di Alessandro Trevisani
Il Consiglio comunale di Porto Recanati ha bocciato in via definitiva la variante del resort al Burchio, con 11 voti contro 4, mentre per il Pd Antonella Cicconi e Petro Feliciotti hanno abbandonato l’aula al momento del voto. Si chiude così, almeno sul piano amministrativo, una vicenda lunga 12 mesi, con una cavalcata di 4 ore in un clima arroventato. Giusto un anno fa, il 20 novembre 2013, la Coneroblu Srl presentava la proposta di variante urbanistica, tesa a convertire in zona R1 ricettivo-turistica l’area del colle del Burchio: 34 ettari adibiti a pascolo e colture, che la cordata russo-americano-uzbeka voleva trasformare in una struttura 5 stelle superior, con hotel, 9 campi sportivi, palazzo dei congressi, spa, centro fitness, centro diagnostico, piscina, 40 villette e 17 ettari di verde adibito a parco.
Il duello in Consiglio è stato accesissimo, interrotto più volte da applausi, mugugni, risate e contestazioni da parte degli oltre 50 cittadini a sedere, mentre fuori dall’aula stazionavano almeno 70 persone ansiose di conoscere l’esito. Tutti i consiglieri hanno preso la parola per dichiarare il proprio voto, tranne Guerrina Stefanelli e l’assessore Andrea Dezi, che in mattinata aveva comunicato il suo “No” al Burchio al sindaco Sabrina Montali. La quale ha esordito così: “Questo è uno scempio del territorio in cui nessuno si chiede quale sia l’odore dei soldi che lo dovrebbero finanziare. Il danno per la collettività sarebbe tale che interverrebbe di certo la Corte dei Conti. Chi mi ha voltato le spalle poteva scegliere la Ubaldi come candidato sindaco, noi vogliamo invertire la rotta a livello di consumo del suolo”.
I “traditori” sarebbero appunto i piddini Cicconi e Feliciotti, che si sono astenuti per questioni di prudenza. Ha detto Antonella Cicconi: “Il Comune li ha i soldi per pagare eventuali risarcimenti concessi dai tribunali alla Coneroblu?”. E Feliciotti: “I rischi ci sono eccome. Mi sono opposto al rigassificatore, ma qui siamo troppo avanti nell’iter e la democrazia è l’arte del compromesso: non combattiamo i mulini a vento col portafogli di tutti”.
Riassumiamo gli altri interventi. Il vicesindaco Lorenzo Riccetti: “Abbiamo 160 aziende edili e 40 aziende turistiche. La politica delle megastrutture è fallita nel 1967, quando fu progettato l’Hotel House. È ora che sia la politica a pianificare, Porto Recanati non può più essere un juke-box dove metti la monetina ed esce la variante”. Gianmario Poeta, per M5S: “Si dà troppa importanza agli oneri urbanistici, spesso per 1 euro incassato ne escono 4 per conseguenza di scelte sbagliate. Trovo sbagliato l’ordine del giorno, che al secondo punto prevede la bocciatura di una variante resa illegittima dal voto sul primo punto”. Apprendiamo infatti che Poeta si è assicurato contro la colpa grave, finanziandosi con una colletta tra gli attivisti M5S. ma ha comunque votato con la maggioranza, che a questo punto conta su 10 consiglieri incluso il sindaco, che per il Pd conserva l’appoggio di Dezi e Stefanelli.
Nella foto scattata da un cittadino Lidya Karmalyuk arriva in piazza delle Rimembranze poco prima del Consiglio comunale
Per GFP Rosalba Ubaldi ha difeso la sua scelta del resort: “Gettiamo via centinaia di posti di lavoro, era pronta a gestire il tutto la Sheraton-Kandinski, e il sindaco non ha considerato nemmeno l’offerta di Coneroblu per piazzare le scogliere. Nessuna assicurazione potrà coprire chi boccia la variante, piuttosto abbiamo la copertura finanziaria per la causa cui andremo incontro da lunedì?”. Scintille con la Montali quando le dice: “Lei è abile a propinare falsità, perché hotel e suite non sono nelle carte che votiamo”, con la Ubaldi che le risponde inferocita invitandola al rispetto.
Applausi scroscianti per Attilio Fiaschetti, che biasima la “campagna mediatica ostile” e ironizza sui rilanci di Coneroblu: “Dopo la crisi del rublo hanno preso a dire che non vengono i russi, ma invece aspettano turisti americani. Sappiamo che al resort lavorerebbe solo personale specializzato, ergo portorecanatesi nada, nisba, niet. E così ci raccontano che faranno dei corsi di formazione”. L’assessore al Turismo Italo Canaletti sfodera una gragnuola di cifre e dati sul turismo nelle Marche e da Russia e Usa: “Questi visitatori vengono da noi per le tipicità e detestano le strutture di massa, vogliono un paesaggio e un soggiorno a misura d’uomo”, dice, applauditissimo, poco dopo che Angelica Sabbatini di Gfp puntualizzasse: “Se non volete il Burchio, che cosa proponete per il lavoro? Dobbiamo ancora sentire una parola sulle vostre alternative”.
A fine seduta, fuori dal Municipio, l’investitrice Lidya Karmalyuk passeggia sconsolata con l’architetto Giancarlo Biagioli, mentre sciamano via i cittadini, tra cui Cristina Vergari, la moglie di Arturo Maresca, che aveva grossa parte nell’affare, e parecchi capomastri e imprenditori edili delusi. “Certo, se era un pacco ‘sto Burchio meglio non farlo”, dice un muratore pugliese all’uscita, mentre il volto traspare però un enorme smacco. In ogni caso quello di stasera è stato il primo “no” di Porto Recanati a una mega lottizzazione. “Abbiamo voltato pagina, liberandoci di una grossa zavorra”, dice Montali, che soddisfatta ringrazia i due fedelissimi del Pd e il voto di Gianmario Poeta. “L’ho molto gradito”, dice il sindaco, che guarda al futuro con più certezze.
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E meno male !!
Caro Feliciotti, se l’Italia è nella situazione in cui versa è anche per colpa di persone che come lei occupano incarichi pubblici, ma purtroppo hanno uno scarso senso civico e memoria corta, che li porta a dimenticarsi con quali ingenti sacrifici di vite umane si è giunti ad ottenere una democrazia. Per preservare tale democrazia, caro Feliciotti ci sono questioni, come la legalità e il rispetto delle leggi che non possono essere assoggettate a “compromessi” di qualsivoglia natura! Se le sfuggono questi basilari principi è quantomeno inopportuno che lei continui a ricoprure il mandato assegnatoli da popolo sovrano e al quale è tenuto a dar conto (e non al partito).
Non capisco di quali penali si debba aver paura. Se qualche amministratore, aveva dato permessi o rassicurazioni prima del tempo, le penali le pagherà lui, se invece i permessi o le rassicurazioni erano legittime, la votazione non servirà a nulla e si costruirà. Io spero nella prima soluzione, innanzi tutto perchè si risparmierà un po di suolo e si eviterà di dare spazio a nuova malavita nella nostra zona, secondo perche sono dell’avviso che se i politici cominciano a pagare LORO i propri errori, invece di farli pagare a NOI, la politica la farà solo chi ha voglia di fare un servizio e ne è anche capace, non chi a solo voglia di arricchirsi.
ben fatto!!!
Era ora bravi
Ora voglio vedere come il Comune risarcirà i danni, con quali soldi? Se fossi sindaco avrei paura, perché c’è anche una responsabilità personale, la Montali e’ una dilettante alla sbaraglio, in realtà mi spiace anche, perché governare non è uno scherzo, non è un gioco per ragazze…
Grande Sindaco, complimenti!!!!! Solo la determinazione di una donna è riuscita a fermare il 2^ hotel House.
No al burchio, si all hotel house,……..porto recanati a quello che si merita, e intanto continua la lenta deriva, complice una classe dirigente non adatta al cambiamento!!!! Un po’ come bm grande eccellenza marchigiana portata al declino da persone non all’altezza della situazione!!!
Complimenti sindaco…ed avanti tutta!..evitato uno scempio!
Quand’è che buttiamo giù l’hotel house? Chi sono i proprietari? Chi paga le tasse?
Ennesima prova di come siamo arcaici in Italia. Siamo vecchi dentro, non siamo capaci di guardare al futuro, tenendoci sempre ancorati al passato. Buttata al vento un’occasione storica per sviluppare un minimo a livello turistico una regione che turisti non ne ha più. Tranquilli, tanto la gente va in Spagna, Grecia e Mar Rosso con due soldi e si diverte alla grande vedendo posti stupendi. Noi riempiamoci la bocca con parole come “scempio del territorio” che di turisti e di soldi non ne hanno MAI portati nè ne porteranno.
Giusto che sia finita così, anche se, solo i Russi ci possono salvare dall’Europa che ci sta cannibalizzando. Speriamo bene…..
Regione Marche, non discuto sul fatto che Porto Recanati si porta dietro la magagna dell’Hotel House, dei venditori di rose petulanti (questa mi è venuta così) e delle fogne sul mare, ma credimi, è una Signora cittadina rispetto alle altre Cittadine costiere maceratesi. Non c’è paragone proprio.
Undici mani levate, l’ex sindaco Ubaldi con altre tre consigliere sconsolate a guardare. E’ l’immagine simbolo – le fotografie rendono meglio di tutto – della fine di un’epoca a Porto Recanati. L’esperienza della Ubaldi sindaco è chiusa, ora si pensi a programmare il futuro con il nuovo sindaco Montali. Il voto in consiglio comunale segna la spaccatura del Pd, due consiglieri votano con la giunta, altri due (compresa la segretaria Cicconi) escono dall’aula. La vicenda segna la sconfitta della segreteria della Cicconi, che dovrebbe trarne le conseguenze. Nomini il Pd un nuovo segretario, vicino alle posizioni della giunta e dell’assessore che in essa lo rappresenta. La nuova dirigenza Pd discuta con il sindaco Montali le linee amministrative da seguire, a partire dal documento principale: il programma elettorale. I foglietti con scritti i “desiderata”, tra cui posizioni di potere (un capogruppo che partecipi alle riunioni di giunta) non fanno fare una bella figura al partito. Se i consiglieri Cicconi e Feliciotti non si ritrovassero in questa nuova situazione dovrebbero rassegnare le dimissioni. Soprattutto occorrere la supervisione della segreteria provinciale del Pd (Teresona Lambertucci, dove sei???), che in questa vicenda si è dimostrata latitante.
Un giorno di grande dignità. Porto Recanati smette di essere cibo per ruspe. La Montali è già nella storia.
Invece i russi devono davve da magnà co le scarpe che je portate… Braviii bravii dopo non ve lamentate che c’è crisi …
E ancora bisogna sentire parlare del Burchio come “occasione di sviluppo”! Eppure, le altre “occasioni di sviluppo” sono ben visibili nell’Hotel House, negli altri grattacieli, nei quartieri fantasma del Lido delle Nazioni e del Giannino, nelle Groviera di cemento costruite sugli scarichi della Montecatini, negli interi complessi invenduti in centro, negli scheletri abbandonati dell’ex Santa Cristiana, firmati dalla stessa “classe imprenditoriale” insieme ai colleghi campani e ai traffichini che hanno distrutto Banca Marche. A qualcuno mancano forse dei garage in cui nascondere le Porsche reclamate dalla guardia di finanza per i crac precedenti?
Il sindaco è da ammirare xché ha rispettato quanto detto in campagna elettorale, e questo non capita spesso in Italia, per il resto credo che siamo una piccola Italietta che non coglie mai nessuna opportunità. Quindi spero di non vedere in futuro articoli che lamentano la crisi è la mancanza di lavoro. Xché non si trovano tutti i giorni persone disposte ad investire certe cifre e porto Recanati non potrà fare turismo solamente con 4 chalet inghiottiti dalle mareggiate. Avete voluto respingere i russi adesso peggio per voi
L ignoranza è la più brutta delle malattie.. conservate il vostro territorio immacolato che tra poco non vi rimane che quello!!
Pieno sostegno al Sindaco Montali. Lei e al suo gruppo di giovani amministratori, che, benchè inesperti, hanno mostrato più dignità e più coraggio dei vecchi marpioni della politica.
Propongo la Montali come candidata alle primarie del PD maceratese.
quanta ipocrisia se il resort fosse stato yenkee avrebbero steso tappeti rossi……..
Voglio dire la mia da proprietario di un appartamento a Scossicci. Se ho ben capito, il cemento non è stato fermato perchè i costruttori del Burchio avevano comprato cubature già autorizzate perciò non capisco l’entusiasmo di alcuni commentatori. Io ho solo capito che questa era l’ennesima battaglia fra guelfi e ghibellini e non so veramente se la cittadina di Porto Recanati abbia guadagnato o perso.
Però mi sono accorto che da 5 o 6 anni a questa parte la città è in decadenza e quindi sollecito la giunta a muoversi e soprattutto a non ci farci più fare il bagno nella cacca come a ferragosto scorso.
Buona fortuna amministratori e Porto Recanati!!!
E’ del tutto irresponsabile,se non addirittura collusivo,non allarmarsi per i tanti scandali di cui ogni giorno sono piene le cronache italiane riguardanti un settore come questo del quale parliamo.In presenza di un elemento ancor minimo di non assoluta chiarezza è altamente consigliabile non dare un via libera, anche costasse sacrifici.Senza svolte nette e radicali questo Paese mai tornerà in piedi,pur avendo tante risorse che dovremmo esser capaci di sfruttare meglio,visto anche che non siamo proprio tutti in brache di tela.Personalmente condivido la scelta del Comune di Porto Recanati e della maggioranza che lo amministra.Giovanni Bonfili.
L ignoranza è la più brutta delle malattie.. conservate il vostro territorio immacolato che tra poco non vi rimane che quello!!
i russi hanno fatto arricchire le marche. aprite gli occhi, complimenti per aver fatto fuggire anche questa opportunità
Ecco, Daniele De Santis, ben detto. Voi tenetevi la vostra immensa cultura, noi ci teniamo il nostro territorio. Perché è vero, a noi un po’ di territorio immacolato, non toccato dalle camorre, è rimasto.
@Angelo Biondi ho seguito tutta la vicenda del Burchio con costanza e approfondimento, ma senza mai fare alcuna dichiarazione pubblica sulla vicenda urbanistica che riguardava una comunità locale e non coinvolgeva una dimensione sovracomunale, perché non credo che il segretario provinciale debba intervenire per orientare il voto o le posizioni dei rappresentanti locali eletti nelle istituzioni, su vicende che riguardano porzioni circoscritte di territorio. A margine di tutta la vicenda però mi rallegra che in una questione così delicata e complessa, con tante sollecitazioni pubbliche, di carattere politico, legale e giornalistico, la maggioranza di Porto Recanati abbia tenuto. Per giorni e giorni ho visto gettare fango sul pd e sui suoi rappresentanti locali, poi alla prova dei fatti i rappresentanti del Pd hanno votato in linea con la maggioranza, con due astensioni che debbono essere comunque rispettate perché determinate da tanto buon senso istituzionale e politico. il sindaco Montali ha superato una prova importante, adesso è chiamata ad occuparsi dei tanti problemi ambientali e paesaggistici che Porto Recanati si trascina da anni e che solo con la collaborazione di tutti e il dialogo potranno essere affrontati.
Signora Lambertucci ma lei ha riletto che cosa ha scritto? Ma come fa ad affermare che i rappresentanti del PD hanno votato in linea con la maggioranza? E’ mancato il voto della segretaria del PD! Hanno votato a favore un consigliere che è assessore e che ha votato, in giunta, per la scelta del consulente il cui parere è stato assunto a base dell’azione di annullamento di tutto il processo concessorio. Questo consigliere sì che ha dimostrato coerenza e serietà, non rinnegando il patto stipulato con gli elettori. L’altro consigliere è una indipendente, che non conosco ma alla quale ieri sera i rivolto i miei complimenti per il comportamento tenuto. Chi esce, senza altra aggettivazione, dalla politica di Porto Recanati è il pd. Ieri sera l’unica forza politica nazionale presente nella maggioranza dell’attuale Giunta ha perso la grande occasione per dimostrare di essere non solo a favore ma il traino di una politica di rinnovamento a Porto Recanati. La questione Burchio, come purtroppo è stata declassificata, doveva essere trattata come un simbolo nazionale del riscatto della Politica nei confronti di una ormai annosa e dissennata guerra nei confronti del territorio. Onestamente mi sarei aspettato un coinvolgimento anche di Franceschini a difesa dei tesori del territorio interessato. Invece il silenzio assoluto. Forse ha prevalso la real politik delle alleanze provinciali e regionali a discapito di un bacino elettorale non facilmente controllabile o ritenuto ininfluente. E questa mia considerazione è suffragata anche dalla scarsa sensibilità che gli organi regionali, al di là dei comunicati di maniera, hanno dimostrato nella risoluzione dei tanti problemi che opprimono la città. Io penso che la comunità di Porto Recanati da ieri sera sia ben consapevole di tutto questo e ne saprà trarre le giuste conseguenze. Comunque ieri sera a Porto Recanati credo che si sia ottenuto un altro grande risultato. Si è tracciato un solcato tra quelli che vogliono il nuovo e fanno e quelli che invece del nuovo ne parlano soltanto. Io tra quelli che vogliono il nuovo e fanno il PD non l’ho visto.
Cordialmente.
Appunto l’ignoranza : quella che ritiene che il futuro dipenda dal cemento ! Sì voglio tenermi il territorio, anzi proprio il suolo agricolo, l’unica risorsa non rinnovabile che ci consentirà di sopravvivere nonostante l’insensatezza dei nostri governanti. Vuole un dato sig De Santis ? Eccolo : il nostro paese in 50 anni di sviluppo edilizio si è bruciato per sempre 15 milioni di ettari di suolo coltivabile, il doppio della Germania!
@Gioacchino Di Martino: i consiglieri di tutti gli enti, come anche i parlamentari, esercitano la propria funzione senza vincolo di mandato, rispondendo per le loro opinioni e per i voti espressi ai loro elettori. Sono stata un amministratore e so che a volte è difficile votare in un modo o nell’altro, quando si debbono bilanciare tanti e diversi fattori che incidono sulla propria città. Ma la scelta che ha compiuto ieri il gruppo dei consiglieri riferibili al Pd, pur con dei distinguo, è stata quella di non mettere in crisi la maggioranza e di garantire che una scelta così complicata passasse con un risultato “rotondo” per usare un termine sportivo (11 voti favorevoli, solo 4 contrari). Se poi vogliamo continuare a contrapporci ideologicamente e rrorre l’eterno iato tra il bene e il male facciamolo pure ma l’avverto che non la seguirò su questa strada. A me interessa di più ritrovare progettualità e coesione nell’interesse dell’amministrazione e della città di Porto Recanati.
Mi associo a Peppe Bommarito.
Il caso è vero che potrebbe sembrare una opportunità gettata al vento, forse in altri luoghi, in altre situazioni lo sarebbe… P.to Recanati no!
Grazie a una politica inacapace, miope e dilettantesca, mi ritrovo rispetto a 20 anni fa il mio appartamento svalutato da una politica di volumetrie, volumetrie, volumetrie. Prova a venderlo? chi se lo piglia? Per fare il bagno nella cacca in estate? e dove volevamo arrivare? Se ci fosse la DOP per un qualche prodotto tipico portorecanatese, fra poco non sapremo più dove coltivarlo!
Pensino a sistemare una delle poche aree di costa ancora verdi come la Pineta!