio – così come diversi sindaci – aveva considerato impossibile modificare le tariffe attuali e dunque il bilancio 2014.

Il vicesindaco e assessore all'ambiente al Comune di Civitanova Giulio Silenzi

Il vicesindaco e assessore all’ambiente al Comune di Civitanova Giulio Silenzi

Silenzi ha in ogni caso proposto un emendamento, elencando le singole voci di spesa da tagliare, per una riduzione di 600 mila euro dei costi del servizio del 2014, emendamento che di fatto tagliava l’adeguamento Istat per la raccolta porta a porta ma che è stato bocciato dalla quasi unanimità dell’assemblea. Se in effetti è poco usuale approvare un bilancio preventivo praticamente a fine anno, allo stesso tempo non è sembrato corretto ad alcuni primi cittadini – tra cui il sindaco di Petriolo, Piera Mancini – introdurre modifiche senza avere ormai gradi di libertà. Le tariffe 2014, oltretutto, erano state stabilite dall’Ata, sostanzialmente dalla stessa assemblea dei sindaci. “L’anno prossimo sarà terribile per i comuni e ciascuno ha il suo Vietnam – aveva spiegato Silenzi – e su un bilancio di 40 milioni di euro fatto di infinite voci non credo che non si possano trovare i 600.000 euro necessari per una riduzione delle tariffe.” Sparvoli, da parte sua, non ha lasciato cadere il discorso dell’estrema difficoltà delle famiglie e del “momento drammatico dei tanti cittadini che vengono qui a chiedere lavoro”, ma allo stesso tempo ha chiesto di accontentarsi del primo segnale, cioè della leggera diminuzione delle tariffe 2015 rispetto a quelle del  2014, sottolineando come la spesa pro-capite per ogni cittadino sia di poco superiore ai 100 euro. Alla fine, come detto, il bilancio verrà approvato con i soli voti contrari di Civitanova, Cingoli e Matelica, mentre delle tariffe per il 2015 si discuterà tra dieci giorni.

Un'assemblea del Cosmari

Un’assemblea del Cosmari

L’assemblea dei soci del Cosmari, con voto unanime, aveva invece dato via libera ai diversi passaggi che porteranno alla trasformazione societaria del consorzio che, entro breve, diventerà una srl. Le modifiche, già previste lo scorso anno, si sono rese necessarie affinché la nuova società possa ottenere dall’Ata l’affidamento in-house del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti per l’intera Provincia di Macerata. Tra i diversi passaggi preliminari necessari a questo scopo, il consorzio aveva acquisito Smea dopo una lunga trattativa, non certo priva di tensioni, con il comune di Macerata mentre, come previsto dalla legge, era stata nel frattempo costituita l’Ata, l’ente governato dagli stessi sindaci e dal presidente della Provincia, che ha affidato al consorzio il servizio per i prossimi 15 anni. Rispetto al passato assetto, oltre alla trasformazione in srl del consorzio, l’assemblea dei sindaci ha dato semaforo verde anche all’incorporazione nel Cosmari di Sintegra, la società oggi controllata dal consorzio e che si occupa di igiene urbana. La decisione è scaturita dall’intenzione del Governo, con il piano Cottarelli, di ridurre da circa 8000 a 1000 le società partecipate. Le due gestioni, quella della raccolta e smaltimento dei rifiuti e quella dell’igiene urbana, rimarranno però in qualche modo separate, così da tenere sotto controllo i conti delle due diverse attività.

L'ingresso del Cosmari

L’ingresso del Cosmari

L’assemblea, contestualmente, ha approvato anche lo statuto del nuovo Cosmari, l’atto che rimodula i diversi poteri assegnati all’assemblea, al presidente, al consiglio di amministrazione e al direttore generale. Parere favorevole dei sindaci anche al regolamento sulle modalità di esercizio del così detto controllo analogo, il documento attraverso il quale vengono stabiliti gli strumenti con cui le singole amministrazioni comunali potranno esercitare il controllo sull’operato della nuova società. Tra le novità, rispetto ad una bozza già approvata nei mesi scorsi, la possibilità per i soci di intervenire nelle delibere discusse in Cda prima della loro approvazione e di inserire punti all’ordine del giorno. Sarà adeso una successiva assemblea straordinaria del Cosmari, dopo l’approvazione dei singoli consigli comunali, a ratificare tutti gli indirizzi approvati dall’assemblea. Secondo Daniele Sparvoli le quattro deliberazioni potrebbero essere definitivamente ratificate il 15 dicembre, salvo il ritardo nell’approvazioni da parte di qualche consiglio comunale.

BILANCIO 2014Il bilancio preventivo 2014, oltre che per la nuova gestione in-house affidata al Cosmari dall’Ata, si contraddistingue per un sostanziale pareggio. Sparvoli, durante l’illustrazione del documento, ha ricordato tra l’altro l’avvio della discarica di Fosso Mabiglia e l’acquisizione di Smea definita “un’importante spesa una tantum”, ma anche la difficile posizione finanziaria dovuta ai debiti contratti sia per gli investimenti che per i costi dovuti al conferimento dei rifiuti fuori provincia prima dell’apertura della discarica di Cingoli. Cosmari si è dato dunque l’obiettivo di erodere progressivamente il debito sia attraverso l’individuazione di nuove risorse che non provengano dai costi dei servizi pagati dai cittadini e dai comuni, sia con l’accensione di mutui finora negati dalle banche per via della congiuntura negativa che ha vissuto il sistema bancario. Gli oneri finanziari, per il 2014, hanno impattato infatti sui conti per oltre 600 mila euro. L’abbattimento del debito è dunque per Sparvoli l’obiettivo principale per il futuro, un obiettivo che non consentirà, a parere del presidente, la riduzione immediata delle tariffe che si sarebbero potuta avere dal contenimento dei costi di conferimento dei rifiuti. Sempre guardando ai prossimi anni, secondo Sparvoli, ci sarà l’introduzione in tutta la provincia del micro-chip, così da arrivare “per primi in Italia alla tariffazione puntuale”, uno strumento attualmente in via di sperimentazione in alcuni comuni e che consentirebbe risparmi per i cittadini virtuosi ma anche la diminuzione della percentuale di indifferenziata.

 

 

 

 

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