Mario, ce cunuscimo da quanno si bboccatu su lu Cumune.
Eriamo joenotti e me si sempre piaciutu per come eri fattu e pe le qualità che, non i mai strombazzato, ma ci sempre avuto.
Me dispiace tanto che te si jtu via cuscì presto.
Spero che armeno starai contentu de rtroà, in Paradisu, la jente che te vulia vè e a cui i vuluto vè.
E, dato che ce stai, nsegna pò de maceratese a la jente che stroi li, cuscì, quanno rrighimo anche noandri, ci starà chidù che ce capisce.
Nel 1999, il Consiglio Comunale di Macerata, dove, per la prima volta, dal dopoguerra, c'era una maggioranza di centro-destra, ha votato la sfiducia alla sindaco Anna Menghi, prima (e, fino ad ora, unica) donna sindaco del Comune di Macerata, costringendola a dimettersi dopo nemmeno due anni dalla elezione.
Tafazzi non avrebbe saputo, né potuto fare di meglio!!!
All'epoca, a chi mi conosceva, dissi che, per almeno 20 anni, il centro-destra non avrebbe più riconquistato il Comune di Macerata.
Mi sembra di non aver sbagliato la buona previsione.
Quindi, a mio sommesso parere, lamentarsi, oggi, del ventennale malgoverno della sinistra, non ha molto senso, perché se, dopo la sindacatura Menghi, la sinistra è ritornata al governo della città, il centro destra, per onestà mentale, deve riconoscere le proprie responsabilità.
La signora Rosanna Bellesi ha perfettamente ragione, la situazione è decisamente vergognosa.
Domenica pomeriggio ho dovuto subire la stessa penosa esperienza, a causa di chilometri di corsia unica senza alcun tipo di lavoro in corso.
E l'esimio Sindaco, nonché Presidente della Provincia, sa solo consigliare di prendere strade alternative!!!
Complimenti!!!
E' questo il modo di supportare il turismo ed il benessere dei cittadini???
Signor Valenti, a parte il fatto che l'opinione pubblica non può sapere, perché non è un soggetto né una serie di soggetti ma, come dice la Treccani, un "giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini"), vorrei ricordarLe che, nel febbraio 2018, a Macerata e provincia, la situazione non era affatto "sana" e che ora, grazie all'impulso portato dal Questore Pignataro, l'aria è, sicuramente, più pulita rispetto a quella che si respirava all'epoca. Ed è solo per questo motivo che la collettività maceratese, nella sua stragrande maggioranza, ha avuto modo di conoscere e di apprezzare la meritoria attività del Dott. Pignataro.
Purtroppo, mi sembra di capire che i termini per un sacrosanto ricorso, avverso la revoca della borsa di studio, sono abbondantemente scaduti.
Possibile che nessuno sia in grado di aiutare questa ragazza che, quale unica colpa, ha quella di non essere clandestina?
Dott. Pignataro, il Suo trasferimento, di cui la stragrande maggioranza dei cittadini avrebbe fatto volentieri a meno, rappresenta una grave perdita per Macerata, ma è doveroso ringraziarLa per aver sempre speso le Sue indiscutibili capacità, al fine di migliorare la vita della nostra comunità.
Far scomparire, tacitamente, malgrado una delibera del Consiglio Comunale, il nome di chi ha fortemente voluto il restauro e la rinascita della cosiddetta "specola", è un fatto semplicemente vergognoso e denota, in chi ha agito, il più assoluto disprezzo per le decisioni prese, democraticamente, a livello istituzionale!
C'è solo da sperare che il nuovo Sindaco e la nuova Giunta sappiano porre un rimedio a questa deprecabile azione.
Le argomentazioni giuridiche svolte nella lettera scritta, al Presidente del Consiglio, da alcuni avvocati, tra cui spicca il nome di Ubaldo Perfetti, sono condivisibili e sottoscrivibili al 100%.
Sperando di sbagliarmi, visti i precedenti, esprimo, però, il mio scetticismo in merito alla possibilità che il nostro "beneamato" premier si ricordi degli insegnamenti appresi dal maestro Alpa.
Parafrasando le parole che San Paolo, sentendo avvicinare la morte, scrisse nella Seconda Lettera a Timoteo (Cap. 4) possiamo sicuramente affermare che "hai combattuto e vinto molte buone battaglie, sei arrivato fino al termine della tua corsa ed hai conservato la fede. Ora ti aspetta il premio della vittoria: il Signore, che è giudice giusto, ti consegnerà la corona di uomo giusto".
Malgrado questo, caro Don Peppe, la notizia del tuo decesso riempie di tristezza il cuore di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerti.
Riposa in pace.
Quando, nel luglio 1999, i partiti che la sostenevano presero l'improvvida decisione di sfiduciare la Sindaca Anna Menghi, parlando con amici, dissi che ci sarebbero voluti 20 anni prima che il centro-destra riuscisse a riconquistare il palazzo comunale di Macerata.
Mi accorgo ora, con stremo sconforto, di essere stato ottimista!
Tutto pienamente condivisibile!
Grazie Giuseppe, per quello che hai scritto e, soprattutto, grazie per quello che fai, giorno dopo giorno, per cercare di risvegliare le coscienze di tante persone, fin troppo menefreghiste di fronte alla calamità rappresentata dalla droga e dal degrado sociale ad essa strettamente correlato.
Premesso che, da "terremotato" esprimo la mia solidarietà al popolo albanese, così duramente colpito dal sisma, vorrei ricordare all'esimio Assessore Angelo Sciapichetti, nato a San Severino Marche:
1. che, a seguito degli eventi sismici del 2016, se non ricordo male, ben 87 comuni della Regione Marche, hanno subito danni e sono stati inseriti nel cosiddetto "cratere";
2. che di questi 87 comuni, ben 46 (Acquacanina, Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecavallo, Monte San Martino, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita e Visso) appartengono alla Provincia di Macerata;
3. che molti di questi comuni, posti nell'entroterra maceratese, hanno subito danni rilevantissimi dal punto di vista edilizio, sociale ed economico;
4. che, a distanza di oltre 3 anni dagli eventi sismici, chiacchiere e passerelle politiche a parte, la ricostruzione delle zone colpite si eleva molto poco al di sopra dello zero;
5. che, di questo passo, solo i nipoti dei terremotati, se avranno la fortuna di vivere a lungo, potranno, forse, avere il privilegio di di vedere (ovviamente, da turisti) la ricostruzione dei paesi in cui vissero i loro nonni;
6. che, nel frattempo, lo splendido alto maceratese, abbandonato a se stesso a causa dell'incuria, del disinteresse, del menefreghismo e della incapacità della classe politica, si spopolerà quasi completamente.
Per questi e per tanti altri motivi che, per necessità di sintesi, tralascio, invito e prego l'esimio Assessore Angelo Sciapichetti affinchè, una volta portata a compimento la "rinascita del Paese delle Aquile", voglia gettare uno sguardo benevolo voglia gettare uno sguardo benevolo anche su questa terra martoriata che, involontariamente, gli ha dato i natali e che, del tutto inconsapevolmente, per ben due volte, gli ha dato i voti per essere eletto in Consiglio Regionale.
Da quando il Dott. Pignataro è arrivato a Macerata, l'attività di contrasto alle attività delinquenziali, in primis, allo spaccio di droghe, indubitabilmente, ha fatto notevoli passi avanti.
Certamente, la guerra non è vinta e, altrettanto certamente, si tratterà di una lotta senza fine.
Credo, però, che dovremmo essere molto grati, al Questore ed a tutte le forze dell'ordine, per quello che hanno fatto e per quello che stanno facendo per restituire, ai nostri centri, un pò dell'antica tranquillità e sicurezza sociale.
"Peppe", le tue motivazioni, se non pienamente condivisibili, sono del tutto comprensibili.
Ma è un vero peccato che i maceratesi non abbiano la possibilità di eleggere un ottimo candidato sindaco!
Grande Professore, capace di far comprendere ed amare la sua disciplina, Medicina Legale, ai moltissimi studenti di Giurisprudenza che hanno seguito le sue lezioni, apprezzandone le capacità scientifiche e le doti umane.
Sincere condoglianze ai suoi familiari.
Ancora un grazie a Giuseppe per i suoi puntuali e dettagliati resoconti che fanno luce su molteplici aspetti del malgoverno dilagante.
Certo, sarebbe un eccellente Commissario Straordinario per la Ricostruzione ma, a mio parere, in alternativa, potrebbe essere anche un eccellente Sindaco di Macerata, se il centro-destra avesse il coraggio di fare questa scelta fuori dagli schemi partitici.
Colgo l'occasione per ricordare tre cari amici che ci hanno lasciato e che sono stati fondamentali nella storia della Laurel's: Rocco Lauro, Franco e Lia Cannas.
Gentile Signora Tamara, io, che in fatto di cippe non ho grande dimestichezza, non mi permetto nemmeno di contraddirLa, ma La ringrazio per aver fornito l'interpretazione autentica del Suo pensiero perché, nella sua primitiva (e, forse, affrettata) stesura, lasciava adito ad interpretazioni ben diverse che, come "Le nuvole" dello splendido brano da Lei citato, "vanno,
vengono, ogni tanto si fermano e, quando si fermano, sono nere come il corvo".
Gentile Sig. Giuseppe, Le chiedo scusa se, del tutto digiuno di conoscenze filosofico-umanistiche, non sono riuscito a comprendere il senso del Suo alato commento! E le chiedo scusa se, da ignorante qual sono, leggendolo, mi è tornata in mente quella vecchia (e fin troppo sfruttata) battuta secondo cui "chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, chi non sa insegnare insegna agli insegnanti".
Sarà anche vero che "nemo propheta in patria", ma la lettura dei due commenti precedenti lascia basiti.
Aspettando che chi sminuisce il valore delle iniziative di Marcorè faccia di più e di meglio, mi limito a ricordare una frase di Giovanni Falcone: "la cultura del sospetto non è l'anticamera della verità", ma (per non voler infierire), solo della calunnia.
Per me che non sapevo nemmeno che fossi candidata, una doppia sorpresa.
Complimenti per il successo, Sindaco Vanda!!!
Sicuramente i tuoi concittadini hanno fatto un'ottima scelta e saranno ripagati dalle tue indubitabili capacità, dalla tua cristallina onestà e dalla tua non comune umanità!
Macerata "granne", in realtà, è una "mujica" dove tutti (o quasi), in un modo o nell'altro, si conoscono.
Come io conosco loro, anche Carancini e Bommarito si conoscono da una vita, se non altro per avere in comune la passione politica e l'attività forense.
E' vero che Bommarito ha criticato, anche in maniera aspra, alcune scelte ed alcune operazioni dell'amministrazione a guida Carancini ma, nel farlo, ha sempre citato fatti e documenti, dando voce ad una larga parte della popolazione che, per inconsapevolezza o per timore reverenziale, preferisce esprimersi protetto dalla tenda della cabina elettorale.
Ma, a fronte di queste critiche, chi, come si legge nell'articolo, ha tanto rispetto del ruolo che riveste, proprio per il ruolo rivestito, ha il dovere di replicare, anche duramente, ma in maniera pubblica, alle critiche che gli vengono rivolte, dimostrando, con dati, date e documenti, la loro irragionevolezza o la loro faziosità.
Un Sindaco che querela un concittadino per le critiche rivoltegli in relazione alla propria attività amministrativa pubblica, a parte la caduta di stile, ottiene solo il risultato di apparire come un soggetto che preferisce rinviare a tempi futuri il giudizio sul proprio operato in quanto, allo stato, non è capace di difendersi pubblicamente con argomentazioni logiche e probanti.
Per questo motivo, mi permetto di dare un consiglio (non richiesto) a Carancini: torna sui tuoi passi, rinuncia alla querela ed organizza un bel confronto pubblico con Bommarito, nel corso del quale, alla presenza di un pubblico sicuramente numeroso, potrete darvele (dialetticamente) di santa ragione.
Se due poliziotti in divisa firmano, pubblicamente, una petizione politica (di qualsiasi colore), certamente violano un loro specifico dovere comportamentale, ma quel che sconcerta di più è il fatto che un Senatore della Repubblica (peraltro appartenente alla parte politica promotrice della petizione), forse pensando a chissà quale beneficio in termini pubblicitari, posti la foto sul proprio profilo Instagram, senza minimamente curarsi delle conseguenze negative che la diffusione della foto avrebbe avuto per i due poliziotti.
Evviva la Repubblica di Instagram!!!
Pur non avendo potuto partecipare, insieme a coloro che ancora hanno a cuore le sorti di questa città e di questa provincia, sento il dovere di ringraziare Giuseppe Bommarito e gli altri organizzatori di questo lodevole evento, servito, sicuramente, a focalizzare l'attenzione sui problemi della droga e delle infiltrazioni malavitose che, giorno dopo giorno, in mancanza di una seria ed efficace politica di contrasto, diventano sempre più preoccupanti.
Grazie, "mamma Jaja" per tutto quello che ci hai regalato con il tuo insegnamento, con il tuo esempio, con la tua umanità e con la tua passione civile.
Sincere condoglianze alla famiglia.
Ciao Eliana, ero fuori e, quindi, leggo solo ora del tuo meritatissimo successo.
Anche se in ritardo, complimenti vivissimi per le capacità che hai tenacemente dimostrato e che, sicuramente, hai saputo trasmettere ai tuoi figli, giustamente orgogliosi di "cotanta mamma". Ad maiora semper!!!
Paolo Meschini
Utente dal
30/6/2012
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