Andrea Blarasin, Francesca Ciucci e Andrea Marchiori
L’ingresso ufficiale nel partito di Andrea Marchiori, la conferma di voler intraprendere la strada di una coalizione di centrodestra per le prossime comunali e la necessità di nominare una segreteria cittadina per dare il la alla campagna elettorale. Sono questi i tre principali punti emersi dall’assemblea della Lega, che si è svolta ieri sera alla Domus San Giuliano di Macerata.
Paolo Arrigoni all’assemblea di ieri
A tirare le fila il supercommissario Paolo Arrigoni, presenti anche il consigliere regionale Luigi Zura Puntaroni, il deputato Tullio Patassini (arrivato da Roma dopo l’approvazione del decreto Sicurezza bis), i candidati sindaci e consiglieri eletti di Recanati, Cingoli, Appignano e Treia, l’assessore di Tolentino Giovanni Gabrielli, il responsabile enti locali provinciale Andrea Cipolletta. Tra gli altri, il consigliere d’opposizione di Macerata Andrea Marchiori, l’ex assessore provinciale Andrea Blarasin e l’architetto Silvano Iommi. Una trentina le persone presenti all’assemblea vera e propria, circa il doppio alla successiva cena. Sembra essere partita ufficialmente dunque la corsa della Lega in vista di Macerata 2020. Il principale partito di centrodestra, che punta a un ruolo di protagonista in città e non solo, fino adesso era rimasto quasi nell’ombra e soprattutto è molto in ritardo rispetto al principale competitor Narciso Ricotta, ormai dato quasi praticamente per certo come candidato del Pd e del centrosinistra. Primarie permettendo. Di sicuro la Lega ha sofferto e soffre la mancanza di una classe dirigente locale, così come fotografato dall’ultima tornata elettorale: un successo alle Europee col traino di Salvini e una debacle alle amministrative.
Giovanni Gabrielli e Paolo Arrigoni
Ora però Arrigoni e il partito sembrano voler cambiare marcia, anche perché il tempo ormai stringe. Il primo passo è stata l’apertura dei tesseramenti, che ha portato all’ingresso ufficiale di Andrea Marchiori. Il consigliere da tempo aveva abbandonato Forza Italia, entrando nel gruppo misto e il suo approdo alla Lega era già nell’aria da qualche mese. Ed ora è tra i papabili candidati a sindaco. Il secondo passo sarà poi quello di nominare una segreteria cittadina (e provinciale) e in questo caso Arrigoni ha dato come death line ottobre. Da qui il terzo conseguente passo, quello di iniziare la campagna elettorale. In questa prima fase sarà lo stesso Arrigoni a imbastire un discorso con i possibili alleati di centrodestra (Forza Italia e Fdi in testa, con l’Udc che potrebbe anche cambiare schieramento), per riuscire trovare la quadra per una coalizione unitaria. E’ stata la stessa assemblea a chiederlo e sembra che già ci siano stati diversi contatti con parlamentari di riferimento degli altri partiti.
«I maceratesi non finiscono mai di trovare motivi per dire basta alla gestione di Carancini e soci. Basta dare un’occhiata alla cronaca di questi ultimi giorni a conferma di quanto sia urgente dare un taglio definitivo a questo scellerato Pd, La Lega ha le forbici pronte e si chiamano fatti – dichiara Arrigoni – La Lega di Governo sta dimostrando che mantiene ogni parola data ai suoi elettori e Macerata non farà eccezione – dice Arrigoni – Lavoreremo ad un centrodestra unito la cui coesione sia fondata sulla effettiva volontà di dare risposte concrete ai cittadini. Manterremo fede alla nostra mission che è di costruire, ma non lo faremo a tutti i costi. Inciuci e poltronismo hanno già fatto troppi danni ad una città che non lo merita». Una chiamata alle armi del territorio che si annuncia con ampie aperture e con la ferma convinzione che progetto e qualità delle persone debbano procedere di pari passo. È in questa chiave che va letto l’annuncio dell’ingresso in Lega di Andrea Marchiori, secondo Arrigoni. «Marchiori è un elemento di spicco del sempre più nutrito gruppo di amministratori locali che hanno fatto o stanno per fare la miglior scelta di campo possibile per mettersi davvero al servizio del territorio – continua il supercommissario – Il nostro è un progetto di qualità della vita che passa per la sicurezza, il lavoro e, non ultima, la qualità delle istituzioni: non c’è crescita dove partiti ed amministrazioni sono preda di interessi personali e di lobby». Altra questione Matelica, dove il senatore ha tenuto una riunione con una platea di tesserati in cui le frizioni rischiavano di prevalere su metodo e obiettivi. «Pur essendo stato fatto un buon lavoro di cui ringrazio caldamente Ivana Marchegiani, ho preso atto che era opportuno dare un nuovo assetto a Matelica affidando un mandato esplorativo a Simone Merlini, responsabile organizzativo provinciale della Lega – spiega Arrigoni – Entro fine ottobre individuerà un nuovo punto di riferimento del gruppo cittadino».
(Gio. DeF.)
(foto Fabio Falcioni)
Il consigliere regionale Zura Puntaroni
Andrea Blarasin
Ottimo acquisto, per la Lega, quello dell'amico e collega Andrea Marchiori
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Dai che vinciamo.
Dalle foto si evince che la Lega senza Salvini si riduce, qui da noi, a quasi niente. Se dovesse prendere un colpo a Salvini, oppure se dovessero usare un nuovo Shiran- Shiran con la 22, oppure se dovessero farlo fuori con una maglietta intima imbevuta di qualcosa, una volta scomparso Salvini scomparirebbe la Lega. Salvini è la Lega, e la Lega è Salvini. Sento i Compagni dell’ex-PCI dire: “Io voto Salvini”
Quindi, o la Lega riparte dal basso, dai lavoratori e da chiede diritti (la lotta agli sbarchi afro-musulmani alla fine non tiene più) e si fa conoscere, oppure, simbolo o non simbolo, conta come il due di coppe.
C’è poi il rischio, che avendo la Lega di Salvini il vento in poppa attiri gente da altri siti in cerca di fortuna. Tutto perché come partito è inesistente, o quasi, sul territorio, salvo le chiacchiere. Quindi, ha bisogno di immigrati da terre politiche in Guerra interna e in carestia elettorale.
C’è bisogno di un candidato sindaco che unisca la città. Che stronchi tutte le reti che il PD ha creato per portare voti. È un passaggio delicato in cui occorre molta attenzione e lungimiranza. Un personaggio integro che unisca le varie componenti della città, compresi i valori cristiani contro tutte le derive della sinistra riguardo le famiglie gay e il gender. Pensateci c’è un personaggio con esperienza amministrativa e rigore morale che può rispondere a tutti questi requisiti.
Ma certo che c’è un cotanto personaggio, sei tu ovviamente! Il nostro salvatore!! La nostra medicina! L’antibiotico di cui necessita la nostra città malata! Il nostro…….. lassativo!!
Ma ci faccia il piacere…..!
XPaolo Ponselli Ma che dici, non ho detto di essere io.
Se ho capito bene per sostituire Carancini ci vorrebbe un suo sfidante alle primarie interne del PD.Geniale,se non puoi sconfiggere il tuo nemico fattelo amico.