«Vi spiego perché a Macerata il M5S
non può allearsi col Pd di J.F. Ricotta»

ELEZIONI 2020 - Roberto Cherubini, che quasi certamente sarà il candidato sindaco dei pentastellati, non lascia spiragli: «L'assessore segna la continuità palese con Romano Carancini, l'uomo solo al comando che per 10 anni ci ha isolati, ha desertificato il centro ed abbandonato i quartieri, ha innescato tensioni sociali, ha bruciato lo sport e tanti soldi dei cittadini. Contro questo sistema e contro la rabbia del centrodestra, c'è il nostro Movimento Civico»

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Roberto Cherubini in Consiglio comunale con Carla Messi

 

Roberto Cherubini, consigliere comunale e con ogni probabilità candidato sindaco dei 5 Stelle a Macerata, spiega i motivi per i quali non ritiene possibile un’alleanza con il centrosinistra in città. Lo fa dopo che Narciso Ricotta, candidato del Pd alle primarie, durante la sua presentazione ha lasciato le porte aperte: «Siamo sempre aperti al confronto su temi come ambiente, mobilità sostenibile, consumo del suolo e sociale – ha detto Ricotta –  Il confronto lo faremo con il Movimento se sarà possibile. Oppure direttamente con gli elettori». Oggi Cherubini risponde a quello che chiama J.F. Ricotta con riferimento ad alcuni articoli di Cronache Maceratesi sullo stile comunicativo dell’assessore ai lavori pubblici.

«Considerata l’insistenza di J.F.Ricotta su un eventuale accordo mi preme spiegare ai cittadini le varie motivazioni per cui è da escludere categoricamente un accordo col Pd da parte del Movimento civico che stiamo costruendo:

1) mentre centrosinistra e centrodestra discutono di equilibri e di nomi noi abbiamo avviato gruppi di lavoro e un dialogo con varie liste civiche con la concreta possibilità che questo terzo polo possa essere molto più credibile degli altri due. C’è chi copia ed incolla i programmi e continua a prendere decisioni per i cittadini e chi come noi tesse un percorso partecipato per decidere con i cittadini. Più di 100 persone si sono iscritte ai gruppi di lavoro e le partecipatissime riunioni serali dimostrano una volontà di partecipazione inconsueta e promettente.

2) le tematiche sulle quali J.F. Ricotta dice di trovare convergenze sono tematiche per lo più ambientali sulle quali il suo partito spende da anni parole e pochissimi fatti. Il trasporto pubblico maceratese è totalmente inefficiente, le proposte di mezzi di mobilità alternativa fatte in consiglio comunale sono state tutte disattese ed il problema gigantesco della qualità dell’aria viene nascosto più che affrontato (centralina di rilevamento in luogo assurdo, Collevario). Per non parlare poi di abbattimento delle barriere architettoniche che neppure negli ultimi lavori” elettorali” sono state correttamente e completamente abbattute, marciapiedi stretti anche se regolari per le nuove scuole, del resto per quelle già esistenti non si ha notizia della loro effettiva agibilità e sicurezza sismica.

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Uno dei book in stile kennediano pubblicati da Ricotta su Facebook

Lo so bene che diventeranno tutti “piccole Greta” da qui alle elezioni, ma chi nella vita quotidiana va col Suv in centro e parla di sostenibilità non è credibile. I temi ambientali vanno affrontati con determinazione non imponendo nulla a nessuno ma rendendo conveniente l’uso di mezzi alternativi rispetto al mezzo privato. Chi nella vita quotidiana non ha mai affrontato il problema cambiando le proprie abitudini non ha secondo me l’autorità di raccontare cose che non conosce. Si tratta di pura propaganda senza basi.

3) I 3/4 dei pretendenti alle primarie sono inventariati come “mobilio” nei bilanci comunali. Il quarto pretendente ha come sponsor Bianchini, che sta anche nell’inventario della Provincia! Questo riproporre sempre gli stessi soggetti manifesta, secondo me, un chiaro inebriamento da potere, dannosissimo per Macerata. Il potere personale ed il consenso a tutti i costi vengono grandemente anteposti al bene comune. Credo che alla politica nei palazzi ci si debba dedicare per un periodo limitato di tempo per evitare l’incancrenirsi di situazioni di privilegio.

4) La città è in costante decadenza da quando governa il centrosinistra ed oltre che abitanti stiamo perdendo commercianti, sport, socialità, condivisione. Piccoli avanzamenti sul piano culturale non possono coprire il totale fallimento urbanistico, sociale, commerciale. Ricotta, il naturale sostituto di Romano Carancini, può anche parlare di discontinuità ma chi gli crede è davvero ingenuo. Lo scontro diretto con chiunque la pensasse in maniera diversa è stato costante ed io credo invece che dei buoni amministratori debbano mettersi all’ascolto, Istituire tavoli permanenti coi rappresentanti di categoria che certi argomenti li conoscono meglio di loro, avere un dialogo costante coi quartieri e con le associazioni, accettare di poter cambiare idea ascoltando persone competenti. Abbiamo invece assistito per 10 anni allo spettacolo dell’uomo solo al comando che ci ha isolati, ha desertificato il centro ed abbandonato i quartieri, ha innescato tensioni sociali inesistenti a Macerata, ha bruciato lo sport e tanti soldi dei cittadini.

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Narciso Ricotta e Romano Carancini in Consiglio

Credo che tutto questo dipenda principalmente dal fatto che la politica progetta a breve alla ricerca costante del consenso e perde in questo modo la stella cometa che dovrebbe essere il bene comune e la cura dei servizi comuni. Credo che affidare la città alla rabbia del centrodestra non migliorerebbe la situazione e per questo stiamo in tanti creando un Movimento civico con tante persone che ci metteranno la faccia per dare la possibilità ai cittadini di scegliere una politica di passione basata su competenza e professionalità piuttosto che continuare con chi la politica la fa per mestiere. 

Farò il test antidroga proposto da J.F.Ricotta rassicurandolo sul fatto che non avendo mai fumato neanche una sigaretta ed avendo un’allergia agli alcolici ne uscirò vincente. Vista la sua proposta propongo a mia volta altri test per assicurare ai cittadini che i pretendenti siano tutti in buone condizioni. Sembra a prima vista evidente che la sua “bestia” comunicativa oltre che presentarci un Ricotta Kennedy che io non ho mai conosciuto (siamo cresciuti in quartieri limitrofi) voglia fare l’occhiolino a quelle Istituzioni preposte alla battaglia contro gli stupefacenti, sapendo bene che le proteste contro il Questore con tutta probabilità arrivano da frange vicine alla sua maggioranza».

 

 

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