Nel 2015 era stato corteggiato da quasi tutte le forze politiche (centrosinistra, centrodestra, 5 Stelle e civiche) e anche quest’anno due dei tre schieramenti in campo hanno bussato alla sua porta. L’avvocato Giuseppe Bommarito è visto da molti come candidato sindaco ideale: per vincere e per amministrare con rigore, trasparenza e competenza. Ma agli esponenti politici che si sono presentati nel suo ufficio in centro storico ha di nuovo detto di no. Perché? «Ho 68 anni, sono segnato dall’esperienza umana che ho vissuto (la morte del figlio Nicola, ndr) e non sono più una persona piena di energie: c’è un dolore che si riacutizza in ogni momento e mi prende mentalmente. In queste condizioni fare il sindaco non mi sarebbe possibile. Oltretutto ho impegni lavorativi e un’intensa attività con la mia associazione “Nicola oltre il deserto dell’indifferenza” (e anche con la “Rondinella” di Corridonia) che si occupa di informazione e prevenzione sulla droga e mi porta spesso a incontrare ragazzi e famiglie oltre a numerose iniziative pubbliche organizzate da comuni e da scuole. Ringrazio comunque per tutte queste attestazioni di stima, arrivate da forze politiche ma anche da tanti cittadini, che mi fanno molto piacere».
Come noto Giuseppe Bommarito è anche un opinionista di Cronache Maceratesi e in questi anni, oltre agli approfondimenti sulla droga, ha curato diverse inchieste: dallo scandalo del biogas alle denunce sulle infiltrazioni mafiose. «Mi interesso da privato cittadino di cogliere i segnali di criminalità organizzata nel nostro territorio. Continuerò la mia opera attraverso articoli, inchieste e libri. L’ultimo che sto scrivendo è sul mio omonimo Giuseppe Bommarito (mio lontano parente), appuntato dei carabinieri ucciso in una strage mafiosa nel 1983 a Palermo insieme al capitano Mario D’Aleo».
Le stanno chiedendo di scendere in campo per amore della sua città. «A chi mi chiede di dare un contributo continuo a rispondere che lo sto già facendo, approfondendo determinate situazioni senza scopi strumentali e con la massima chiarezza. Inchieste contro poteri forti e interessi molto rilevanti che mi hanno tirato addosso qualche minaccia, nonché querele e richieste di risarcimento fino a oggi tutte rigettate avendo sempre proceduto con i dovuti riscontri documentali. Dopo sette archiviazioni oggi rimane in piedi quella presentata pochi mesi fa da Romano Carancini per il cui esito confido nella obiettiva valutazione della Magistratura».
L’ultimo attacco è arrivato a Ferragosto da Renato Pasqualetti che nel giornalino del Pd lo ha etichettato come “profeta di sventure” tirando in ballo perfino la morte di suo figlio. «E’ stata una cosa ignobile ma in quell’occasione c’è stata una solidarietà nei miei confronti commovente e a 360 gradi. Forse il Pd dovrebbe scegliere meglio i propri nemici e riflettere seriamente sulla propria situazione interna. Io oggi non mi riconosco in nessun partito tant’è che alle ultime Politiche per la prima volta nella mia vita non ho votato». La caccia al candidato continua.
(m. z.)
Grande persona
Comunque siamo con lei!
Una persona straordinaria. Spazzerebbe via tanta monnezza.
Peccato
Bravo Giuseppe
Una persona straordinaria. Spazzerebbe via tanta monnezza
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Capisco la situazione, si può spendere la propria faccia quando si è liberi di decidere con le proprie capacità e la propria coscienza senza i lacci e i lacciuoli imposti dai partiti. Oggi non è possibile purtroppo e la gestione della cosa pubblica rimane in mano ad arrampicatori sociali, ad avventurieri senza idee e a chi vede solo il tornaconto personale. La gente seria e per bene non si mischia a questa pletora e sceglie la libertà. Avv.to sei un grande a non accettare il canto delle sirene ammaliatrici e a conservare la tua autonomia di uomo e di professionista.
Eppure io ci contavo!!!
Va bene, continua così, non mollare.
“Peppe”, le tue motivazioni, se non pienamente condivisibili, sono del tutto comprensibili.
Ma è un vero peccato che i maceratesi non abbiano la possibilità di eleggere un ottimo candidato sindaco!
La politica, purtroppo, è compromesso. Chi non è disposto a scendere a patti con la propria coscienza, non è adatto per questo compito. Ciò non vuol dire che, da cittadini e non sudditi, non si possa dare un sostanzioso contributo per l’interesse di tutti. E l’avvocato lo sta dimostrando con la serietà, la passione e l’intelligenza con le quali si è sempre impegnato e continuerà a farlo.
Sottolinierei una delle frasi finali: io oggi non mi riconosco in nessun partito!
Purtroppo credo che siamo in tantissimi ad avere lo stesso problema, sia tra i votanti che non.
Con la nuova, quanto vecchia baraonda politica e il continuo spostarsi da un baricentro all’altro dei politici, con la stessa facilità con cui si cambiano i calzini, ha fatto venire meno le ideologie dei veri partiti.
I partiti esistono ma non esistono e nessuno sa più a chi dare fiducia!!
Di solito la percezione di un fenomeno non coincide con il fenomeno stesso, c’è differenza tra i due. Di solito, perché nel caso della politica la percezione che la politica sia sporca coincide con la realtà: la politica è sporca – e Machiavelli l’aveva capito perfettamente.
Per fare il sindaco non bisogna essere come Bommarito ma come Ciarapica, Carancini o Corvatta ex di Civitanova.
Una lotta giusta che ancora poche persone hanno capito purtroppo.
Ha tutta la mia stima e il mio supporto contro le droghe e la criminalità.
Rispetto la propria decisione.
Penso che l’impegno politico, sopratutto in questa macelleria, sia importante. Anche una goccia di acqua dolce in un mare di acqua salata possa essere positiva per risvegliare le coscienze. Il bene comune si costruisce con le persone di buona volontà.
Quanto sarebbe bello che tutto il tuo ragionamento avesse una valenza di rilancio della palla per ottenere più autonomia possibile nel caso alla fine accettassi!
Ma tu non sei tipo adatto ai politichesi da sempre in auge (grazie a Dio); ed è vero che già fai molta più politica di quanti in consiglio alzano la mano a comando.
Quindi, sebbene mi sarebbe piaciuto festeggiarti come nuovo sindaco di Macerata (e lo sai), la parte di me che ti vuole bene ritiene che il tuo rigore ti abbia salvato un’altra volta. Perché – siamo onesti! – fare il sindaco (e poi a Macerata) non si augura a nessuno.
Gent.mo Dr. Bommarito, sono di Tolentino, ma vivo da oltre 60 anni (ne ho quasi 82) a San Paolo del Brasile. Ho letto la sua affermazione “attualmente non mi riconosco in nessun partito”. Non mi occupo di politica, ma leggo e vedo alla televisione quello che succede in Italia (non parlo del Brasile, che in questo campo ci assomiglia molto) e sui partiti ho scritto questo sonetto, in tono scherzoso:
“Troppi galli a cantar non fa mai giorno”
Ed è realmente quello che succede;
Lo vedo ogni momento a me dintorno
Quando tutti han ragione e nessun cede.
I partiti politici il contorno
Fanno d’Italia, dico in buona fede:
Dal nord, scendendo fino al mezzogiorno,
Potrebbe ogni partito aver la sede
Nelle regioni, una per partito,
Giacché i partiti sono una ventina
E una ventina sono le regioni.
È strano come un popolo erudito
Da poca gente astuta e malandrina
Si lasci abbindolare e non ragioni.
Con i migliori saluti
Giuseppe Bezzi
Per il signor Filippo Davoli. Fare il sindaco è cosa ardua qualunque sia la città. Basti pensare, riguardo a Roma, alle vicende passate del prof. Ignazio Marino e quelle attualissime dell’avvocato Virginia Raggi.
Non so se può essere di aiuto la lettura del libro “Il Principe” di Machiavelli oppure della favola “Il contadino, il figlio e l’asino” di Esopo.
Questo giornale, con il quale collaboro da tanto tempo, è veramente straordinario: ogni giorno di più mi consente di rendermi conto del fatto che, se pure con i miei articoli mi sono attirato tante inimicizie e molta ostilità (questo fa parte delle regole del gioco se la realtà viene descritta senza infingimimenti e falsità, e quindi diviene urticante), al tempo stesso però mi consente di dire che ho guadagnato anche tantissime amicizie e tante persone che apprezzano il “lavoro” da dilettante allo sbaraglio che da anni sto cercando di portare avanti in materia di droga, criminalità organizzata e legalità (e ciò non era altrettanto scontato).
Alla prossima inchiesta, quindi, e grazie di cuore a tutti gli amici che hanno commentato.
Per l’avvocato Bommarito. Il suo ultimo commento forse lo farebbe anche da sindaco, con le due uniche variazioni di mettere “popolo di Maceratesi” al posto di “giornale” e “interventi” al posto di “articoli”. Suonerebbe così:
“Questo popolo di Maceratesi, con il quale collaboro da tanto tempo, è veramente straordinario: ogni giorno di più mi consente di rendermi conto del fatto che, se pure con i miei interventi mi sono attirato tante inimicizie e molta ostilità (questo fa parte delle regole del gioco se la realtà viene descritta senza infingimenti e falsità, e quindi diviene urticante), al tempo stesso però mi consente di dire che ho guadagnato anche tantissime amicizie e tante persone che apprezzano il “lavoro” da dilettante allo sbaraglio che da anni sto cercando di portare avanti in materia di droga, criminalità organizzata e legalità (e ciò non era altrettanto scontato).”
Per l’avvocato Bommarito. E fa bene a non accettare perché la politica inquina le persone. Per essere liberi bisogna “essere liberi”.
Mi auguro che possa ripensare alla sua decisione: Macerata ha bisogno di un Sindaco che non si riconosca nell’attuale politica, ma che sia capace di guidare la città di Macerata e con essa la politica che la governa; per come ho avuto modo di seguirla, a mio giudizio, il Sindaco ideale per Macerata deve avere proprio le sue caratteristiche.
Bravo Peppe! E bravi i commentatori!