Centrodestra in fermento per costruire l’alternativa al Pd per le prossime comunali, sulla scia delle indicazioni date durante l’omelia di San Giuliano dal vescovo Nazzareno Marconi. «Le sue parole ci confortano perché condividiamo la sua analisi su Macerata e siamo pronti per costruire un progetto capace di dare speranza alle nostre famiglie e ai nostri giovani. Non sarà facile ma è certo che non molleremo di un centimetro con la capacità di dialogo che caratterizza Macerata, ma anche con la fermezza necessaria a difendere i nostri valori». E non manca una strizzatina d’occhio ai Cinque Stelle di Macerata. Questa la chiamata alle armi in una nota firmata da Francesca D’Alessandro di “Macerata nel Cuore” e Simone Livi di “Azione in movimento “, Anna Menghi “Comitato Anna Menghi”, Maurizio Mosca e Gabriele Mincio di “Città Viva”, Mattia Orioli del “Nuovo Cdu – Nuovo Cristiani Democratici Uniti”, Deborah Pantana e Francesco Luciani di “Idea Macerata”, Paolo Renna di “Fratelli d’Italia” e Riccardo Sacchi di “Forza Italia”. Manca all’appello Andrea Marchiori, da poco entrato nelle file della Lega che al momento non ha ancora dato indicazioni sul territorio.
«Dopo lo spettacolo indecoroso di questi giorni offertoci da una politica nazionale sempre più distante dalla realtà che vivono i cittadini, sentiamo il bisogno di dire ai maceratesi che siamo fortemente impegnati a lavorare per costruire una alternativa al Pd» scrivono gli esponenti di centrodestra, la maggior parte dei quali siede ancora in Consiglio comunale, nei banchi della minoranza. «Riteniamo il Partito Democratico – proseguono – colpevole di aver realizzato solo operazioni di facciata e per di più fatte male, e ancora peggio incapace di costruire una politica all’altezza di un Comune capoluogo. Non crediamo certo ai finti litigi diventati imbarazzanti negli ultimi tempi, quelli si come i capponi di Renzo che si “ingegnavano a beccarsi l’una con l’altra, come accade troppo di sovente tra compagni di sventura“».
Poi si rivolgono anche ai Cinque Stelle: «Noi vogliamo aiutare il Pd a tornare a fare un po’ di sana opposizione (a noi ha fatto bene) e riteniamo che Macerata abbia le capacità e le intelligenze per costruire una alternativa seria e credibile all’altezza della nostra città. Rispetto alla politica nazionale prendiamo atto che i Cinque Stelle maceratesi hanno svolto, molto spesso in sintonia con tutta l’opposizione, il loro ruolo suggellandolo, anche recentemente, con un preciso articolo che mette nero su bianco la loro posizione».
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Manca un candidato sindaco capace di incarnare questo possibile cambiamento di rinnovamento. Un volto riconosciuto da tutti i maceratesi che realizzi questa convergenza come ci ha indicato il vescovo Nazzareno Marconi.
Solo pena!Marchiori lo sa?
Ci si arrampica sugli specchi, il vescovo non ha mostrato alcuna linea, è stato perfettamente ed elegantemente super partes. Forse si fa confusione con la linea telegrafica di Marconi, Guglielmo Marconi.
Per un volto che incarni tutte le liste sopra esposte neanche il Dottor Frankenstein potrebbe aiutare.
Non sarà facile riuscire a seguire quanto sarà detto e scritto a proposito e a sproposito fino al prossimo voto amministrativo. Chi ha ascoltato o letto l’omelia del Vescovo prenda ciò che di buono si dice: avanzino le idee, retrocedano le ideologie, chi può dia il suo contributo per il futuro di Macerata. Ciò significa smettere di accusare chi fino ad oggi ha amministrato, smettere di ricordare fatti incresciosi che possono accadere in ogni angolo del mondo e sono accaduti purtroppo anche a Macerata; cominciare invece ad esporre proposte concrete per il futuro di Macerata, idee appunto e non ideologia. E l’anno prossimo saremo tutti più preparati a scegliere chi meglio interpreta la nostra visione per affidargli il governo della città.
Tanto in Italia funziona che si vota qualsiasi cosa ma alla fine vince sempre il PD