Centrodestra, ultimo treno per Macerata
fermo sul binario della Lega
Pesa l’indecisione sulle Regionali

ELEZIONI 2020 - I consiglieri comunali e Francesca D'Alessandro hanno parlato del nodo candidature oggi pomeriggio a margine dell'assise. Ma il tavolo cittadino resta bloccato. Il Carroccio deve prima esprimersi sul nome per Palazzo Raffaello e capire se ci sono margini di trattativa con Fratelli d'Italia. Si pensa anche a liste civiche di supporto sia in regione che in città. Il voto in Emilia Romagna cambia gli equilibri e le uniche dichiarazioni ufficiali arrivano da Acquaroli

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LA VIGNETTA inviata da Filippo Davoli – Centrodestra, ultima fermata per Macerata 2020

 

di Matteo Zallocco

Sono lì da quasi un anno ad aspettare un treno che ancora non passa. Un gruppo di 15 persone tiene un cartello con scritto “il centrodestra c’è e per la prima volta a Macerata è unito”. Ma per qualcuno l’attesa inizia a essere pesante. “Il treno da Bologna è in arrivo sul binario 2” è l’ultimo annuncio arrivato dalla voce dell’altoparlante. Dopo diverse partenze rinviate, i viaggiatori la scorsa settimana hanno ricevuto un messaggio più o meno esplicito: bisogna aspettare l’esito del voto in Emilia Romagna. Dove il Muro del centrosinistra ha tenuto, Stefano Bonaccini ha battuto Lucia Borgonzoni, nonostante l’assedio di Matteo Salvini a suon di citofonate, ma soprattutto comizi e selfie in tutta la regione. Una campagna elettorale porta a porta dove lui ha marciato prendendosi le luci dei riflettori e lasciando nell’ombra la candidata presidente a intermittenza. Lì ha trovato un osso duro, Bonaccini con il suo buon governo. Ora Salvini sposterà il mirino, vuole un’altra regione rossa dove il terreno è più fertile: le Marche. Qui il Pd è in difficoltà, l’amministrazione Ceriscioli esce con le ossa rotte e le Sardine sono ancora piccole. Il leader della Lega proverà a trattare con la Meloni cercando di dare qualcosa in cambio per ritirare la candidatura a Governatore di Francesco Acquaroli.

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ALLA FINESTRA – Maurizio Mosca e Francesca D’Alessandro lungo le scale della Provinia dove si stava svolgendo il Consiglio Comunale

Il Carroccio cercherà di creare liste civiche di appoggio sia per la Regione (è ormai nota la vicinanza con il Partito Civico di Paolo Mattei e Fabrizio Ciarapica, sostenuti da diversi sindaci e imprenditori) sia a Macerata dove qualcuno – come l’avvocato Gianluca Micucci Cecchi – si sta muovendo da tempo. Per la candidatura a sindaco il nome più caldo resta quello del consigliere comunale Andrea Marchiori ma se la Lega rivendicherà le Marche potrebbe rinunciare a quella sorta di prelazione che ha su Macerata. Anche perché diverse forze politiche continuano a tirare per la giacchetta Maurizio Mosca nonostante i suo forti dubbi a candidarsi sindaco. Mosca, Marchiori, Luciani, Menghi, Sacchi, Pantana, D’Alessandro, Orioli, Renna, Pistarelli e qualcun altro restano seduti attorno a un tavolo, senza carte in mano. In attesa che dal treno proveniente dall’Emilia scenda qualcuno.

Maurizio Mosca oggi pomeriggio in Consiglio comunale ci ha ribadito la sua volontà di non candidarsi. I consiglieri del centrodestra si sono nuovamente riuniti tra i corridoi per discutere di elezioni. C’era anche Francesca D’Alessandro che potrebbe essere il nome che metterà sul tavolo Fratelli d’Italia. Dall’assemblea cittadina della Lega (ancora non convocata) con ogni probabilità uscirà il nominativo di Andrea Marchiori. Se anche Forza Italia proporrà una sua candidatura sarà quella di Riccardo Sacchi, capogruppo e coordinatore provinciale. Questi i nomi sul tavolo, sempre se non spunterà fuori un esterno che al momento non c’è. Il treno del centrodestra a Macerata è in ritardo e considerando le varie fermate (proposte, assemblee e riunioni) potrebbe arrivare dopo le primarie del centrosinistra che si svolgeranno il 16 febbraio. E’ un treno che viaggia in parallelo con quello regionale. Lo stop in Emilia Romagna cambierà inevitabilmente le strategie nelle Marche.

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I consiglieri della Lega Andrea Marchiori e Francesco Luciani oggi in Consiglio

E mentre dalla Lega non è arrivato nessun commento ufficiale sulla sconfitta di ieri, è il candidato governatore di FdI Francesco Acquaroli a parlare. «I cittadini calabresi, emiliani e romagnoli hanno premiato la coerenza e le proposte di Fratelli d’Italia – ha dichiarato –  Siamo il partito che cresce di più nel centrodestra e oggi festeggiamo un risultato straordinario, che conferma la serietà del nostro progetto e la credibilità di una grande squadra guidata da Giorgia Meloni. È un ottimo segnale per le prossime sfide che abbiamo davanti e che ci vedranno in prima linea. A partire proprio dalle Marche, una terra meravigliosa e con enormi potenzialità, oppressa dal pessimo governo della sinistra e che ha bisogno di essere ricostruita e rilanciata. Noi siamo già al lavoro per raggiungere questo obiettivo».

 

 

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