di Matteo Zallocco
Colpo di scena in casa Pd: Narciso Ricotta candidato alle primarie del centrosinistra. Scherzi a parte, la notizia era scontata da molto tempo ma la candidatura è stata ratificata lunedì sera nel corso dell’assemblea del Pd di Macerata. L’assessore ai lavori pubblici, sempre al fianco del sindaco Carancini, in realtà è sceso in strada a fare campagna elettorale da circa un anno e sotto questo aspetto gode di un netto vantaggio su tutti gli avversari. Che in realtà per ora è solo uno: Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale, candidato con la civica “La città di tutti” alle primarie fissate per il 16 febbraio. Restano in stand-by la vice sindaca Stefania Monteverde, Romeo Renis e l’asse Italia Viva-Pensare Macerata con Massimiliano Bianchini che ha indicato il consigliere David Miliozzi come candidato della sua civica. E ancora non si conoscono le volontà di Rosaria Del Balzo Ruiti, presidente di Croce Rossa e Fondazione Carima. Quella di Ricotta potrebbe essere l’unica candidatura interna ai dem ma il partito ha deciso di prorogare la scadenza per un eventuale seconda candidatura al 10 gennaio. E dopo il passo indietro quasi certo del segretario cittadino Stefano Di Pietro, chi chiede discontinuità all’amministrazione Carancini non è riuscito a trovare un nome da contrapporre a Ricotta. E inizia ad essere tardi.
SUL FRONTE CENTRODESTRA tutto tace ma è almeno da settembre che si parla di chi candidare a sindaco. Lavori sottotraccia sono andati avanti su due strade parallele: da una parte il tavolo delle forze politiche cittadine, dall’altro quello degli emissari treiesi della Lega rappresentati dal deputato Tullio Patassini con la sponda di autorevoli esponenti di Curia e Confindustria. Restando a Treia qualcuno ha informalmente proposto la candidatura a sindaco anche ad Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata ed esponente di spicco dell’Udc che sta tornando col centrodestra. In realtà i nomi sondati sono tanti, soprattutto avvocati (leggi l’articolo) e qualcuno si è detto non interessato dopo aver preso tempo.
IL SELFIE dei consiglieri leghisti Francesco Luciani e Andrea Marchiori durante la visita ad Ancona di Matteo Salvini
Negli ultimi tempi si parla anche del profilo di un imprenditore, oltre a Maurizio Mosca che ha già spiegato i motivi per i quali preferirebbe non fare il sindaco (leggi l’articolo) ma che continua ad essere ‘tirato per la giacchetta’ da più parti. Anche perché nel 2015 arrivò al 14% correndo praticamente da solo. In tutto ciò scalpita il consigliere leghista Andrea Marchiori e l’impressione è che più si andrà per le lunghe e più aumenteranno le sue possibilità di essere il prescelto. I discorsi sembrano comunque rinviati a dopo l’Epifania quando tornerà in città il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche. In attesa della visita pre-elettorale di Salvini promessa allo stesso Marchiori nel bel mezzo di un selfie (in foto).
Vedrete che bella sorpresa!!!
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Niente di nuovo al fronte occidentale.
Al centrosinistra Ricotta era da oltre 1 anno che “si muoveva” come candidato Sindaco.
Pantanetti (con la civica) farà testimonianza di una necessaria discontinuità con gli ultimi anni, ma purtroppo ha poche possibilità di vincere.
Al centrodestra, come accade sempre, cantano tanti galli che rischiano di fare i capponi di manzoniana memoria.
Quello che NON si dice più da tempo è che all’eventuale ballottaggio il 40 o addirittura il 50% del corpo elettorale NON va a votare (quindi dalla torre butterebbe giù tutte e due i candidati al ballottaggio) e quindi il vincitore, alla fine, rappresenterà solo il 25-30% dei cittadini.
Nel centrosinistra non c’è storia. Ricotta (personaggio sicuramente migliore del Carancio, sebbene faccia di tutto per esserne la continuità) sarà il candidato alle prossime elezioni comunali e altre eventuali candidature alle prossime primarie serviranno solo a stipulare successivi patti di alleanza utili ad ottenere qualche assessorato.
Ciò naturalmente sempre nell’ipotesi che il centrosinistra torni a vincere, ipotesi che, data per assurda sino a qualche mese fa (Carancini ha fatto tropo male in questi 10 anni e Ricotta – come sopra detto – si sta apertamente muovendo come il suo fidato cagnolino), inizia ora a divenire più concreta, a causa delle divisioni del centrodestra.
Certo che non è uno spettacolo edificante quello che sta venendo alla luce nel centrodestra sia a livello regionale (a mio avviso, i patti raggiunti e pubblicamente conclamati vanno poi mantenuti) che a livello maceratese, dove i mesi stanno continuando a scorrere a vuoto, con il principale antagonista – appunto il caranciniano Narciso – in campagna elettorale permanente da almeno due anni.
L’Avv:Ricotta !! Ma se non ha permesso di mettere un dissuasore di velocita in via Marchetti in prossimita’ di una curva molto pericolosa, comepuo’ pretendere di ricevere voti ed eletto come Sindaco ?!? Si e’ giustificato dicendo che non possibile attuarlo perche’ ci passa la Croce Rossa !! Ma, per caso in via TRENTO non ci passa la Croce Rossa ? La Croce Verde, e molte varie Autoambulanze Dove sta la differenza ?In Via Trento e’ stato installato dalla sera alla mattina:!!!!!!!!!!!!!!!! e senza tante discussioni!
Dopo quello che è successo al tempo della fondazione di Roma è comprensibile la titubanza di chi non vuole rischiare di recitare la parte di Remo.
Uno dei protagonisti di una giunta che ha approvato e gestito bilanci con gravi irregolarità certificate anche dalla Corte dei Conti. Complimentoni!!!! Fate pena!!!!
E no, senza dissuasore in via Marchetti io Ricotta non lo voto. Vivo in via Trento e il dissuasore già ce l’ho, ma per solidarietà con quelli di via Marchetti, senza dissuasore niente Ricotta. Mi pare una mancanza ancora più grande di quella commessa da Pantanetti che non ci permette di fare jogging all’Oasi. Uno peggio dell’altro questi uomini di sinistra.
Si profila uno scontro fra autentici titani.
Ricotta deve soprattutto temere il fiuto politico del deputato Patassini.
Basti pensare al capolavoro delle elezioni comunali di Treia, dov’è riuscito a tirare fuori un candidato a sindaco il cui slogan elettorale sarebbe potuto essere “chi mi conosce mi evita”…
RICOTTA, IL NUOVO CHE AVANZA. NON C’E’ PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE. MALGRADO L’ESORTAZIONE DELLE SARDINE, IL PD PERSEVERA DIABOLICAMENTE NEL RIFIUTO AL CAMBIAMENTO DI PERSONE E PROGETTI. SI VUOLE ESTINGUERE COME I TESTIMONI DI GEOVA, RIFIUTANDO OGNI TRASFUSIONE DI SANGUE.
Candidati, candidati, candidati. Solo nomi di possibili candidati. Ma di programmi non parla nessuno? Che cosa vogliono fare? Come vedono il futuro di questa città che sembra sempre più in decadenza? Senza parlare dei programmi è come votare alla cieca; l’uno vale l’altro. Cioè ZERO.
Per Domizi. È vero. Il ragionamento è: prima mi voti, poi ti dico che farò, così come per l’accoglienza: prima ti accolgo, poi ti controllo.