Alla casa di riposo di Recanati 17 pazienti sono positivi al Coronavirus. Oltre a loro si aggiungono due operatori che lavorano nella struttura. Dopo la Rsa (finora ci sono stati 8 morti più un caso sospetto) ora c’è un altro focolaio. Questa volta è scoppiato nella casa di riposo che ospita 64 persone. Secondo i tamponi che sono stati effettuati, 17 delle persone ospitate all’Ircer sono risultate positive al Coronavirus. Una città, quella di Recanati, che è stata particolarmente colpita dalla pandemia del Covid con 15 persone che sono morte a causa del Coronavirus, di queste 8 erano ospiti della Rsa. L’ultima vittima è un 46enne, si tratta di uno straniero che da tempo viveva a Recanati. Era ricoverato all’ospedale di Torrette, ad Ancona, e aveva patologie pregresse. «È una di quelle sere in cui si vorrebbe non dover dare notizie. Abbiamo appreso da una comunicazione del Gores che un nostro concittadino di soli 46 anni ha perso oggi la vita. Ci stringiamo attorno ai familiari e alle diverse famiglie della nostra città in lutto – scrive il sindaco Antonio Bravi su Facebook –. Purtroppo anche dalla nostra casa di riposo abbiamo avuto l’informazione dell’esito dei tamponi effettuati, dalla quale risultano 19 positivi di cui 2 tra gli operatori. Nonostante i provvedimenti presi, il contagio è riuscito a farsi strada nella struttura. È anche la dimostrazione che l’emergenza non è affatto passata e dobbiamo continuare ad attuare al massimo possibile le misure di distanziamento sociale in vigore. La speranza viene sostenuta dalle iniziative di solidarietà e dai tanti volontari e volontarie che in questi giorni sono energia vitale per tutti noi, oltre che da quanti sono al lavoro per garantire la nostra salute e il nostro benessere, sebbene nelle restrizioni». I tamponi erano stati eseguiti sabato e lunedì. La direzione dell’Ircer Assunta, ieri, «appresa la completa mappatura sanitaria, ha prontamente messo in atto nuove misure di contenimento dell’infezione e di gestione dei casi risultati positivi Covid 19, nel rispetto dei protocolli sanitari previsti – scrive il presidente, Giacomo Camilletti –. La Fondazione Ircer in ogni caso assicura che, nonostante le criticità, sta gestendo con i massimi sforzi e continua a mettere in campo risorse al fine di gestire nel miglior modo possibile tale emergenza sanitaria. La Fondazione si è già attivata per potenziare l’attuale forza lavoro in ambito sanitario ed ha fatto pertanto richiesta all’Asur Marche di poter attingere nella lista del personale infermieristico. L’Asur Marche, ha prontamente recepito la richiesta attivandosi anche attraverso l’interessamento del direttore del Distretto Sanitario di Civitanova». Per trovare nuovi infermieri la Fondazione ha contattato anche gli ordini professionali e la Protezione civile. Sul sito istituzionale Ircer si c’è un bando di manifestazione di interesse per l’assunzione di personale infermieristico».
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