di Matteo Zallocco
Primarie a febbraio. In attesa dei nomi che sfideranno Narciso Ricotta è uscito il mese. Ieri sera durante la riunione di maggioranza del centrosinistra si è deciso quando fare le primarie in vista delle elezioni amministrative che con ogni probabilità si terranno ad aprile. La maggior parte della coalizione sembra propendere per il turno unico (senza ballottaggio) ma in merito restano delle divisioni.
Ma chi sfiderà l’assessore ai lavori pubblici Narciso Ricotta, già pronto con tanto di book fotografico? Tra i nomi in ballo c’è quello della vice sindaca Stefania Monteverde che dopo essersi candidata alle Europee con il partito di Pizzarotti (Italia in Comune) potrebbe riproporsi con Sinistra per Macerata. C’è poi il presidente del Consiglio comunale Luciano Pantanetti che potrebbe formare un’altra civica oltre alla caranciniana Città di tutti. Si attende in particolare la candidatura di Pensare Macerata annunciata da Massimiliano Bianchini che cercherà di coinvolgere anche i renziani di Italia Viva e l’area del Pd che sta cercando un nome più in discontinuità con l’amministrazione uscente rispetto a Ricotta. In tale direzione erano stati proposti il segretario cittadino Stefano Di Pietro e il giovane Andrea Perticarari. Ma attenzione anche all’ex rettore Unicam Flavio Corradini nel caso in cui non dovesse andare in porto (a causa dell’accordo Pd-5 Stelle) il progetto delle primarie regionali di centrosinistra per le quali è stata lanciata una petizione con oltre mille firme.
Si attende la Leopolda del prossimo fine settimana per capire la strategia che vorrà attuare Renzi nei prossimi appuntamenti elettorali. In provincia un centinaio di persone hanno aderito ad Italia Viva e qualcuno – tra cui lo stesso Corradini – dovrebbe ufficializzare l’ingresso nel nuovo partito dopo la Leopolda. Intanto a Macerata verrà formato il gruppo consiliare “Psi – Italia Viva con Renzi” durante la prossima assise in programma lunedì 21 ottobre: oltre a Ulderico Orazi (proveniente dal Pd) ne farà parte anche Enrico Marcolini della civica La Città di tutti. E i consiglieri renziani potrebbero essere tre con Renato Rocchi (anche lui eletto con il Pd) che deve ancora ufficializzare la decisione.
L’altro appuntamento da attendere è quello delle elezioni in Umbria della settimana successiva. Lì si capirà la reale consistenza dell’alleanza Pd – 5 Stelle che in città al momento presenta ostilità da ambo le parti. Si parlerà anche di questo domani durante l’assemblea comunale dei dem.
Intanto dopo il sondaggio pubblicato ieri in vista delle regionali che con ogni probabilità è stato commissionato da esponenti di centrosinistra, oggi ne viene annunciato un altro dal centrodestra secondo cui l’alleanza tra Pd e 5 Stelle non basterebbe per vincere le Regionali. Tutto da prendere con le pinze, seppur ci siano diverse indicazioni interessanti. A partire dalla netta bocciatura al governatore Ceriscioli.
Nella classifica di gradimento del sondaggio Sigma ai primi posti tutti esponenti del centrosinistra…
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Ricotta è un bravo ragazzo.
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‘Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai molte maschere e pochi volti’ (Luigi Pirandello).
” Città di tutti”. Dalla denominazione è quella che promette di più. Non vedo perché sforzarsi a trovare qualcosa che garantisca meglio quella continuità così esplicita nell’ appellativo. Dio, Patria e Famiglia è solo uno slogan che secondo gli originali promotori dello stesso dovrebbe far breccia nei maceratesi visto che tempo addietro nolente e volente la fece e poi a Macerata avrebbe almeno teoricamente, buone speranze di riattecchire dopo sett’anni. Non dimentichiamo che nella Città di Maria avere in comune parte di uno slogan che unisce Chiesa e un partito è un vantaggi non da poco. Però visto che Macerata campa sugli universitari avrei usato per farli sentire partecipi “Libretto e moschetto, fascista perfetto” o un più letterale e romantico d’annunziano motto famosissimo: “Eja, Eja, Alalà![“. Certo ci sarebbe quel nuovo partito formato da un certo Renzi che per motivi non ancora politicamente chiari, proprio per la scarsa conoscenza dello “ sconosciuto “ fondatore, sta attirando tutti quelli che delusi dalle precedenti esperienze politiche vedono il lui un nuova ancora di salvezza ma forse meglio dire un salvagente per tenersi a galla. C’è chi pensa che avrà un grosso seguito di politici di tutte le specie, razze e colori diversi ma anche una piccola difficoltà, quella di trovare chi li vota. Questo Renzi, magari potrà esprimere il meglio della politica a basso prezzo che si acquista nelle bancarelle dell’usato ma essendo ancora poco conosciuto è prematuro solo parlarne. Mi piace se ho capito bene poter usufruire di quella doppia possibilità che darebbe modo di partecipare alle comunali e alle regionali secondo certi meccanismi talmente tecnici che solo gli addetti al lavoro possono capire. Poi anche qui sembra che oltre a vecchi partiti come ad esempio il Pd o il movimento conosciuto come 5stelle ci sia da vedere prima quale potrebbe essere l’influenza gravitazionale dal nuovo astro ( Renzi ) che pur non avendo ancora una sua orbita dove poter girare, lui a differenza degli altri pianeti, gira solo su se stesso come si avesse al suo centro un sole che gli fornisce luce e calore. Ci sarebbero anche altri contendenti, i cosiddetti minori perché se fossero maggiori ad ogni articolo non verrebbero fuori nomi su nomi da cui potrebbe uscire il vincitore. Visto che tra i nuovi nomi molti sono già conosciuti e qualcuno anche inserito o che aspira a rifarlo deduco che un premio ci sarà pure. Quale?
Gli attuali candidati sindaci sono incapaci di dare il valore aggiunto per la vitoria. I sondaggi riportati sono inaffidabili, a mio modesto avviso.
Solo chi avrà la capacità di presentare un candidato sindaco che mette insieme la città vincerà. I giochi dei partiti non sono un sentito cambiamento, solo un giusto candidato sindaco può rassicurare i cittadini. Pensate a chi può essere e troverete la risposta per un valore aggiunto decisivo.
Macerata è ‘gemellata’ con la Cina e allora il candidato ideale è quello che conosce la politica riformista di Deng Xiao Ping e la attui adattandola alla specificità italiana.
cosa non si fa’ per non lasciare la poltrona!!!!