di Alessandra Pierini
«Un capoluogo di provincia non può avere un ingresso in città bloccato da un passaggio a livello. Ci vuole coraggio, noi ci impegneremo a eliminarlo. Anche per ricollegare le frazioni». E’ l’obiettivo dichiarato da David Miliozzi, candidato alle primarie del centrosinistra col sostegno della lista Macerata Insieme e appoggiato anche dal consigliere regionale dei Verdi Sandro Bisonni, al suo fianco questa mattina. Ad agosto Regione e Rete Ferroviaria Italiana hanno approvato il programma di soppressione dei passaggi a livello esistenti nelle Marche. Ora si giocherà la partita delle priorità e dopo decenni che si parla di disagi legati a quello in via Roma, Miliozzi promette che riuscirà a portare a casa il risultato. Il luogo scelto per la conferenza che affronta la “a” del suo programma cioè ‘accessibilità (seguiranno “b” come benessere e “c” come crescita) è proprio a ridosso dei binari che attraversano via Roma.
«I lavori dureranno un anno e potranno anche portare disagi ma non si può più aspettare, è una enorme barriera architettonica e il nostro impegno è deciso» continua Miliozzi. Poi, sottolineando che si muove in bici elettrica, volge lo sguardo al futuro: «Eliminato il passaggio a livello, che non è un’alternativa alla Mattei-Pieve, si passerà a parlare di metropolitana di superficie per la quale già esistono quattro fermate (a Piediripa, stazione centrale,Fontescodella e Sforzacosta. Si aggiungerà da marzo la quinta in prossimità del polo Bertelli e per questa ringrazio l’Università, la Regione e le Ferrovie».
Dell’eliminazione del passaggio a livello si parlerà anche in Consiglio regionale, forse entro la fine della legislatura, con una mozione presentata da Sandro Bisonni: «Qualche anno fa la linea Albacina Civitanova era destinata alla chiusura, ora invece c’è la volontà delle ferrovie di investire con nuove fermate ed elettrificazione. Sono opere che richiedono tempo e Ferrovie ha chiesto di indicare le priorità. Noi indichiamo Macerata al primo posto, poi Civitanova, San Severino e Matelica». Poi Bisonni motiva la scelta di appoggiare Miliozzi alle primarie: «E’ una persona sensibile ai temi a noi cari e rappresenta la vera discontinuità». Il candidato ha ringraziato con un appello: «Svegliamoci tutti perché le scelte le fanno i cittadini consapevoli».
(foto Fabio Falcioni)
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Contrariamente a quanto afferma David Miliozzi, secondo me i lavori per l'eliminazione del passaggio a livello avrebbero potuto costituire un'alternativa alla realizzazione della bretella Mattei-Pieve, il cui impatto ambientale credo sia tutt'altro che irrilevante, così come l'onere economico da sostenere. Ma siccome è stata preferita la bretella (guarda caso...), il passaggio a livello non sarà più un problema per i pochissimi automobilisti che ci transiteranno sopra.
Cosa vuol dire che si parlerà delle fermate "della linea metropolitana" se già esistono? Poi quale il senso di dire "fermata di via don bosco" al posto di Stazione centrale di macerata? Sembra che il tipetto voglia costruire una nuova linea da zero ahahaha
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Vista la posizione del passaggio a livello, credo che un sottopassaggio sia decisamente un’opera tutt’altro che gradevole da vedersi, anche la strada che da lì arriva a Sforzacosta non è adeguata per un traffico scorrevole, molto più funzionale, a mio parere, una strada che collegi appunto via Mattei con La Pieve!
Caro Miliozzi sul passaggio a livello di Collevario – Via Roma ci sono mie antiche richieste votate in consiglio comunale dal 1982 ripetute più volte, le ferrovie hanno sempre soprasseduto. Poi con la costruzione della strada Via Enrico Mattei – la Pieve, il passaggio a Livello avrà il sottopasso solo perché i mezzi pesanti – eccezionali transiteranno sulla nuova strada e il traffico normale sul sottopasso. Il problema è solo tecnico essendo il passaggio a livello sotto curva con l’impossibilità di espropri solo per queste ragioni non si è fatto in tutti questi anni. Sai benissimo che sulla via Mattei La Pieve la prima richiesta votata in consiglio anni fa è dell’UDC Tacconi Ivano, Picchio Giovanni e Andrea Beccacece, come per il nuovo Ospedale la prima richiesta è sempre dell’UDC Tacconi – Foglia.
Hanno scoperto l’acqua calda?? E’ una vita che si protesta per quel passaggio a livello, una vergogna per Macerata, un ostacolo che chiude una delle principale arterie in entrata e uscita, che provoca tamponamenti e file interminabili e ora scopriamo che basterebbe una mozione per farlo togliere?? Mah, certo che per qualche voto si fa di tutto. La soppressione non esiste neppure nel programma dell FS e della regione emanato ad Agosto, ed in più sono in programma l’aumento delle corse per favorire l’università……Solite promesse elettorali??
Buongiorno a tutti! Il superamento della barriera del passaggio a livello di Collevario è una priorità in un capoluogo di provincia che vede la sua entrata principale, quella da ovest e dall’entroterra, bloccata più volte quotidianamente. Oltretutto lungo la stessa strada sono appena state costruite due nuove scuole e sembra che sarà costruito l’Ospedale di primo livello.
Per l’eliminazione dei passaggi a livello della Civitanova-Albacina sono stati stanziati più di 100 milioni di euro dalle Ferrovie dello stato, anche per questioni di sicurezza: oltre ad essere Barriere architettoniche, i passaggi a livello comportano molti pericoli per i cittadini.
Veniamo alla Mattei La Pieve, raccontata come alternativa al sottopassaggio. Non è così: non sono due progetti alternativi per la città, soprattutto da quando sono stati stanziati i cospicui e appositi fondi riportati nelle Mozione depositata in Consiglio regionale dal consigliere Bisonni che pone come priorità la risoluzione del problema del passaggio a livello di Collevario. Si parla della Mattei La Pieve da tempi immemori e ancora oggi nessuno sa quando verrà fatta. Non possiamo aspettare ancora e farci scappare un’opportunità politica così importante per il nostro territorio. E’ inaccettabile che l’accessibilità di un capoluogo di provincia, una delle principali entrate in città, sia bloccata da un passaggio a livello.
Per quanto riguarda la Metropolitana di superficie, da Marzo grazie all’impegno dell’Università, della Regione e delle Ferrovie sarà inaugurata la nuova fermata del Polo Bertelli, alle Vergini. Un risultato straordinario. Parlare di Accessibilità e Mobilità a Macerata non può prescindere da un investimento strutturato e un lavoro strategico sul progetto della metropolitana di superficie. Siamo l’unica città sulla tratta Civitanova-Albacina ad avere 5 fermate: 1)Corridonia/Mogliano (Piediripa) 2)Polo Bertelli 3)Stazione centrale 4) Fontescodella/Scuole 5) Urbisaglia/Sforzacosta
E’ arrivato il momento di ragionare su un progetto che abbia come obiettivo l’integrazione dei servizi del trasporto pubblico su rotaia con quello su gomma. Ad oggi abbiamo la stazione centrale in Viale Don Bosco, il terminal dei pullman extraurbani in Piazza Pizzarello e il terminal dei bus urbani ai Giardini Diaz. Una vera e propria disintegrazione dei servizi! Scusate la lungaggine! Per qualsiasi informazione più approfondita sul nostro programma vi invito a visitare il sito https://maceratainsieme.it/ aperto al contributo di tutti i cittadini
Il passaggio a livello va visto in un contesto di viabilità moderna, purtroppo la città è “strozzata” da questo ostacolo e ormai non si può più fare a meno di realizzare un intervento decisivo.
Strano che Bisonni abbia perorato la causa visto che lui è contrario alla spesa “inutile” di milioni per risparmiare qualche minuto di tempo…a buon intenditor…
Detto questo ben vengano le opere sulle infrastrutture.
Sig. Orlandani la ringrazio della sua osservazione perché mi dà la possibilità di chiarire per l’ennesima volta la mia posizione che è stata da molti strumentalizzata a fini politici. Le dico subito che non sono contrario in generale alle infrastrutture, al contrario, e nel caso specifico non sono contrario al raddoppio della Tolentino San Severino ma sono contrario agli sprechi se esistono soluzione alternative più valide e meno dispendiose dal punto di vista economico e ambientale.
La quadrilatero infatti inizialmente aveva previsto un tracciato diverso dal costo di circa 78 milioni di euro, che aveva anche il vantaggio di essere funzionale oltre che per San Severino Marche anche per altri paesi come ad esempio Treia.
Una variante a questo iniziale tracciato portava addirittura la spesa a soli (si far per dire) 40 milioni. Opere quindi meno costose e più funzionali. A queste opere da anni pianificate, invece è stata stranamente preferita un opera di circa 7 Km dal costo di quasi 100 milioni di euro, vale a dire quasi 14 milioni a Km; più della TAV tedesca (13 milioni/Km) e come quella spagnola (14 milioni/Km).
Un costo onerosissimo, per una strada come questa, che non giustifica, a mio avviso, la scelta di questa soluzione nemmeno dal punto di vista economico. Ricordiamoci infatti che sono soldi pubblici, ossia di tutti noi.
Per non parlare degli impatti ambientali, difatti la soluzione scelta prevede la realizzazione di un tunnel sotto il quartiere Buozzi che passerà sotto le fondazioni delle abitazioni in una collina notoriamente franosa e piena d’acqua (quella delle Terme di Santa Lucia).
Questo significa che in fase di realizzazione potrebbero presentarsi problematiche tecniche importati che causerebbero un inevitabile rallentamento dei lavori elevando il rischio che l’opera diventi (Dio non voglia) l’ennesima incompiuta.
Ora ogni buon amministratore, come ogni padre di famiglia, dovrebbe chiedersi quale delle soluzioni possibili sia la meno problematica, la più fattibile e non ultimo la più economica.
Infine non dimentichiamoci che se da una parte è vero che questi sono fondi dedicati alle infrastrutture, è anche storicamente accertato e statisticamente improbabile che per uno stesso territorio arrivino consistenti investimenti; questo significa che difficilmente chi ha puntato su un’opera così costosa riuscirà, per lo stesso territorio, ad ottenere fondi per le altre grandi priorità della città, prima fra tutte l’ospedale.
In buona sostanza sono state operate delle scelte, per San Severino si è scelto di raddoppiare una strada esistente al costo di 100 milioni di euro.
Tornando invece all’argomento oggetto dell’articolo, è più che evidente che tutti gli investimenti che servono a rendere più funzionale, comodo e veloce l’utilizzo del treno sono i ben venuti, dobbiamo spostare la mobilità dalla gomma al ferro, rendendo la linea Albacina-Civitanova, veloce, comoda ed ecologica, al tempo stesso eliminare le cause di confitto con la mobilità su gomma agevolando l’accessibilità alla città che è pesantemente penalizzata da quel collo di bottiglia rappresentato oggi dal passaggio a livello. La mozione che ho presentato in Regione, se sarà approvata, farà si che FS elimini per primi proprio quei passaggi a livello individuati (Macerata, Civitanova 1 e Civitanova 2, San Severino, Castelraimondo e Matelica).
Spero che le proposte non siano cervellotiche, inutili e pompa soldi come per la strada di scorrimento nord che doveva passare sotto le Fosse per collegare la vallata del Potenza con quella del Chienti. Si spesero milioni a vuoto. Poi dopo 15 anni si fece la soluzione proposta dai Verdi di collegare la vallata del Potenza con quella del Chienti facendo un tunnel sotto il monumento. Purtroppo non si continuò con la Mattei-Pieve. Certo la soluzione sembra problematica, ma è necessario tentare. Informate bene i cittadini.
Grazie, sempre puntuale caro sig. BISONNI, peccato che avete apostrofato l’opera come quella che fa risparmiare solo tre minuti….la faccia tutti i giorni poi ne parliamo…
I manifesti affissi in giro per San Severino li ho letti, tre stavano vicino casa mia, i soldi per quei manifesti li potevamo dare ai bisognosi.
Senza dubbio sarà un’opera ingegnosa, non lo metto in dubbio, se è stata approvata praticamente da tutti un motivo ci sarà…