Macerata 2020, il Pd apre ai 5 Stelle
«Sì al dialogo sui temi»

POLITICA - Durante l'assemblea cittadina, i vertici del partito rompono gli indugi. Non si parla ancora di alleanze ma di confronto. Il segretario Di Pietro: «Partiamo dalle tematiche convergenti». L'assessore regionale Sciapichetti e il sindaco Carancini consigliano le primarie di coalizione a Luca Ceriscioli

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L’assemblea di questa mattina. Da sinistra: Angelo Sciapichetti, Francesco Verducci, Stefano Di Pietro, Irene Manzi e Romano Carancini

 

di Alessandra Pierini (foto Fabio Falcioni)

Nel limbo politico pre-elezioni in Umbria, il Pd Macerata esce allo scoperto con una timida apertura al Movimento 5 Stelle. Non all’alleanza, almeno per ora, ma al dialogo sui temi. E’ quanto è emerso questa mattina durante l’assemblea cittadina del Pd che si è confrontato sulla situazione nazionale, sulle prossime regionali e sulle elezioni comunali 2020 davanti a una platea in cui i giovani latitano ma aperta a tutti (giornalisti compresi) a differenza della Lega. 

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La platea dell’incontro

Il tema delle primarie è stato affrontato in maniera generale: per la città di Macerata il partito le ha già previste da tempo come strumento di scelta del candidato sindaco e ieri è stato deciso che si faranno a febbraio (leggi l’articolo). Certo è che un eventuale accordo con i grillini – al momento comunque remoto – farebbe saltare le primarie. Per quanto riguarda invece le Regionali (dove le trattative con 5Stelle sono in stato avanzato), a pronunciarsi è l’assessore regionale Angelo Sciapichetti: «Le primarie di coalizione sono l’unico strumento che consentirebbe a Luca Ceriscioli di far emergere i dati reali». E  Sciapichetti è anche tra i più convinti della necessità di un confronto con i 5 Stelle, soprattutto a Macerata: «Dobbiamo far crescere sui territori l’alleanza di necessità che abbiamo fatto al governo. Dobbiamo risolvere problemi concreti o il populismo che per ora è nel congelatore riemergerà. Nel capoluogo dobbiamo aprire al civismo e ai grillini, confrontandoci sui programmi». Dello stesso avviso il segretario comunale Stefano Di Pietro: «Dobbiamo partire dai temi sui quali siamo convergenti, ad esempio l’ambiente o l’attenzione alle categorie in crisi».

Meno aperto il sindaco Romano Carancini che ha chiesto prudenza su un’alleanza con M5s mentre ha elogiato le primarie: «Sono essenziali, non risolvono i problemi ma avvicinano la base attraverso un contatto diretto. A me hanno fatto bene, le consiglio anche a Ceriscioli».

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Il segretario provinciale Francesco Vitali e la consigliera Alessia Scoccianti

Il segretario provinciale Francesco Vitali ha annunciato per sabato 26 ottobre un’assemblea provinciale: «Sarà una ulteriore occasione di confronto per tornare a parlare di politica, di come in 65 giorni sia successo il finimondo al governo senza dare voce ai territori».

Ha concluso l’assemblea il senatore di Servigliano Francesco Verducci che dopo aver condannato senza appello la scelta di autonomia dell’ex premier Matteo Renzi ha dichiarato: «Noi siamo una forza politica che deve cambiare i sondaggi, ma per farlo deve rinnovarsi e ridefinirsi. L’alleanza con i 5Stelle non può essere un automatismo ovunque. Il rischio è quello che si metta da parte la ricostruzione del Pd».

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L’intervento di Romano Carancini

 

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In prima fila Giovannino Casale

 

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