I QUATTRO CANDIDATI oggi si sono presentati insieme sotto la Loggia dei Mercanti. Da sinistra David Miliozzi, Luciano Pantanetti, Stefania Monteverde e Narciso Ricotta
di Matteo Zallocco
La sciabola resta nel fodero, i quattro moschettieri usano il fioretto. Prosegue all’insegna della sportività la sfida tra i candidati alle primarie del centrosinistra. Stefania Monteverde rivendica l’importanza dell’unica candidatura femminile e il primato della cultura, David Miliozzi si pone come novità e alternativa perché gli altri hanno già ricoperto ruoli di governo, Luciano Pantanetti ripropone il concetto di amministrazione amica e Narciso Ricotta gongola puntando il dito sull’avversario finale: il centrodestra. Un brindisi “alle primarie” oggi durante la presentazione dei quattro candidati sotto la Loggia dei Mercanti.
Introduzione affidata a Stefano Di Pietro, segretario cittadino del Pd, che ha sottolineato «l’unicità del metodo democratico. Da noi sono i maceratesi a scegliere il candidato sindaco, il centrodestra invece non riesce a tirar fuori il coniglio dal cilindro perché il loro primo partito (la Lega) è guidato da un podestà che viene da fuori regione (il senatore Paolo Arrigoni, ndr)». Si voterà domenica 16 febbraio dalle 8 alle 22 in sei seggi: via Costa (centro storico); via Verdi; via Spalato (sede comunale del Pd); borgo Peranzoni (Villa Potenza, ex scuola elementare); via Peranda (Sforzacosta, sede comitato quartiere); via Volturno (Piediripa, sede del Pd provinciale).
Narciso Ricotta, candidato unitario dei dem, si riallaccia subito a Di Pietro: «Il centrodestra è bloccato da Roma, stiamo assistendo a una spartizione del territorio tra Lega e FdI. Passano sopra la testa dei maceratesi e di quella poca classe dirigente che ancora hanno». L’assessore indica il vero obiettivo di queste primarie: «A vincere sarà il numero dei partecipanti». L’avversario da battere è il risultato delle consultazioni del centrosinistra nel 2015 e nel 2010. Ma a differenza di cinque anni fa, quando lo scontro interno al Pd tra Carancini e Mandrelli fu all’ultimo sangue perché in quella sfida si decideva il sindaco di Macerata, oggi la vera partita si giocherà in primavera. Contro il centrodestra che prima o poi sceglierà un candidato sindaco. Meglio dunque restare il più possibile coesi e non lasciare il fianco scoperto agli avversari.
La proposta nuova arriva da Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale e candidato della civica “La città di tutti” che ha sempre messo le scuole al centro del programma: «Trasporto pubblico gratuito per tutti i ragazzi che frequentano le scuole di competenza comunale (quindi elementari e medie). Si può fare per le famiglie degli studenti che hanno un Isee inferiore a 25mila euro. Per il Comune sarebbe un costo minimale».
Per il resto i quattro candidati hanno ribadito concetti già espressi nelle singole presentazioni. La vicesindaca Stefania Monteverde sogna «una Macerata femminile plurale, capace di saper cogliere le sfumature e creare relazioni vere. Una Macerata ospitale che venga scelta dalle famiglie per vivere meglio. Grazie anche alla qualità dei servizi come abbiamo fatto per i nidi comunali che qui sono cresciuti in controtendenza con tutto il resto della regione». Indica poi come vincente il modello delle mense verdi bio da lei portato e punta forte sulla cultura, settore nel qualche ha gestito l’assessorato negli ultimi dieci anni: «Abbiamo dimostrato che la città può crescere intorno alla cultura che porta lavoro. La nostra proposta è fortemente legata a questo tema in un periodo storico dove competenza ed esperienza amministrativa sono requisiti necessari».
Poco prima era intervenuto il consigliere comunale David Miliozzi, candidato della civica “Macerata Insieme”, che negli scorsi mesi non ha risparmiato qualche critica all’amministrazione uscente: «Sono orgoglioso di partecipare a queste primarie che rappresentano uno strumento unico per i cittadini – ha detto oggi – . Io sono qui per vincere rappresentando l’alternativa a chi ha già governato. Questa città ha bisogno di un cambio di marcia». Miliozzi ha poi ribadito i concetti del suo manifesto in tre lettere: Accessibilità, Benessere, Crescita.
In un’ora di conferenza nei tavoli del bar Mercurio, nessuno ha mai nominato, nel bene o nel male, il sindaco Romano Carancini. La parola chiave per Ricotta è “Innovazione”: «Abbiamo una pubblica amministrazione antiquata, i servizi dovranno essere rinnovati attraverso sistemi informatici. Sarà centrale anche una rivoluzione sulla mobilità sostenibile, Comune e Apm devono dare l’esempio. E poi c’è la sicurezza che non è un tema di destra ma di sinistra perché difende i più deboli. Lavoreremo insieme a una città micropolitana coinvolgendo i comuni limitrofi. Ai cittadini dico: avete la possibilità di passare dal piagnisteo a una scelta responsabile».
(foto di Fabio Falcioni)
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I quattro moschettieri possono ripetere all’infinito “Abbiamo governato bene”, possono parlare all’infinito di discontinuità-cambio di marcia-innovazione, possono discutere solo e soltanto di progetti per il futuro, ma il passato caranciniano li insegue e non li molla.
Io sinceramente penso che non sia serio (e toglie ulteriormente credibilità a tutta questa sceneggiata delle primarie con il vincitore già designato) per 4 persone intelligenti, che si propongono di governare la città, non dire apertamente e pubblicamente la propria opinione sulla Nuova Via Trento, sulle Piscine di Fontescodella, sul Park Sì, sulla rottura con l’Università, sui bilanci comunali fatti a pezzi dai revisori dei conti, ecc..
@ Bommarito
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Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto,
chi ha dato, ha dato, ha dato,
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e 4 moschettieri de RoMao Tze Dong paisá!
(semicitaz. Fiorelli/Valente)
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Sembrano tutti venire da Marte.
Certo dimostrerebbero avere la schiena dritta confessare che, talune decisioni, furono prese e votate per “dovere di coalizione” ma che NON dovevano essere avallare.
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Ma essendo la città di Maria questi assomigliano al Don Abbondio del Manzoni
“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”
Ridono ma non convincono lo stesso.
Buongiorno a tutti, sono David Miliozzi, candidato sindaco alle primarie del 16 febbraio. Non mi sento un moschettiere e a questo proposito allego il video integrale del mio intervento alla conferenza stampa di ieri, così chi ne ha voglia può farsi un’idea più completa. Grazie dell’attenzione!
https://www.youtube.com/watch?v=0eUbnmizzUg&fbclid=IwAR0L24hAqGzMx5ayi_HcTkLsJjzDqOSsS1Z0hwB6pePqKbvmKQENV3SvXl4
Caro David, moschettiere o no, ho ascoltato adesso il tuo intervento, ma non ho sentito nemmeno mezza parola sui gravissimi disastri dell’epopea caranciniana, che tu, come gli altri candidati delle primarie del centrosinistra, condividi come responsabilità politica in quanto membro della maggioranza o addirittura della giunta.
Ribadisco quindi che a me non sembra onesto nei riguardi dei cittadini e dell’opinione publica – politicamente parlando – eludere in questa fase delle primarie il penoso passato caranciniano, far finta che non sia mai esistito, parlare solo di cambio di marcia.
Scusami, ma è un atteggiamento strumentale, da furbetti del quartierino, che, tra l’altro, schiaccia tutti e quattro i candidati nella difesa dell’indifendibile e non fa emergere alcuna sostanziale diversità tra di loro, favorendo ancora di più il bel Narciso, che di Carancini è la dichiarata continuità (con tanto di benedizione del mitico Romano).
Caro Giuseppe, c’è una profonda differenza tra il Consiglio comunale che è l’organo di controllo e di indirizzo di cui faccio orgogliosamente parte da cinque anni e attraverso il quale ho più volte dimostrato con i fatti (basta leggere la mia attività consiliare) di essere una voce critica della maggioranza e la Giunta, che è il luogo dell’amministrazione della città. Non ho mai amministrato nella giunta Carancini e in nessun’altra giunta, mi sono candidato per la prima volta nel 2015 e tanti cittadini mi hanno dato la loro fiducia consentendomi di essere eletto a rappresentarli in Consiglio Comunale. Oggi mi candido Sindaco e con me ci sono tanti cittadini che per la prima volta vogliono contribuire alla cosa pubblica. Abbiamo un programma sul sito https://maceratainsieme.it/ a cui puoi dare il tuo contributo, se ne hai voglia. Un contributo costruttivo, la nostra città ha bisogno di un rilancio e di entusiasmo, di energie nuove, di un lavoro enorme da portare avanti insieme, non delle polemiche e degli atteggiamenti divisivi che hanno fatto male e continuano a far male a Macerata, dal centro storico, ai quartieri, alle frazioni. E’ importante entrare nello specifico dei singoli argomenti, ma è ancora più importante cambiare metodo, ripartire dall’ascolto e dal dialogo sia con cittadini che con tutti gli Enti e le Istituzioni presenti in città, a cominciare dall’Università, come dichiaro nella conferenza stampa che hai attentamente ascoltato. Posso capire la tua idiosincrasia verso il sindaco Carancini (su molte questioni la condividiamo), ma Carancini non rappresenta tutto il centrosinistra. E permettimi di chiudere con una considerazione: il centrosinistra maceratese, grazie alle primarie, ci permette di stare qui a dire la nostra, cosa che non accade da nessuna altra parte. A questo proposito dispiace che un uomo libero e appassionato come te non dica mai niente di critico rispetto agli altri schieramenti politici. Conosci la stima che ho nei tuoi confronti per le indagini che hai portato avanti in questi anni. Grazie del tuo impegno per la città, ne approfitto per augurarti buona domenica! A presto, D
Avveniva anche prima del 1993, ma almeno non era così plateale ma, da Maulo in poi, tutti i futuri Sindaci sono passati a ricevere la benedizione (ed presumibilmente a firmare vagonate di cambialote politiche) curiale.
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Tanto che, con diverse gradazioni, abbiamo avuto governi locali di curia-centro-sinistra o curia-destra-centro ma, sempre, con il chiaro quadro di chi fosse ad avere il timone in mano e chi facesse invece il capitano, senza però comandare, della nave.
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Quindi anche per queste elezioni ci saranno processioni dei candidati (o degli amici dei candidati, che andranno a prostrarsi e spendere il nome al posto dei candidati stessi) per ricevere il via libera clericale.
Processione di candidati, si badi bene, sia del centro-sinistra che della destra-centro.
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Quindi è difficile per i 4 moschettieri sganciarsi apertamente dalla amministrazione caranciniana in quanto significherebbe, da un punto di vista politico, anche mettersi di traverso alla chiesa maceratese.
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Accontentiamoci quindi di pallide prese di distanza, di impalpabili cambi di passo, di inutili balletti coreografici..
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Si badi bene queste danze sgraziate intorno al crocifisso non saranno solo dei 4 candidati alle primarie, ma saranno anche di tutti gli altri candidati
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Buon voto, perché tanto chi vincerà saranno sempre gli stessi, quelli che comandano Oltretevere
Caro David, io ho parlato di responsabilità politica (Pensare Macerata ha fatto sempre parte della maggioranza, o no?), che prescinde dal’essere o meno in giunta.
Ribadisco che, per ripartire con entusiasmo ed energia, non si può nascondere il passato caranciniano sotto il tappeto e fare finta che non sia mai esistito, anzi, per non prendere in giro i cittadini, bisognerebbe proprio partire da una serena ed obiettiva autocritica. Nel decennio di Carancini sono infatti avvenute cose inenarrabili, di fronte alle quali, a mio avviso, i candidati alle primarie devono prendere necessariamente prendere posizione, altrimenti questa sfida rimane tutta e solo una sceneggiata.
Quanto al centrodestra, evidentemente ti è sfuggito qualche mio intervento, Ti basti pensare che la Pantana tuttora mi odia perchè nella precedente tornata elettorale ho scritto più volte che è stata la principale responsabile della sconfitta del centrodestra e della vittoria di Carancini per la seconda volta.
Comunque, buona fortuna!
Mi domando in che cosa Macerata Insieme si differenzia dal centro-destra.
Caro Giuseppe Bommarito perchè non ti canditi provando ad aggregare un gruppo di persone che sappiano proporre ed attuare una proposta di cose realizzabili per il futuro di Macerata. Sei una persona stimata da molti per il tuo impegno non solo nei riguardi della lotta alla tossicodipendenza
Caro Paolo,
ti ringrazio, ma io ho chiarito da tempo, anche su questo giornale, che il mio impegno, al di là del lavoro, è rivolto esclusivamente alla prevenzione e al contrasto della tossicodipendenza, nonchè al contrasto (per quel poco che può fare un privato cittadino che osserva ciò che accade accanto a lui) alla criminalità organizzata.