«Luciano Pantanetti, l’altro candidato sindaco del centrosinistra, dice che sono “scatolata all’interno di un demone che si chiama cultura”. Secondo lui “non si può governare pensando solo alla cultura!”
Manca solo “con la cultura non si mangia” e c’è tutto il pensiero di chi crede che la cultura sia solo un settore di spesa da tagliare. Luciano amico mio, come sempre tu sei più bravo di me a parlare per slogan, io ho sempre bisogno di ragionare. Però i risultati non mancano».
La vicesindaca Stefania Monteverde oggi ha risposto attraverso il su profilo Facebook, elencando una serie di risultati raggiunti dal suo assessorato, a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio comunale durante l’incontro di martedì sera (leggi l’articolo). Alla domanda “perché votare lei e non gli altri?” Pantanetti aveva risposto: «Perché abbiamo sensibilità completamente diverse. Stefania Monteverde è inscatolata in un demone che si chiama “cultura” e con lei parlate solo di quello. Narciso Ricotta è un democristiano e io no. Penso che il sindaco debba rispondere a tutte le esigenze».
Dopo il post dell’assessore alla cultura, questa sera Pantanetti ha voluto precisare, sempre attraverso Facebook: «ci tengo a sottolineare che si tratta di due frasi inevitabilmente estrapolate da un contesto ben più ampio: quanto a Narciso, facevo semplicemente riferimento ad un dato di fatto, alla sua estrazione politica, diversa dalla mia; di Stefania, invece, enfatizzavo un po’ la smisurata passione per il mondo della cultura, senza mettere in discussione i risultati raggiunti, che sono sotto gli occhi di tutti. Insomma, si trattava di due battute che di fatto – ci tengo a sottolinearlo – nulla tolgono al rispetto e alla stima indiscussa che nutro nei confronti degli altri candidati alle primarie del centrosinistra». Precisazioni gradite a Stefania Monteverde che ha risposto: «Grazie Luciano! Sono utili per un confronto sui temi importanti per costruire il progetto di città».
Intanto oggi Cronache Maceratesi ha lanciato per otto ore un sondaggio sui quattro candidati alle primarie. Sondaggio che ovviamente non ha nessun valore statistico, ma è solo un modo per vedere l’aria che tira tra i nostri lettori. Ecco i risultati – ovviamente influenzati anche dalle “truppe cammellate” – su 1158 voti:
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Prescindo dal caso specifico per un’osservazione di carattere generale : le primarie sono utili se ed in quanto vengono utilizzate per un confronto tra i candidati sui progetti che intenderebbero sviluppare in caso di vittoria e non per mettere in risalto i limiti dell’altro perchè in tal caso diventa una mattanza.Oggi al politico,per l’eccezionalità della situazione che viviamo,si chiede uno sforzo del tutto inconsueto ,pieno di accorgimenti,lontano da vecchi schemi,culturalmente molto innovativo,idoneo a risollevare l’apprezzamento per la politica da parte della collettività.