Pd, Pasqualetti detta la linea
La strategia dell’insabbiamento

MACERATA - Torna il regista occulto del centrosinistra in vista della campagna elettorale del 2020 e lo fa con una strenua difesa dell'operato della Giunta Carancini. Zero autocritica, il nemico pubblico numero uno non è la Lega, ma Giuseppe Bommarito. E dopo Mandrelli ora si cerca di boicottare Corradini

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STRATEGIA PD – Il segretario cittadino Stefano Di Pietro oggi a colloquio con Renato Pasqualetti in un bar del centro

 

di Matteo Zallocco

Aria nuova in casa Pd, Renato Pasqualetti in prima linea. Il volto storico del Pci maceratese e membro del direttivo cittadino del Partito Democratico torna a recitare il ruolo di regista occulto del centrosinistra in vista della campagna elettorale. Lo fa dettando una linea di strenua difesa sull’operato della Giunta Carancini. Linea che all’interno del partito sta prevalendo rispetto a quella di chi è molto critico con il sindaco e tra questi c’è sicuramente il segretario cittadino Stefano Di Pietro. Colloquio fitto anche oggi (nella foto in alto) tra lo “stratega” Pasqualetti e il coordinatore del Pd in un bar di piazza Battisti. Il Partito Democratico – seppur tra tanti mugugni – fa fatica a staccarsi da Carancini essendo stato in questo decennio il primo partito di maggioranza. Dunque si va avanti con la strategia della “caccia al nemico”, un po’ la stessa che contraddistingue la Lega degli ultimi anni.

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Il sindaco Romano Carancini e l’avvocato Giuseppe Bommarito durante un convegno

Ma a Macerata il Pd non sembra preoccuparsi del Carroccio che a parte l’ingresso del consigliere Andrea Marchiori non ha mosso un solo passo nella rincorsa al candidato di punta del Pd, l’assessore Narciso Ricotta. La Lega, guidata anche in città dal senatore di Lecco Paolo Arrigoni, vuole recitare un ruolo da protagonista ma ancora non è riuscita a costituire un tavolo unito del centrodestra. Decidono in pochi, così come nei tavolini da bar del Pd. Il nemico individuato da Pasqualetti non fa parte di nessuna area politica e ha un nome e un cognome: Giuseppe Bommarito. La linea passa attraverso il giornalino del Pd “Pensare Democratico” di cui Pasqualetti ha divulgato ieri la seconda copia nelle caselle postali di molti maceratesi. All’interno quattro articoli: un punto sul tavolo del centrosinistra firmato da Stefano Di Pietro, i dati locali del voto delle elezioni europee dello scorso maggio, un commento dell’avvocato Vando Scheggia che torna a criticare il questore sulla vicenda cannabis light (leggi l’articolo) e in prima pagina l’editoriale non firmato ma sottoscritto dal direttivo Pd con la linea indicata da Pasqualetti.

In questo articolo si legge: «Il clima negativo del prossimo appuntamento elettorale sarà merito esclusivo della destra maceratese che, orientata dall’opinione dell’avvocato Bommarito, “massimo profeta di sventure”, e dai suoi amici “cacciatori di siringhe”, da tempo si affanna a descrivere Macerata come una città in assoluto declino». Poi si scrive che «Macerata, con alterne vicende, è sempre stata amministrata particolarmente bene». Infine si attacca sul personale Bommarito per le critiche al sindaco: «E’ così inopportuno il suo atteggiamento che viene voglia di ricordargli quale altro atteggiamento hanno avuto la città e le sue istituzioni quando lui ha dovuto affrontare l’appuntamento più duro che un uomo possa affrontare». Il riferimento è alla drammatica morte del figlio, Nicola Bommarito, a causa di una overdose. Da quel giorno Giuseppe Bommarito ha affrontato una battaglia di prevenzione contro la droga e per anni – fino ai fatti di Pamela e Traini – è stato tacciato da molti come un visionario.

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Anna Menghi, consigliere comunale ed ex sindaco, ha criticato il giornalino del Pd con un post su facebook

Negli ultimi tempi la battaglia contro la droga è stata sposata anche da membri dell’amministrazione comunale: in particolare dagli assessori Mario Iesari (Pd) e Stefania Monteverde che fanno parte del Comitato uniti contro la droga istituito in Prefettura e che hanno condiviso il giudizio sulla gravità della situazione. Che certo riguarda Macerata come tante altre città. Ma che il Pd di Pasqualetti oggi cerca di minimizzare in quelle pagine. Si cita il “cuore antico” dell’Università senza ricordare che i rapporti con il Comune sono completamente deteriorati, tanto da far arrabbiare più volte un uomo pacato e di cultura come il rettore Francesco Adornato: dalla vicenda piscine al mancato utilizzo degli spazi dell’ex Upim ma soprattutto per non avere mai riconosciuto all’ateneo – vero motore della città – il ruolo che merita. Nell’opuscolo non si parla delle ultime vicende che hanno coinvolto l’Amministrazione Carancini come il maxi-risarcimento milionario alla Nuova Via Trento o la brochure celebrativa da 46mila euro che ha indignato gli stessi consiglieri e la segretaria Pd tanto da prendere le distanze dalla “scelta inopportuna” della Giunta attraverso un comunicato stampa. Inspiegabile anche la completa indifferenza di tutto il Pd cittadino su Bruno Mandrelli che prima ha lasciato il gruppo consiliare e poi si è dimesso da consigliere comunale per la mancata costituzione della commissione d’indagine sulle piscine. Così come è stata accolta con molta freddezza – anzi totale indifferenza – la discesa in campo del maceratese Flavio Corradini, ex rettore Unicam, per le primarie del centrosinistra in Regione. Sembra proprio che uno dei principali obiettivi sia quello di mantenere un determinato sistema di potere al comando, che poi è sempre lo stesso da decenni.

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Deborah Pantana e Romano Carancini

Un Pd che per acquisire credibilità dovrebbe parlare delle cose positive (Sferisterio, crescita del turismo, centro storico) ma anche saper affrontare i problemi. Invece si è scelta la linea dell’insabbiamento. La stessa imposta per l’annosa vicenda delle piscine di Fontescodella promesse dal sindaco per dieci anni, indicate come “priorità delle priorità” per due campagne elettorali, costate care alla cittadinanza e mai realizzate. Ed è proprio sulle piscine che il sindaco Carancini ha annunciato una querela per diffamazione all’avvocato Bommarito attraverso un comunicato stampa del Comune. Se ne è discusso in Consiglio comunale dove il sindaco ha trovato il massimo sostegno dalla consigliera di destra Deborah Pantana, sua sfidante nelle elezioni del 2015. L’alleanza Carancini-Pantana contro Bommarito (altro che regista della destra come dipinto da Pasqualetti) attraverso una campagna di delegittimizzazione di chi osa criticare è il miglior manifesto dell’attuale livello politico di Macerata.

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