Il sindaco Montali al Pd:
“Se volete il mega resort
mettetevi con la Ubaldi”

PORTO RECANATI - Con una lettera aperta, il primo cittadino inchioda il Partito Democratico sul caso Burchio: "Dite apertamente cosa volete fare. Se non siete d'accordo con il parere legale dell'Amministrazione, assumetevi le vostre reponsabilità e schieratevi apertemente con la minoranza"

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Sabrina Montali, sindaco di Porto Recanati

di Alessandro Trevisani

Con una lettera aperta al Pd e ai giornali, intitolata “Coerenza e responsabilità”, il sindaco di Porto Recanati Sabrina Montali spariglia le carte nella partita del Burchio. Il primo cittadino sollecita il Pd a prendere posizione sulla variante urbanistica, in vista di un Consiglio comunale ormai imminente che dovrà mettere ai voti il suo provvedimento di annullamento della vecchia delibera ubaldiana, che risale ormai al 15 ottobre. L’invito, secco, è quello di attenersi alle linee programmatiche concordate a giugno tra alleati, o di fare direttamente una proposta di delibera insieme a Rosalba Ubaldi e al suo GFP.
Il Pd, venerdì scorso, si era detto possibilista nei confronti del progetto del resort (leggi l’articolo), “per non mettere in ginocchio la città”, mostrando così di dare ascolto al parere di Fabrizio Tedeschini, ordinario di Diritto Amministrativo dell’Università di Camerino, che in caso di No alla variante, stante che l’iter aveva già contemplato due “sì” incassati dalla amministrazione precedente, preconizzava un quasi sicuro risarcimento ai danni del Comune nei confronti della parte privata, la Coneroblu Srl. Nelle ultime ore c’erano stati dei tentativi di cucitura tra le due anime di una maggioranza spaccatissima, tanto che il Pd aveva fatto un passettino indietro, dicendosi di nuovo aperto a tutte le possibilità. Cosa che la Montali ha interpretato come un segnale di debolezza, infilando il partito di Renzi con un secco contropiede.

Antonella Cicconi, segretario del Pd di Porto Recanati

Antonella Cicconi, segretario del Pd di Porto Recanati

Ora la segretaria di via San Giovanni Bosco, Antonella Cicconi è chiamata a una risposta in tempi rapidi, mentre ancora non si conosce il parere dell’altro esperto consultato dal Pd, Federico Tedeschini, ordinario di Diritto Pubblico alla Sapienza, nonché ministro della giustizia nel governo “ombra” del Dc Gianfranco Rotondi. Montali mostra di non apprezzare l’attivismo del Pd in queste consultazioni, tacciando gli alleati di mettersi sulle posizioni “tremendistiche” della Coneroblu, che nel succo vaticinano rischi di dissesto per le casse comunali, laddove il parere di Andrea Berti, consultato dalla giunta che include il piddino Andrea Dezi, esclude rischi risarcitori e penali per i singoli consiglieri, riscontrando anzi vizi formali e di sostanza in un accordo tutto a favore del privato, tanto che Montali parla di possibili sanzioni penali per i consiglieri che lo votassero. Perfettamente allineato con la sindaco il vicesindaco Riccetti, che reputa “scorretto e indefinibile il comportamento di un partito che prepara una presa di posizione a porte chiuse e poi la mette sui giornali, il che fa capire con chiarezza che siamo davanti ad una logica politica sovraordinata agli interessi di Porto Recanati. Se la preoccupazione era tutelare l’amministrazione e le tasche dei consiglieri – chiude Riccetti – l’attività andava dispiegata in modi del tutto diversi”.

Ma ecco di seguito la lettera di Sabrina Montali.

L'ex sindaco e attuale consigliere Rosalba Ubaldi

L’ex sindaco e attuale consigliere Rosalba Ubaldi

“L’amministrazione Comunale di Porto Recanati, a seguito della presentazione da parte della Coneroblu del parere del prof. Ermanno Calzolaio, ha deciso, con una delibera della Giunta Comunale approvata all’unanimità, di conferire incarico ad un legale esperto in materia per “verificare la regolarità del procedimento amministrativo sino ad oggi espletato, sia sotto il profilo della legittimità degli atti amministrativi adottati ,sia in ordine alla validità ed agli effetti degli atti negoziali stipulati nonché a valutare le possibili opzioni a disposizione dell’Amministrazione nella definizione del procedimento e la possibilità di un eventuale riesame degli atti fino ad ora adottati,
Si è trattato di un atto dovuto, adottato nel rispetto di un preciso progetto politico e del programma di governo approvato dal Consiglio Comunale per la legislatura 2014 – 2019 che ha senza possibilità di equivoci scelto di “tutelare il territorio riducendo il consumo del suolo e abbandonando interventi di ulteriore cementificazione come nel caso della variante del Burchio.”
Con l’acquisizione del parere richiesto dall’Amministrazione Comunale si è conclusa la verifica preventiva necessaria per consentire al Consiglio Comunale di assumere una decisione coerente con le linee programmatiche di governo.
Per contro, il Partito Democratico ha deciso, senza alcun preventivo confronto con l’Amministrazione che dovrebbe sostenere, di affidarsi a propri consulenti, cui è stato affidato l’incarico di confutare la fondatezza del parere acquisito dall’Amministrazione comunale e la correttezza degli atti posti in essere dal Responsabile del procedimento; lo stesso Partito Democratico ha poi deciso di divulgare il contenuto del parere acquisito ponendosi di fatto e pubblicamente come controparte del Comune, in totale ed acritica adesione alle argomentazioni sostenute dalle parti private.
Non spetta all’Amministrazione replicare in punto di diritto (tanto meno pubblicamente) alle tesi sostenute dai legali ingaggiati dal PD, visto che il partito non è parte del procedimento amministrativo, né sarà mai parte dell’eventuale processo amministrativo che dovesse sorgere all’esito di questa vicenda.
Questa Amministrazione, che ha la responsabilità del governo di questa città, ha però in questo momento un preciso dovere (sul quale peraltro tutti i pareri concordano), che è quello di assumere una decisione sulla variante del Burchio e di assumerla nei termini.
Se dunque il Partito Democratico ha deciso autonomamente di acquisire un proprio parere legale in totale divergenza da quello assunto dall’Amministrazione, quello stesso partito non potrà che essere coerente con questa scelta, presentando senza indugi, tramite i propri Consiglieri Comunali e come consentito dai Regolamenti , una proposta di delibera da sottoporre al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva della variante sul Burchio sulla quale intercetterà, come è facile prevedere, il voto favorevole della minoranza, assumendosi con ciò la responsabilità delle sue scelte.
Diversamente , questa Amministrazione non potrà che essere coerente con il percorso intrapreso, che continua a ritenere il più giusto e sensato per la città, attendendosi lealtà e coerenza da parte di una delle forze politiche che la sostiene”.

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