di Matteo Zallocco
Dopo mesi di contatti, fraintendimenti, lunghe pause di riflessione e paura di fare mosse azzardate, il centrodestra prova a chiudere il cerchio sul candidato sindaco da presentare alle elezioni di Macerata 2020. L’obiettivo resta quello di arrivare uniti al traguardo e trovare una sintesi entro una decina di giorni. Strategia condivisa dalla Lega che proporrà uno o due nomi al tavolo del centrodestra, così come faranno altre forze politiche. Paolo Arrigoni, commissario regionale del Carroccio, è tornato oggi nelle Marche e domani sarà a Macerata per l’assemblea dei tesserati. Emblematici i primi due punti all’ordine del giorno: nominativo candidato sindaco della Lega; nominativi per preparazione lista Lega Macerata.
Al momento il Carroccio avrebbe solo due nomi da mettere sul piatto: quello arcinoto di Andrea Marchiori, entrato nel partito di Salvini la scorsa estate, e quello dell’altro consigliere comunale Francesco Luciani, presentato in pompa magna lo scorso 2 dicembre (leggi l’articolo). In realtà la Lega si era mossa per tempo e in particolare il deputato Tullio Patassini aveva avvicinato alcuni esponenti della società civile parlando di possibile candidatura a sindaco. Alcuni nomi non sono piaciuti a tutti, altri non hanno accettato la proposta e così ad oggi – da quanto ci risulta – i profili disponibili sarebbero quelli dell’avvocato Marchiori e del carabiniere Luciani. Ma non si sa mai, qualcuno potrebbe calare l’asso nella manica.
Poniamo il caso che la Lega proponga al tavolo il nome del suo cavallo più fedele, Andrea Marchiori. Questo dovrà passare dal tavolo del centrodestra in cui siedono anche Fratelli d’Italia, Forza Italia, Nuovo Cdu, il Comitato Anna Menghi e pure Deborah Pantana, candidata sindaca nel 2015. Possibile che Forza Italia proporrà qualcun altro (Riccardo Sacchi), così come Fratelli d’Italia (riunione nelle prossime ore per decidere se Francesca D’Alessandro, dopo un sondaggio non andato a buon fine con l’avvocato Manuel Seri) e a quel punto dovrà essere il tavolo a scegliere tra tre nomi. Con la Lega che in questo momento ha comunque un peso specifico maggiore ed è stata accolta come forza politica trainante. Sullo sfondo c’è anche l’Udc dell’altro treiese, il presidente della Provincia Antonio Pettinari.
Tutto questo sempre che Maurizio Mosca (leader della civica Città Viva) non ci ripensi dopo aver detto pubblicamente a Cronache Maceratesi che preferirebbe non fare il candidato sindaco ma il regista del centrodestra. Eppure qualcuno continua a nominarlo, tirarlo per la giacchetta e inserirlo nell’elenco dei papabili. Fatto sta che fino a oggi il centrodestra si è rinchiuso nel silenzio e noi abbiamo fatto i retroscenisti. Da domani qualcuno potrebbe iniziare a dare i primi sussulti di presenza.
Marchiori sicuramente, Luciani è di adozione.
Giusto!!! Solo cavalli da proporre!!! Cosi di definiscono da soli!! Con tutto il rispetto per i cavalli, sono proprio animali nel vero senso della parola!!!(Detto da loro stessi)
Salvatore stanca ... Ecco il primo (sgrammaticato e superficiale) rosicone la verità è che ve la state facendo sotto perché finalmente il pd e la sinistra maceratesi verranno spazzati via e cadranno nel dimenticatoio questi dieci tristi anni di patetica amministrazione
Miriam Salvi anche tu fai parte della scuderia?
Certo che rivotare la stessa giunta sarebbe come prendersi a martellate i gioielli di famiglia da soli poi può anche darsi che mi sbagli
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Il puzzle si va delineando, sempre che poi le tessere del mosaico riescano -tutte- a combaciare…
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Perché qui nel centrodestra (anzi per meglio dire destra-centro) abbiamo un tavolo ufficiale e dei sottotavoli, nemmeno tanto ufficiosi..
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Se, a livello Regionale, la Lega dovesse accettare Acquaroli avrebbe probabilmente come contropartita il candidato Sindaco di Macerata (e magari di altri Comuni), cioè Marchiori.
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Ma se la Lega cercasse di pretendere il candidato Regionale, ecco che a Macerata si potrebbero aprire altri scenari (e spostare Marchiori in Regione, come consigliere) per cui il candidato potrebbe essere la D’Alessandro (una donna potrebbe “attirare” più voti) o Sacchi (sebbene Forza Italia adesso abbia un peso politico minore a qualche anno fa)…
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Oppure non si riuscirà a trovare la quadra e cominceranno le solite discussioni, pressioni, veti incrociati, ostracismo, e litigi (veri o apparenti) e quindi poi bisognerà trovare un nome che possa “accontentare” tutti e quindi dal cilindro tirerebbero fuori il nome di Mosca, che continua a dire di voler rimanere fuori dai giochi..
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Mosca -da tempo- lo dice così tanto, così ripetutamente di voler restare fuori…
… Ma da così talmente tanto, dice che vuole “essere fuori”, che sembra proprio che non aspetti altro di essere “chiamato dentro” come salvatore della patria.
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E tutte queste discussioni e questi tavoli nella destra-centro, ovviamente, ben lontani da un confronto cittadino come sempre è accaduto negli ultimi 20 anni.
Decideranno lontano dalla gente per poi “paracadute” il candidato fingendo che sia una decisione che viene dal basso e non, come invece è sempre stato, una decisione costruita in pochi, su qualche tavolo lontano dalla luce..
Momo non ce lascià
Ma perché ridono e non stanno seri?