L’assessore regionale Angelo Sciapichetti e il sindaco Fabrizio Ciarapica durante un sopralluogo alla Fiera
di Luca Patrassi
Avanza la raccolta di fondi curata dal Cisom, il corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, finalizzata alla realizzazione dei posti letto (si parte da novanta con possibilità di estensione a cento) di terapia intensiva per pazienti Covid 19 nei locali della fiera. Locali per adattare i quali nei giorni scorsi si era mossa sul campo civitanovese Patrizia Astolfi, la referente tecnica del team di Guido Bertolaso. Progetto esecutivo pronto, ieri la Regione ha firmato il necessario atto amministrativo, un’altra delibera è stata adottata anche dalla giunta comunale civitanovese guidata da Fabrizio Ciarapica per la concessione in comodato gratuito della fiera.
Piantine tecniche pronte, atti pronti, squadre in arrivo nella cittadina adriatica: possibile che lunedì prossimo si riesca a partire dopo aver coordinato imprese, tecnici e fornitori. Se non si placa l’ira di chi non voleva l’intervento, non voleva Civitanova, non voleva l’Ordine di Malta magari preferendo in alcuni casi altri cavalieri che non legano molto tra loro, di sicuro c’è un altro versante più propositivo che non si placa ed è quello della donazioni. Il Cisom, appunto nel respingere al mittente le critiche legate alla scelta della fondazione, sta inviando al presidente della Regione un report quotidiano con l’analitica delle donazioni che stanno affluendo al netto delle disponibilità date da chi ha offerto macchinari.
L’assessore regionale alla protezione civile Angelo Sciapichetti sottolinea la grande risposta solidale che sta arrivando da centinaia di marchigiani ed è un concetto che evidenzia il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica: «Si conferma il grande cuore dei marchigiani e dei civitanovesi in particolare. In tanti hanno deciso di contribuire nei limiti delle proprie possibilità, importante è il gesto perché dimostra che i cittadini indicano con i fatti quale strada vogliano seguire. C’è chi contribuisce con 50 euro, con cento e chi, potendo farlo, si muove su cifre importanti. Oggi mi ha chiamato un’importante imprenditrice chiedendo cosa dovesse fare per versare centomila euro». Come diceva qualcuno a Pesaro #no panico, avanti sulla strada della solidarietà cercando le lasciare le polemiche per tempi più opportuni e migliori dal punto di vista dell’emergenza sanitaria.
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