L’area container di Tolentino con il nuovo divieto di accesso (foto Emidio di Treviri)
di Federica Nardi
«Per quanto sia importante l’autonomia del sindaco come autorità sanitaria, non può collidere con il diritto dell’Asur di fare un’ispezione. Bisognerebbe capire il reale motivo per cui hanno impedito agli ispettori di entrare». A chiedere chiarezza è Gian Mario Mercorelli, candidato in Regione con il Movimento 5 stelle che però in questa occasione precisa di voler intervenire puramente come consigliere comunale di Tolentino. La vicenda: venerdì gli ispettori Asur si sono presentati nell’area container di Tolentino, dove alloggiano sia sfollati del sisma del 2016 che assistiti dai Servizi sociali del Comune, per un controllo legato all’emergenza coronavirus. Agli ispettori però, come ha confermato lo stesso sindaco Giuseppe Pezzanesi, è stato impedito di entrare.
«Quello che dice il sindaco, cioè che gli ispettori mancassero di documentazione, prima di tutto va dimostrato e poi bisogna capire se quelli che si avvicinano all’area container del Comune lo facciano con un tampone “fresco di giornata” – dice Mercorelli -. La difesa di Pezzanesi non sta in piedi. Il fatto che l’amministrazione si sia caratterizzata in questi anni per voler tenere le cose all’oscuro non gioca a suo favore, quindi faccia poco lo sbruffone con il discorso della tutela e della trasparenza. È chiaro che per quanto sia importante l’autonomia del sindaco non può collidere con il diritto dell’Asur di fare un’ispezione. Bisognerebbe capire il reale motivo per cui si sarebbe impedito agli ispettori di entrare».
Gian Mario Mercorelli
Mercorelli commenta anche le parole, sull’argomento, del governatore delle Marche Luca Ceriscioli: «Nei container non ci sono il doppio delle persone che dovrebbero esserci, altrimenti ce ne sarebbero 800. È vero però che ci sono persone che stanno lì come ospiti dei Servizi sociali di Tolentino, che andrebbero ospitati a spese del Comune e non con i fondi del terremoto. Che Ceriscioli faccia finta di non saperne niente è una conferma della sua ignavia. Prima fa fluire a Tolentino decine e decine di milioni di euro, anche con l’assessore Angelo Sciapichetti che ogni due per tre era all’area container. E adesso casca dal pero». Il consigliere chiede di «conoscere il piano operativo per la sanificazione dei container: chi se ne occupa, con che frequenza? La somma dei fattori è questa: ci sono persone messe lì dentro senza titolo diretto a starci. Ci sono una quantità di persone che vengono pagate di conseguenza per occuparsene, le condizioni igienico sanitarie sono quelle di un luogo con i bagni in comune, utilizzati continuamente come se fossero appunto dei bagni di casa. E a fronte di tutta questa situazione potenzialmente esplosiva arrivano gli ispettori dell’Asur e invece di farli entrare e togliere ogni dubbio, vengono lasciati fuori con tanto di litigata all’ingresso dei container».
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