Civitanova, centrodestra all’attacco:
“L’Amministrazione ha fallito”

Bilancio condiviso, Civita Park, Popsophia, ma anche le grotte della città Alta e la pressione fiscale: questioni sulle quali, secondo l'opposizione, Corvatta e la sua squadra non hanno saputo affrontare

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corallini ciarapica morresi

Da sinistra Giovanni Corallini, Fabrizio Ciarapica e Claudio Morresi

di Laura Boccanera

«2013 anno della violenza? No, è stato l’anno dell’ipocrisia e delle bugie». Risponde così la Federazione del centrodestra alle parole del sindaco Tommaso Corvatta che nella conferenza stampa di fine anno (leggi l’articolo)ha redatto anche una specie di bilancio etico. L’opposizione di centrodestra stila invece il suo contro bilancio, ponendo l’accento sui risultati negativi e rigettando al mittente le accuse “etiche”. «La conferenza di fine anno è stata fumosa – dichiara Fabrizio Ciarapica – nessun risultato è stato ottenuto dalla sua amministrazione nel 2013. Il sindaco aveva promesso che nei primi 100 giorni di governo, avrebbe risolto il problema delle grotte di Civitanova Alta, ma ad oggi nemmeno un sopralluogo è stato fatto. Aveva sbandierato la partecipazione ed il bilancio condiviso coi quartieri, ed ancora lo stanno aspettando. Aveva promesso una riduzione della pressione fiscale, aveva garantito che avrebbe fatto rispettare alla Civita Park i tempi per la consegna della fiera ed invece, a distanza di quasi 2 anni, l’unica cosa certa è che il centro commerciale aprirà ma, quasi sicuramente, non vedrà mai la luce né fiera né palazzetto. E poi Popsophia, i rom, l’Accademia, l’Università, l’unico atto dovuto sarebbero le dimissioni». Sull’aspetto etico delle parole del sindaco che aveva biasimato il fatto che da parte dell’opposizione non siano arrivate condanne ferme sulla violenza verbale esplosa su Facebook e sulle minacce di morte la federazione risponde: «Non serve prendere posizione, è chiaro e scontato che la violenza è da condannare, però il sindaco non è nella posizione di dare lezioni a nessuno. E’ lui il primo che enfatizza la divisione con toni e accenti fuori luogo cercando di far passare la sinistra come il bene e la destra come il male – dicono Corallini e Morresi – oltretutto la superiorità morale quando si lascia intendere che noi eravamo vicini ai poteri forti è inaccettabile, a questo punto chiediamo che venga istituita la commissione d’inchiesta voluta da Costamagna, ma mai partita, sulla Civita Park. A tutt’oggi non c’è nessuna garanzia, né ci sarà visti i tempi; ci faccia sapere invece con urgenza il risultato dei controlli fatti dall’ufficio tecnico riguardo ai materiali usati nelle opere di urbanizzazione realizzate dalla Civita Park e spieghi alla città come mai i lavori del nuovo centro commerciale vanno avanti mentre quelli della Fiera e del Palas sono fermi».



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