La Commissione Regionale di Garanzia del Pd ha deciso per il rinvio del Congresso del 16 febbraio. La decisione è stata presa ieri sera dopo ore di animata discussione terminata ai voti: 3 a 2 in favore del rinvio della gara che avrebbe dovuto eleggere uno tra Francesco Comi e Luca Fioretti. Il ricorso era stato presentato da Luca Ceriscioli, escluso dalla competizione in virtù dell’applicazione dell’articolo 8 dello Statuto del partito, che nega l’elezione a chi già ricopre la carica di primo cittadino in una città capoluogo. La direzione regionale dello scorso 22 gennaio che ha approvato il regolamento delle Primarie del 16 febbraio non aveva il numero legale (presenti 18 rappresentanti su 42) . Di conseguenza i probiviri hanno reputato nullo qualsiasi atto votato dall’assise in quella sede, compreso il regolamento del congresso e relative scadenze e nomina della commissione regionale per il congresso (quella che ha valutato Ceriscioli incandidabile recependo le indicazioni dal nazionale). Così hanno deciso a maggioranza. Favorevoli Ugo Ruggeri di Pesaro, Davide Straccia di San Benedetto, Marianna Di Lisio di Fermo, contrari Adriano Ciaffi di Macerata e Piergiorgio Pieretti di Jesi.
Uno scenario ora molto complesso con decisioni in conflitto tra organi di controllo e la scadenza ormai prossima. Ceriscioli e soddisfatto: “Adesso la possibilità di rinviare il voto del 16 febbraio diventa concreta». La Commissione Nazionale si riunirà giovedì per un ulteriore approfondimento, a fronte dell’inaspettato colpo di scena. Qualora si optasse effettivamente per uno slittamento delle consultazioni, non sarebbe automatica la riammissione di Ceriscioli, visto che la presa di tempo potrebbe anche riguardare solo l’ambito organizzativo e logistico dell’evento, ad oggi in alto mare in molte realtà marchigiane. Ceriscioli aveva citato i casi di Matteo Renzi e Michele Emiliano, giudicati simili alla sua situazione. Gli accostamenti erano stati tuttavia giudicati inconsistenti, dato che il regolamento non pone paletti sui doppi incarichi al segretario nazionale. Per quel che riguarda invece l’amministratore pugliese non esistono segnalazioni alla Commissione di Garanzia. I due candidati ammessi, il consigliere regionale Francesco Comi e il sindaco di Monsano Gianluca Fioretti proseguono intanto la loro campagna elettorale (oggi alle 17.30 è in programma il confronto ad Ancona all’ex sala del consiglio comunale).
Aggiornamento delle 12.50: “Salvo diverse decisioni della Commissione nazionale, la data del congresso resta quella del 16 febbraio”. Lo ribadisce il segretario uscente del Pd Palmiro Ucchielli dopo la decisione della Commissione regionale che ha accolto invece il ricorso presentato da Luca Ceriscioli, escluso dalla corsa alla segreteria perché sindaco in carica, annullando gli atti della Direzione regionale del 22 gennaio. Per Ucchielli la parola definitiva spetta a Roma, “come il Consiglio di Stato rispetto al Tar”.
(g.c.)
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Non tutte le primarie riescono col buco?
LA REGIONE ALLA FRUTTA E LORO LITIGANO PER LE POLTRONE !!!
L’OPA di Fassino anche questa volta finisce male. Chiamate Renzi 3131, per aprirgli gli occhi sulle scalate/cordate dei vecchi soloni della politica marchigiana. Largo al nuovo che “avanza” (se qualcuno prima non si è già mangiato tutto!).
Aggiornamento delle 12.50:
“Salvo diverse decisioni della Commissione nazionale, la data del congresso resta quella del 16 febbraio”. Lo ribadisce il segretario uscente del Pd Palmiro Ucchielli dopo la decisione della Commissione regionale che ha accolto invece il ricorso presentato da Luca Ceriscioli, escluso dalla corsa alla segreteria perché sindaco in carica, annullando gli atti della Direzione regionale del 22 gennaio. Per Ucchielli la parola definitiva spetta a Roma, “come il Consiglio di Stato rispetto al Tar”.
A questo punto mi chiedo per quale motivo il candidato Luca Fioretti debba mantenere in piedi questo ridicolo baraccone delle primarie palesemente truccate del PD, relegandosi al ruolo insignificante di spalla di Francesco Comi. Che cos’ha da guadagnarci, si è forse adattato anche lui agli accordi di corrente? E cosa pensano di questa farsa i suoi sostenitori?
Abbia coraggio, Fioretti, si sfili dal giochetto preconfezionato e lasci Comi con il cerino in mano, a godersi una falsa vittoria che gli si ritorcerà contro come un boomerang.
Caro Bommarito
francamente non capisco la sua posizione.
Se nello statuto c’è scritto, e c’è scritto, che il sindaco in carica non può candidarsi, perchè urlare al complotto?
La soluzione era semplice a mio avviso, sarebbe bastato che il Ceriscioli si fosse dimesso da sindaco, e non credo che nessuno gli avrebbe potuto opporre nulla.
Comunque è un peccato, perchè il sindaco di Pesaro è persona notoriamente apprezzata ed avrebbe sicuramente alzato il livello qualitativo del contendere, e tenendo sempre in considerazione che , in teoria, dovrebbero far parte dello stesso partito, avrei preferito sentire tra di loro un classico “che vinca il migliore” , invece non si è persa occasione per denigrare, insinuare ed infangare.
A me francamente, di tutta questa storia, rimane l’amaro in bocca per la grande occasione persa da tutti, di fare squadra, quantomeno di provarci , per gli interessi dei cittadini.
Chissà perchè mi ritorna in mente la storia dei due capponi che Renzo Tramaglino portava in regalo all’Azzecca-garbugli, capponi che durante il loro viaggio verso la morte, non perdevano occasione per beccarsi a sangue.
Saluti.
William
Io sono stato un sostenitore delle primarie ma oramai mi sembra si siano trasformate in una farsa, in tutte le cose cose ci vuole serietà e correttezza.
Caro Berrè, ho spiegato nei dettagli la mia posizione con un commento all’articolo: “Venticinque maceratesi a sostegno di Francesco Comi”.
Comunque penso anche io che questa vicenda delle primarie per la Segreteria Regionale del PD sia una grande occasione persa, uno smacco fatto a tutti i cittadini che speravano in qualcosa di nuovo nel panorama politico regionale.
Sebbene la riunione regionale non aveva il numero legale, se non ho letto male, secondo le direttive nazionali l’escluso non poteva comunque essere incluso.
Pertanto mi sembra tanto donne sull’orlo di una crisi di nervi…
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Tra vecchi marpioni, figli d’arte, triciclati, mi manda picone, vai avanti tu che mi viene da ridere a livello locale non sembra essere cambiato nulla: sul carro del rottamatore si sono infilati tanti rottamati.
Nulla di nuovo sul fronte occidentale..