di Alessandro Trevisani
Con 9 voti favorevoli e 7 contrari (ovvero tutti i membri presenti dell’opposizione) il consiglio comunale di Porto Recanati adotta per la seconda volta, e in maniera definitiva, la variante cosiddetta del Burchio, segnando un ennesimo e deciso passo in avanti del progetto della Coneroblu Srl: mega resort 6 stelle, più campi sportivi, spa, centro diagnostico per l’accoglienza turistica di alto livello, oltre a circa 70 villette dislocate in due aree diverse della vallata adiacente al crinale che dista circa 200 metri dal fiume Potenza, in località Montarice. Ora la palla passa alla Provincia, che entrerà nei dettagli della lottizzazione convenzionata, secondo decisivo step in vista del decollo del progetto.
Al centro della discussione, a margine della discussione delle 9 osservazioni presentate da cittadini e forze politiche, è finito più volte il parere negativo della Soprintendenza, che parla di “elevato rischio di intercettazione archeologica”, e boccia la “localizzazione degli interventi”. La sindaco Rosalba Ubaldi si è fatta forte del parere positivo della Provincia di Macerata, il consigliere di UpP Lorenzo Riccetti ha evidenziato alcune incongruenze delle mappe presentate con la pianta catastale, evidenziando come la fascia di tutela intorno ai fabbricati rurali ne risultasse per conseguenza inficiata e diminuita, e obiettando che il progetto soddisfa solamente “i bisogni di alcuni privati”.
Diverse volte gli applausi del pubblico hanno scandito gli interventi dei consiglieri dell’opposizione, innescando la reazione del sindaco, che ha richiamato tutti al rispetto del regolamento. “Rispetteremo le prescrizioni della Soprintendenza”, ha detto la Ubaldi, “e non è certo in mio potere dire ai privati dove possono costruire. Il mio compito è quello di dire sì o no alle proposte che vengono portate”. Ancora il sindaco ha puntualizzato che spetta ai privati della Coneroblu finanziare le opere di mitigazione necessarie in un’area su cui insistono due frane di livello medio, così come spetta al privato remunerare i tecnici come la professoressa Edvige Percossi, l’archeologa autrice di Potentia. Quando poi scese il silenzio, il libro che dettaglia le scoperte archeologiche fatte nell’area della città romana fondata nel 184 a. C., cui facevano riferimento la villa e la manifattura d’anfore rinvenute sul Burchio. “Tutti i cittadini potranno visitare il campus archeologico”, ha detto la Ubaldi ribattendo alle perplessità di Attilio Fiaschetti, membro delle civiche e neo alleato del Pd, a sostegno della candidata Sabrina Montali, che ha assistito anche lei alla seduta. I democratici sono stati chiamati direttamente in causa dalla Ubaldi: “Mi fa piacere che il Pd cominci a dirsi favorevole al progetto”, ha detto la sindaco, facendo riferimento a un intervento sulla stampa di un membro del direttivo piddino, l’ingegner Feliciotti. Eppure il consiglio direttivo del Pd, lo scorso dicembre, ha votato compatto contro il progetto, e la stessa Montali non appare per nulla possibilista, essendosi pronunciata a favore di un minore consumo del suolo. Stessa campana suonata dai Cinque Stelle, presenti massicciamente in Consiglio, in attesa di presentarsi per la prima volta alle Comunali, il prossimo 25 maggio. “Lascia sconcertati”, dice il portavoce Giammario Poeta, il fatto che l’ente principe per questioni come questa, ovvero il Ministero, rappresentato della direzione regionale, venga del tutto bypassato dalle istituzioni locali”.
La “battaglia” del Burchio, insomma, continua, così come il dialogo, a sinistra, tra l’alleanza stretta intorno alla Montali e i riccettiani di UpP. L’accordo appare probabile, e probabilmente non è stato ancora raggiunto per una questione di “pesi” da distribuire nella coalizione che si appresta d allargarsi. Riccetti spiega che UpP “ha riunito i propri ‘grandi elettori’ ed ha chiesto loro un ampio mandato per trattare con la lista Montali”, e aggiunge che “unanime è stato l’imperativo di avere precise garanzie programmatiche, soprattutto sui temi della tutela del territorio, del lavoro, e della creazione di nuova coscienza civica. Insomma, per mettersi accanto a Pd, Fiaschetti, Agostinacchio e Sel, UpP vuole alcune garanzie, tra le quali una di scottante attualità: niente concessioni al progetto del Parco del Burchio.
Numerosi i cittadini presenti al Consiglio Comunale di Porto Recanati. Nutrita la rappresentanza degli attivisti M5S
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ecco un’altro scempio,cittadini ribellatevi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma ancora insistono, non è possibile che non si veda l’assurdità di questo progetto. 70 villette buttate via per davvero, sprecate, ma chi le usa dai…e ancora si crede che questo progetto risanerà l’economia di portorecanati, la città è già appesantita così e se li si lascia fare, poche persone decideranno su un’altra rovina del territorio. Pensate bene prima di agire.