di Gabriele Censi
Pochi giorni e si chiariranno gli equilibri all’interno del Partito Democratico della provincia di Macerata. Domenica 3 novembre è la data decisiva, si svolgeranno quasi tutti i congressi di circolo delle principali città (Macerata, Civitanova, Recanati e Tolentino) e si potrà sapere già in serata chi sarà il nuovo coordinatore provinciale del partito dopo Roberto Broccolo. La situazione aggiornata a dopo il voto di ieri a Montefano, che ha visto prevalere (12 a 5) Teresa Lambertucci, con l’elezione di Francesco Giubileo tra i delegati provinciali, vede ancora in vantaggio la candidata renziana. Stasera si vota a Pollenza, il 2 ad Apiro, lunedì 4 a Camerino.
In contemporanea alle elezioni del segretario provinciale si votano anche i coordinatori dei circoli cittadini. A Macerata si è arrivati stasera al nome dell’unico candidato che andrà a ricoprire il ruolo di segretario di circolo. E’ l’uscente Paolo Micozzi, appartenente dell’Area-Dem di Ricotta e Sciapichetti. Le diverse aree cittadine, l’area-dem appunto, i renziani e gli ex-bersaniani sono giunti ad una sintesi sul nome del prossimo segretario. Un accordo su cui hanno lavorato oltre ad Irene Manzi anche Caterina Roganti, Stefano Di Pietro e Maurizio Saiu. Non sono invece stati scelti i nomi che andranno inseriti nell’unica lista che verrà presentata agli iscritti. Il meccanismo, lo ricordiamo, prevede una sola lista di appoggio per candidato, senza possibilità di esprimere preferenze. Dunque gli iscritti maceratesi si troveranno ad esprime un voto attraverso una sorta di porcellum da Corea del Nord. Oltre l’ironia, la scelta nazionale di anticipare i congressi dei circoli rispetto alle primarie per il segretario nazionale ha indotto ad evitare ulteriori frizioni. Molti dirigenti infatti che si trovano a livello locale su posizioni diverse, confluiranno in seguito sul medesimo candidato nazionale, Renzi, Civati o Cuperlo che sia. Tornando alle consultazioni cittadine, non sembrerebbe un grosso ostacolo la composizione della lista con i nomi dei futuri dirigenti maceratesi. I posti, grosso modo, saranno equamente suddivisi tra le tre sensibilità.
A Civitanova invece la sfida è tra la maggioranza che ha guidato fino ad oggi il partito sotto la leadership politica del vicesindaco Giulio Silenzi e una seconda lista che, sebbene il regolamento prevede che non ci siano collegamenti con i candidati nazionali quindi i riferimenti sono a scopo esplicativo, si può dire a tutti gli effetti renziana. Le candidature alla guida del circolo sono state svelate. Si tratta di due donne: Mirella Franco, area Silenzi, 59 anni, capogruppo Pd in Consiglio comunale, logopedista all’asur di Civitanova e Roberta Belvederesi, 50 anni, già consigliere provinciale, impiegata amministrativa dell’asur. Le due candidate si presenteranno in due incontri pubblici previsti entrambi per la giornata di domani .
Anche a Tolentino al lavoro una “task force” per il congresso di domenica, nel tentativo, come a Macerata, di giungere a una candidatura unitaria per la guida del circolo cittadini. Da Andrea Merlini (40 anni, artigiano), Stefano Tasso (35 anni, dipendente ASSM), Anna Quercetti (32 anni, avvocato) e Tommaso Leoni(18 anni, studente) dovrebbe scaturire la proposta unitaria da sottoporre al voto degli iscritti.
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Definiti intanto i dettagli della visita che il Comitato “Macerata per Civati” ha organizzato a Recanati con il candidato alla segreteria nazionale del Pd. L’incontro con Pippo Civati è previsto per venerdì 1 novembre alle 21.30 nella sala convegni di Villa Colloredo Mels. “Dalla delusione alla speranza, le cose cambiano cambiandole”: è questo il motto con cui Civati si presenta agli elettori del Pd. “La sua è infatti una proposta di radicale cambiamento”, scrive il comitato, “fondata sulla riscoperta dei valori della sinistra, a partire da quelli dell’equità e della solidarietà, e che prevede, per l’immediato, una rapida via d’uscita dalle larghe intese. Civati propone inoltre agli elettori del Partito Democratico l’idea di un partito più attento ai bisogni del territorio, con un forte impegno per rilanciare le attività dei circoli, troppo spesso sostituite negli ultimi anni da iniziative di carattere personalistico di fondazioni, associazioni e comitati elettorali. Tutti coloro che vorranno aderire al comitato per dare il proprio contributo in termini di passione, idee e lavoro potranno iscriversi al portale www.civati.it o contattare i referenti locali attraverso le pagine facebook Macerata per Civati” o Recanati per Civati”.
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Il PD maceratese continua a farsi del male da solo. La soluzione unitaria proposta, lungi dal fare chiarezza sulle forti tensioni interne, che rimangono tutte intere, è solo un ipocrita pateracchio frutto del lavorio sotto traccia di quelle correnti che a parole si dice di voler eliminare.
Qualcuno balla da solo….
Chissà se balla con il sorriso per le consulenze….
Citando Giovannino Guareschi, il famoso autore di Don Camillo, possiamo dire che per Giulio Silenzi “Il destino si chiama… Pina”. In un congresso segnato da Matteo Renzi, il rottamatore, nel Pd di Civitanova si ripropongono vecchi giochi di bottega. Silenzi candida alla segreteria la fedele Mirella Franco, politicamente debole e con poco seguito. Alle comunali la Franco prese una manciata di preferenze e fu ripescata grazie alle dimissioni dei consiglieri divenuti assessori. Poi è stata designata addirittura capogruppo consiliare. Ma per l’elezione della Franco alla segreteria occorrono i voti dei tanti iscritti facenti riferimento alla consigliere provinciale Pina Bruno. Sembra che i 2/3 delle preferenze ottenute da Silenzi alle comunali siano derivate dalla stessa Bruno. In quella occasione non fu strategicamente candidata la figlia di quest’ultima, Alessandra Boscolo, e pare che Pina non la prese affatto bene. La stessa Boscolo che, ancora studentessa, Silenzi nominò, tra lo sconcerto generale, addirittura assessore provinciale alla Cultura. Ora sembra che nell’operazione che porta la Franco alla segreteria cittadina Pd, rientri la nomina della sopraciata Boscolo assessore comunale in sostituzione della dimissionaria Sglavo. Ella transita cioè dall’assessorato alla Cultura a quello dei Servizi Sociali, in virtù di competenze che si fa fatica a riconoscerle. Resta da capire se sono a conoscenza delle manovre, e come la prenderanno, quei consiglieri comunali Pd che dopo aver preso centinaia di preferenze sono stati lasciati al palo. Comunque tutto questo agitarsi servirà a poco, perchè segretario nazionale sarà eletto il favorito Matteo Renzi e ai livelli inferiori suoi uomini. Perciò all’enclave civitanovese del Pd attende un destino di isolamento politico e di marginalità.
@ Caporaletti è la solita malalingua dal dente avvelenato i suoi commenti sono solo gossip della peggior specie. Le stesse fonti e lo stesso entourage della malalingua davano per certo assessore Mirella Franco al posto della dimissionario Sglavo, Puntualmente smentiti, verranno smentiti alla fine del percorso congressuale. Non ci stupisce E non stupisce la città che questo entourage prolifico in veleni, hanno abbia diffuso altro veleno sul conto del neo “Senatore di prima nomina” accusandolo di svendere il suo entourage della prima ora e della seconda ora in cambio di una lottizzazione , etc e non ci stupisce che il renzismo della prima ora e seconda ora siano divisi, si sono auto avvelenati! Ora il congresso sarà sicuramente svolto senza “PINA” e Mirella sarà eletta, per vincere una delle due fazioni del renzismo si dovrà attuare una moltiplicazione dei pesci mai visti prima( pardon tessere!) una manovra finanziaria di almeno € 8000.00 di neo tessere! La cosa oltre che impossibili, è sicuramente una chiara manifestazione che il nuovo che avanza, avanza con i metodi della vecchia DEMOCRAZIA CRISTIANA di concezione DOROTEA la fabbrica delle tessere.
Viva il ballerino bulgaro, viva le fate, e viva Pippo il Principe Giglio del Fantabosco del PD!
@ MaxWater, non è un errore ho scritto cesso, che invece di acqua scarica Gazzosa. Se si tratta di un congresso senza Pina, vi conviene annullare l’assise e chiudere bottega. E’ noto a tutti che il grosso degli iscritti rimasti al Pd fa capo alla Bruno. Silenzi senza lei conta solo su un centinaio di voti personali e non va da nessuna parte. Il nome della Boscolo, figlia dalla Bruno, quale nuovo assessore, non è gossip di una malalingua ma è riportato oggi dalla stampa. Avremo un’assessore al sociale senza competenza e non sottoposta alla prova elettorale. Quanto all’entourage a cui fa continuamente riferimento, ne sono sprovvisto: ho la libertà intellettuale, a differenza di lei, di agire autonomamente. Delle tessere noto che è lei molto navigato dato che fa pure conteggi, ma considerando i pochi iscritti al Pd civitanovese sono del tutto sballati. Della serie senza vergogna essere definiti democristiani dorotei da un sorcio di sezione. Un individuo che non sa stare senza partito e che ora, come i soldati giapponesi dell’utima guerra, è schierato in difesa di un potere al tramonto. Potere che per dispensargli le briciole lo costringe a dimenarsi sul web sotto nickname.
@ Caporaletti da fondo al suo depositio di bile,e sforna altro veleno, involontariamente conferma che l fonte del giornalista altro non è che un famoso doroteo, che si animasolo in vista di congressi o di”conta delle tessere”.In via Mameli 11 non c’è nessuno che sta al’ultima spiaggia , non c’è nessuna fortezza BASTIANI DA DIFENDERE , sono tranquilli non hanno bisogno di dare veline velenose alla stampa, le veline stanno nella sede dei dorotei finanziata da paperoni civitanovesi. IL veleno non produrrà effetti su nessuno se non che su di voi, a voi restano solo da cercare € 8000.00 per comprare tessere per esistere polticamente. Avete scaricato pure sul vostro capobastone neo senatore di prima nomina del veleno, siete alla frutta.
Il solito PD ……………a Macerata non cambia nulla. Unico candidato : come fa a rappresentare tutte le anime del partito, ma principalmente come pensa di invogliare i cittadini elettori ad avvicinarsi. Che delusione !!!!
Verrà il giorno che Silenzi partito dalle stelle finirà vergognosamente nelle stalle. Siamo in molti a Monte S. Giusto ( ex Sindaco ) e a Civitanova ad aspettare.
Credo che sia Ciro Espiosito , che Aldo Caporaletti , abbiano completamente ragione .
Il tempo e solo il tempo potra’ chiarire’ la questione , per cui non resta che aspettare
Per il resto credo che a Civitanova siano in essere ” fermenti lattici vivi ” , in grado di rigenerare la politica potabilizzandola dalle tossine e sublimando processi di pura passione etica , fuori e contro il teatrino cui questa maggioranza che governa il PD ci ha negli ultimi anni costretti e che la citta’ ha reiteratamente condannato .
NOI SIAMO ALTRO , NOI SIAMO ALTROVE ! .
PER LA CIVITANOVA CHE SARA’ ! .
Mi sbaglio, o la signora Franco, tramite CM, aveva detto di non essere interessata a questa poltrona?
No, aveva detto di non essere interessata ad un posto in Giunta al posto della Sglavo.
chi è quel trans nella foto?