di Matteo Zallocco
Obiettivo candidato sindaco entro il 16 febbraio, data delle primarie del centrosinistra. E’ quanto emerge dalla riunione di ieri sera del tavolo cittadino del centrodestra. Stop ad auto-candidature o nomi proposti dall’esterno, l’indicazione è di proporre un esponente del percorso congiunto avviato un anno fa. Con Maurizio Mosca che ha detto da tempo di non essere disponibile e Riccardo Sacchi che pure si è defilato dalla corsa, tutte le strade porterebbero al consigliere della Lega Andrea Marchiori. Unica alternativa all’interno del tavolo sarebbe Francesca D’Alessandro di Fratelli d’Italia. Ma con Giorgia Meloni che non ha la minima intenzione di rinunciare alla candidatura a Governatore di Francesco Acquaroli, Macerata sarebbe della Lega. Si definirà tutto tra qualche giorno al tavolo nazionale.
Intanto il senatore Paolo Arrigoni stoppa le voci: «Pensare che il sottoscritto cali dall’alto sul tavolo del centrodestra nomi esterni dopo mesi di un percorso condiviso è fuorviante e di pura fantasia. La Lega, compatta, è consapevole di avere un ruolo di grande responsabilità e lo eserciterà fino in fondo. Macerata la vogliamo concretamente liberare e rilanciare insieme a chi, concretamente, lo vuol fare». Arrigoni non lo dice esplicitamente, ma l’unico candidato possibile in casa Lega è Andrea Marchiori: «Il tentativo di attribuirmi potere di vita e di morte sul futuro politico di Macerata è maldestro e risibile – aggiunge il coordinatore Lega Marche – Lo sanno tutti che sono un cultore del confronto e della sussidiarietà. La Lega ha contribuito a costituire il tavolo di centro-destra e vi partecipa con lealtà rispettando le posizioni di ciascuno».
Un messaggio che sembra essere indirizzato a chi ha cercato di rilanciare il nome di Raffaele Delle Fave, assessore ai tempi della Giunta di centrosinistra guidata da Giorgio Meschini. Lui ci crede e continua a farsi avanti con diversi esponenti del centrodestra rivendicando anche contatti diretti con Salvini. Il curriculum da “candidato perfetto” fatto circolare ieri sui social nelle ore precedenti al tavolo per promuovere la candidatura di Delle Fave si sarebbe rivelato come un ultimo tentativo per lanciare l’outsider da parte di due forze politiche del centrodestra che non gradirebbero la candidatura di Marchiori. Ieri sera non c’era Deborah Pantana che Delle Fave appoggiò alle elezioni del 2015. C’erano invece i coordinatori provinciali della Lega (Simone Merlini), di Fratelli d’Italia (Massimo Belvederesi) e Forza Italia (Riccardo Sacchi, che è anche componente del tavolo).
IL CORTEGGIATISSIMO Maurizio Mosca ha rifiutato la candidatura al sindaco, fa il regista della coalizione
E’ stata concessa autonomia al tavolo cittadino, guidato dal regista Maurizio Mosca. Che accoglie con favore le parole di oggi di Arrigoni: «Trovo le sue dichiarazioni molto incoraggianti – dice Mosca – Dobbiamo stringere i tempi e chiudere il cerchio. Io lavorerò sodo in campagna elettorale per far vincere il nostro candidato sindaco. Perché non ho voluto farlo io? Per andare agli internazionali di tennis al Foro Italico e al Roland Garros con mio nipote. Ripeto quello che ho già detto qualche mese fa su Cronache Maceratesi: alla mia età voglio godermi la famiglia e fare il nonno».
Oltre ad Arrigoni nella nota del Carroccio è intervenuto anche il coordinatore provinciale Simone Merlini: «Se la Lega a Macerata è percepita molto forte è perché non si nasconde dietro al politichese, piuttosto si mette in gioco nel voler dare risposte concrete e di buonsenso ai cittadini che chiedono il ritorno della buona politica – dice Merlini – Rispetto all’anno precedente nel 2019 abbiamo più che raddoppiato gli iscritti facendo tesoro del grande consenso elettorale (36,4% in città, 41% nella provincia e 38% in regione) che ha dato il via ad un risveglio di partecipazione. È per questo che vogliamo puntare su quello che sappiamo fare meglio: squadra, coerenza, idee. Per la Lega lavorare con e per il territorio non è solo uno slogan, ma un dovere: nel Maceratese ci sono donne e uomini con ruoli e responsabilità di partito e oltre 40 amministratori negli enti locali a dimostrarlo».
Intanto la nota ufficiale del tavolo cittadino ribadisce l’unità del centrodestra (in attesa della prova del nove sul candidato sindaco) e tra i firmatari mancano all’appello le liste annunciate da Deborah Pantana. Di seguito il documento sottoscritto da Lega, FdI, Fi, Cdu, Cittá Viva e Comitato Menghi: «Si è svolta ieri la riunione delle forze del centro destra di Macerata in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. La presenza dei responsabili comunali e provinciali di tutti i partiti e delle liste civiche ha sottolineato che le forze del centro destra sono unite nei fatti e nell’impegno concreto e soprattutto pronte ad interpretare la volontà di risveglio della città . Hanno in tal senso unanimemente stabilito che la specificità di Macerata e l’importanza di ridare voce ad una città capoluogo piegata su se stessa ed in grave difficoltà dopo decenni di mal governo del Pd e del centro sinistra significa che i tempi delle scelte non sono e non saranno condizionati da niente altro che dal bene della città senza nessuna preclusione. Sul punto le forze politiche e le civiche del centro destra hanno concordato che la prossima settimana saranno confrontati i punti programmatici e le proposte di squadra che verranno da tutti, con l’impegno di raggiungere la sintesi più seria e forte per il bene di Macerata».
In quattro c'è scappa na bricolata
Ferramondo ogni volta che lei commenta diventa necessario invitarla a comprare un libro di grammatica
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Prime crepe nel centro destra? Siamo alle solite, troppi galli a cantare non si fa mai giorno? Un candidato sindaco debole?
Vedo troppe incertezze per vincere. Un punto sul programma per un centro studi storico internazionale su Carlo Magno e Aquisgrana nella valle del Chienti aiuterebbe al consenso dei cittadini.
Arrigoni perché non va a casa? Ancora non ha capito l’andazzo e che lui non potrà scegliere né esterni e né interni. Gli è già stato cantato. Venuto perché pensava che senza di lui non si sarebbe riuscito a Macerata a cavare un ragno dal buco senza la sua esperienza e grande abilità riconosciuta da chi non so ma penso che anche lui avrà un promotore, un inventore, un mentore o comunque un tutor che lo segue attento che non deragli. Salvini pare che sia stato formato da Savoini , quello del rublolega, l’ho sentito ieri da Crozza. Poi la Dichiarazione che il premio World_Mayor sia stato dato alla sindaca di Ancona perché votata da 140 anconetani su un totale di circa 160 o giù di lì la dice lunga sulla sua affidabilità, qualunque sia la sua prospettiva e sul premio che sull’influenza maceratese nella scelta del candidato dopo che da mesi scrocca, presumo, ciauscolo e tagliatelle alla papera.Ma dategli l’espulsione come soggetto insopportabile.
Quella dell’avvocato Delle Fave è solo una provocazione. Credo che il centrodestra e coloro che vogliono cambiare abbiano gli uomini capaci di cambiare verso una politica più adatta alla città di quella fatta fino ad oggi dal PD, il Partito Perdente. Che non ha più lavoratori, ma Sardine senza cervello. A meno che queste non lo ritrovino per misurarsi con i problemi di Macerata.
L’articolo riguardante Raffaele Delle Fave come possibile candidato non era una provocazione, ma un chiaro tentativo, facilmente riconducibile a qualcuno del tavolo che non gradisce Andrea Marchiori, di imporre al centrodestra la candidatura del buon “Nino” Delle Fave. Un tentativo condotto in maniera così goffa e maldestra che ha letteralmente bruciato questo nominativo.
Da quello che si può vedere dall’esterno, il candidato sindaco ideale può essere Maurizio Mosca, conosciuto, stimato ed apprezzato dai maceratesi ed il quale, anche se ha scelto di fare solo il regista, dovrebbe essere indicato per “acclamazione” da tutta la coalizione.
Caro Giuseppe, nessuno mette in dubbio il valore dell’avvocato Delle Fave, ma proporlo “a freddo” lo ha bruciato. C’è di più: se fosse passato, avrebbe significato che nel centrodestra non ci sono elementi capaci nel ruolo di sindaco e di assessori. Io credo invece che gli elementi ci siano. Andrea Marchiori non è stato tirato fuori dal cilindro. Credo che tutta la squadra del centrodestra abbia parecchia esperienza amministrativa. Alcuni sono parecchio esperti. L’importante è avere una onesta e costruttiva politica, senza fughe in avanti e sgambetti. Macerata, come le Marche, come l’Italia ha bisogno di gente seria, non di apprendisti stregoni.
Da far invidia a Pirandello, quello de “Uno nessuno e centomila”.Se debbo esprimere, per ora, una impressione politica,direi che si tratta di un romanzo “grottesco” o “eroicomico” e , perché della “Batracomiomachia”, ovvero la “battaglia tra rane e topi dell’intramontabile Giacomo ( Leopardi). Non mi intendo di calcio, ma dico che non vedo in giro Maradona, pur non essendo un tifoso… fiduriamoci chi lo è…Ma forse, non è così. Questo che può apparire un romanzo “incompiuto”, può riservare sorprese, del genere peggiore,però, quello del “delitto perfetto”.
Si perdonino gli errori di trascrizione, tesa e “nevrile”