A Macerata esiste
un’alternativa al centrosinistra?
Io non la vedo

LA LETTERA DI UN CITTADINO - Dall'opposizione non si sente una voce, non si legge un solo scritto, non si promuove nessuna pubblica manifestazione

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Carlo Nicolini

Dibattito politico caldo in città e c’è chi s’ interroga sul futuro e sull’alternativa al centrosinistra. Carlo Nicolini, che si definisce semplicemente “cittadino maceratese” , si chiede qual è il ruolo dell’opposizione e la sua rappresentatività in vista delle elezioni del 2020.

di Carlo Nicolini*

Ma esiste una opposizione al discutibile governo di Macerata? Quei cittadini, che non hanno dato il voto al Pd e soci, da chi sono rappresentati e difesi? Non si sente una voce, non si legge un solo scritto, non si promuove nessuna pubblica manifestazione da parte di chi ha preso i loro voti ed ora costoro, indegnamente, siedono in Consiglio comunale e si godono le briciole di potere che la sinistra gli concede, cascando sistematicamente nelle trappole procedurali che la Giunta ha buon gioco di disporre. Una immagine plastica della situazione in atto la fornisce l’abbraccio simbolico tra il sindaco Carancini e quella che era la sua sfidante Deborah Pantana durante il Consiglio comunale sulle piscine e la querela a Giuseppe Bommarito, un evento che faccio fatica a commentare.

Oggi, quei cittadini senza rappresentanza possono far sentire la loro voce solo tramite le pagine ospitali di Cronache Maceratesi. Sono molte voci, sempre più numerose e più arrabbiate, ma in ordine sparso ed inefficaci di fronte alla protervia di questa Giunta. Ho letto che qualcuno ha individuato l’avvocato Bommarito come l’unica, autentica opposizione e riconosco che ha ragione, ma non basta: bisogna stanare nominativamente e pubblicamente l’opposizione ufficiale facendo in modo che, alle prossime elezioni, non prendano nemmeno i voti dei parenti.

Chi può farlo? Non lo so; potrebbero essere i partiti stessi, se al loro interno esiste qualcuno con la testa e gli attributi e sia in grado di scalzare gli incapaci e prospettare programmi verosimili e nuove leve credibili. Oppure dei cittadini competenti e volonterosi in grado di mettere in conto che, anche se non vinceranno, in Consiglio Comunale ci andranno di sicuro e difenderanno, finalmente, gli interessi dei propri elettori. Quest’ultima opzione non è peregrina, nonostante l’apparente caduta di consensi che riguarda questa Amministrazione, per due motivi: primo, siamo a Macerata e, secondo, come ho letto, gli attuali governanti si sono assicurati una consistente platea di voti elargendo, coi soldi nostri, contributi e facilitazioni ad oltre trecento tra associazioni, circoli e centri sociali, interessati alla sopravvivenza dei loro benefattori quanto i benefattori stessi.

*Carlo Nicolini, cittadino maceratese



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