Macerata, escalation di Lega e astensionismo
Monteverde: «Centrosinistra rafforzi suoi valori»

ELEZIONI - La vicesindaca, candidata con Italia in Comune alle Europee, sull'avanzata della destra in città: «Il centrosinistra deve rafforzare la sua idea di sviluppo basata sul sociale, sulla cultura, sulla sostenibilità». Non si sbilancia su un eventuale candidatura nel 2020. Alle urne sempre meno elettori

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Federico Pizzarotti con Stefania Monteverde

 

«Non mi sottrarrò dalla costruzione del prossimo soggetto politico del centrosinistra a Macerata, ma in questi ultimi mesi il mio obiettivo è solo quello di finire bene un percorso iniziato 10 anni fa». Stefania Monteverde, vicesindaca nel capoluogo dopo il risultato delle Europee, dove era candidata con Italia in Comune nella lista con +Europa, non si sbilancia su un eventuale corsa a sindaco alle Comunali del 2020. Di sicuro farà parte della coalizione con Italia in Comune, se poi sarà anche una delle sfidanti alle primarie, a suo modo di vedere è presto per dirlo. Ma non c’è dubbio che il voto di domenica a Macerata città, come un po’ in tutta la provincia, il voto per le Europee ha consegnato un quadro ben preciso: il primo partito diventa di gran lunga la Lega, a discapito del Movimento 5 stelle, retrocesso in terza posizione. Un balzo in avanti netto del Carroccio, rispetto alle politiche dell’anno scorso. Tiene a malapena il Pd, che si conferma al secondo posto. Ma oggi come un anno fa, il partito senza dubbio più numeroso è quello degli astensionisti: domenica è andato a votare il 55,75% degli aventi diritto, a marzo dello scorso anno il 56,22%. Basti pensare che alle Europee del 2014 andò alle urne oltre il 77% dei maceratesi, in cinque anni in pratica si sono persi oltre 20 punti percentuali, all’incirca 10mila elettori.

Venendo alla Lega, in città ha incassato 7.021 voti, cioè il 36,38% (nel 2018 i voti dopo l’exploit alle politiche erano 4.808, il 20,98%; alle europee del 2014 appena 498 voti, il 2,53%). Con Salvini che ha fatto il pieno di preferenze: 1.859. Il Pd ha perso voti rispetto al 2018: 5.000 contro i 4.263 di domenica, che però sono valsi una percentuale più alta: il 22,12%. I più votati sono stati Pietro Bartolo (595), David Maria Sassoli (513), solo terza l’unica candidata del territorio per i dem Bianca Verrillo (488). Un tracollo quello del Movimento 5 stelle, che si è visto quasi dimezzare i voti rispetto a 12 mesi fa. I grillini sono passati da 6.485 voti a 2.835, pari al 14,71%. Un anno fa erano al 28,30%. Il più votato è stato Nicola Magi con 155 preferenze.

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«Sicuramente – osserva la Monteverde – l’avanzata della destra deve far riflettere, perché è una proposta che ha convinto tante persone. Quindi il centrosinistra deve rafforzare la sua idea di sviluppo basata sul sociale, sulla cultura, sulla sostenibilità, su un Paese aperto. Quello di domenica è un risultato che impone una domanda forte al centrosinistra, una domanda di chiarezza sui valori fondanti. Su questi dobbiamo basarci per rafforzare la nostra presenza». Insomma, per la vicesindaca il centrosinistra da qui ad un anno dovrà essere in grado di raccontare un’altra storia, di proporre un altro modello antitetico e contrapposto a quello della Lega e del centrodestra in vista delle Comunali e delle Regionali, anche se poi come visto ieri le amministrative seguono logiche diverse. E in quest’ottica per la Monteverde Italia in Comune rappresenta «un valore per il fronte progressista». 

La Monteverde candidata con la la lista +Europa rimasta sotto il quorum del 4% per eleggere deputati europei ha ottenuto 3.249 voti nel collegio, 1.847 in regione, 1.315 in provincia e 524 a Macerata città. «Ringrazio davvero quanti mi hanno votato – commenta – perché lo considero un riconoscimento del grande lavoro fatto in questi anni. E per chi non mi conosceva, penso che sia un riconoscimento per il progetto di Italia in Comune, anche se purtroppo non abbiamo passato il quorum, sono certo voti che guardano a un centrosinistra più ampio». Ecco gli altri risultati delle Europee a Macerata: Fratelli d’Italia 7,54% (1.454 voti, con 400 preferenze a Giorgia Meloni e 354 a Francesco Acquaroli), +Europa – Italia in Comune – Pde Italia 5,75% (1.109 voti), Forza Italia 5,56% (1.072 voti), Europa verde 2,30 % (444 voti), La Sinistra 2,05% (396 voti), Partito comunista 0,88% (169 voti), Popolo della famiglia 0,86% (166 voti), Popolari per l’Italia 0,53% (102 voti), Casapuond Italia – Destre unite 0,43% (82 voti), Partito Pirata 0,33% (64 voti), Partito animalista 0,45% (86 voti),  Forza Nuova 0,11% (21 voti).

(redazione CM)

Nessun maceratese in Europa: Verrillo è la prima nel collegio, Acquaroli il più votato in provincia



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