di Marco Ricci
Mario Antinori – che solo qualche settimana fa aveva sfidato per la segreteria provinciale la renziana Teresa Lambertucci – è sempre più corteggiato all’interno del Partito Democratico. Così, dopo l’invito rivoltogli giovedì scorso dalla stessa neo-segretaria durante l’assemblea provinciale (leggi l’articolo) perché accettasse il ruolo di vice segretario, oggi è stato il senatore Mario Morgoni ad intervenire direttamente. Rivolgendo ad Antinori un appello per l’unità del partito, per il superamento delle logiche dei capobastone e delle correnti, perché accetti il ruolo di vice segretario offertogli dalla Lambertucci. Questo dopo aver espresso una dura critica al funzionamento del Partito Democratico maceratese, diviso tra correnti in perenne lotta tra loro.
“In provincia di Macerata il Pd, così come i suoi genitori Ds e Margherita, ha sempre sofferto di una fossilizzazione di una struttura correntizia rigida che ha visto in questi anni gruppi ciascuno armati l’uno contro l’altro”, ha dichiarato Morgoni, “Una condizione che ha portato in assoluto al male più dannoso per il nostro partito. Per due motivi. Da una parte tutte le energie utili si sono concentrate in questa battaglia senza lasciare spazio ai problemi della comunità provinciale. Dall’altra il partito provinciale si è contraddistinto per una smisurata attenzione ai percorsi personali “protetti”, con ciascun gruppo attento esclusivamente alle prospettive, agli incarichi e alle candidature dei suoi membri che. Questo è quello che accaduto” – ha proseguito il senatore, parlando quindi di due situazioni che avrebbero di fatto “reso marginale la vera funzione di un partito, rendendo il Pd poco operativo o nel peggiore dei casi inutile“.
Dunque la proposta a Mario Antinori, il giovane architetto di Belforte del Chienti. “L’invito di Teresa Lambertucci ha un grande pregio, cioè di essere tempestiva, di arrivare proprio adesso che nel partito si apre una nuova stagione e un nuovo percorso. Allora bisogna cogliere l’attimo, con coraggio da parte di tutti. E mi rivolgo in particolare a Mario Antinori che, al momento della sua candidatura a segretario, parlò proprio del Pd come di un partito di capibastone. Se questo è vero, allora Antinori ha l’opportunità di dare un colpo, di cominciare a spezzare quella logica che ha intrappolato un po’ tutti, da una parte e dell’altra. Con un atto che sarebbe senz’altro di coraggio, di lungimiranza e di grande utilità politica. Se saremo all’altezza di questo passaggio”, è andato avanti Mario Morgoni, “avremo un partito davvero in grado di discutere nel merito dei problemi, valorizzando al proprio interno le intelligenze presenti nella nostra comunità”.
Ma i capobastone, abbiamo chiesto al senatore, non si trovano da una parte e dall’altra del Pd? “Certamente”, ha risposto Morgoni, “in effetti tutti ci siamo caratterizzati per questa logica da cui non si salva nessuno di noi. E seppure personalmente non ho mai condiviso questa logica, riconosco di essere stato dentro a questo tipo di sistema. E allora liberiamocene. Liberamoci dalle vecchie logiche, dai gruppi di potere, in modo coerente con il nuovo partito di Matteo Renzi. E dico a Mario Antinori e ai suoi che la gente oggi è disperata e ci chiede di risolvere i loro problemi. E un’unità vera, un Partito Democratico attivo, non sarebbe forse la soluzione per tutto, ma è almeno quello che i cittadini si aspettano da noi e daremmo un segnale forte all’opinione pubblica. Quello che sto facendo”, ha terminato, “è un appello vero per un cambiamento vero”.
Adesso il pallino è nelle mani di Mario Antinori. Il cui buon risultato ottenuto nella corsa alla segreteria provinciale ha assunto un significato ancora più forte dopo la debacle di Cuperlo alle primarie, testimoniando come Antinori sia uno dei “giovani” più stimati all’interno del Pd maceratese. Ma accettare la proposta di Teresa Lambertucci significherebbe per lui rompere non solo con il passato, ma con alcuni di coloro che lo sostennero e che molto probabilmente non lo seguirebbero. Un passaggio non facile da cui si può uscire con le ossa rotte, senza tanti dei compagni di ieri e lungo una strada tutta da costruire priva di certezza, scompigliando per giunta il campo di provenienza.
“Mario deve cogliere il senso vero di questa sfida che non ha niente di strumentale”, ha risposto a questa considerazione Morgoni, “Quella di cui sto parlando è una proposta vera che creerebbe scompiglio non solo nelle fila di chi l’ha sostenuto ma anche in quelle di chi ha appoggiato Teresa Lambertucci. E’ una sfida ad alzare l’asticella per tutti, qualcosa di ambizioso da fare per il partito anche con la collaborazione dei civatiani. E inoltre” – ha concluso Morgoni – l’elezione di Teresa Lambertucci ha messo in luce che nel Pd provinciale ci sono due componenti di peso e importanza quasi equivalente, ciascuna con un peso rilevante. Anche per questo ci vuole una scelta coraggiosa, oppure correremmo il rischio di continuare con un braccio di ferro che ci ha penalizzati per anni.”
E Mario Antinori? Teoricamente avrebbe ambito al ruolo poco più che formale di presidente dell’assemblea provinciale, non ad un impegno in segreteria che ha un significato anche politico ben preciso. Dopo l’assemblea di giovedì, chiusasi con l’invito rivoltogli della segretaria provinciale, si è preso tempo per riflettere anche attraverso una serie di riunioni con chi ha appoggiato la sua candidatura. Una riserva che si immagina verrà sciolta nei prossimi giorni.
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I miei complimenti al senatore Mario Morgoni, che in modo chiaro e senza mezze parole lancia un messaggio trasparente: pensiamo ai problemi della gente cercando di risolverli con un PD forte ed unito.
Mi auguro che il più giovane Antinori, trovi la forza ed il coraggio di accettare la “sfida”, “ripartendo” dalle parole di Morgoni.
Saluti
Da esterno, trovo la proposta ed il ragionamento di Mario Morgoni molto convincenti: unire le forze che da un lato e dall’altro stanno cercando un vero rinnovamento, buttando a mare i capibastone, i carrieristi, gli opportunisti, i falsi rinnovatori.
Concordo con Bommarito bisogna ricercare le forze e gli uomini che vogliono il vero rinnovamento. Renzi oggi vincente, come sempre ha unito molti ben pensanti ma sul carro ci sono saliti molti opportunisti che sperano ancora nella fortuna e nell’ignoranza spesso di chi vota di mantenere i privilegi raggiunti. Attenzione Morgoni di questi ce ne sono tanti, dalle nostre parti: pensano di cavalcare il rinnovamento nazionale di Renzi per conquistare le amministrazioni locali.Attenzione un conto è votare Renzi alla primarie un conto è votare riciclati a livello locale. Io non sono del PD ma condivido Renzi. Aggregate i giovani e scrollatevi di dosso i Tromboni.
noi non abbiamo bisogno di gente di carriera che provenga dai ranghi omologanti delle segreterie dei partiti , ma di veri imprenditori , gente che si presenti allo sportello degli elettori con un curriculum . Gente svegliatevi , accogliete il detto inglese ” mentre i medici parlano , il malato muore . Non siete più credibili , nemmeno il Messia del ’22 potrebbe risolvere l’opportunismo atavico degli italiani e la voglia di parlare come l’avv. azzeccagarbugli del Manzoni. Non ci sono grandi politici o politici semplicemente , solo persone abilissime a districarsi dal ginepraio politico nel quale noi viviamo e che riproducono continuamente come una metastasi infinita alimentata dalla nostra ignoranza e scarso senso civico.
la Democrazia , viene solo da una rivolta delle coscienze del popolo : la consapevolezza.
Non esiste altro e finchè non facciamo un salto generazionale ci terremo sul gobbo questi politici per passione e professione . Abbiamo dei politici estremamente intelligenti e geniali ma la situazione di rovina e di disastro l’hanno procurata proprio loro . Destra e sinistra , centro e periferie andate a CASA !
Opinione condivisibile qella del senatore, salvo un un passaggio illuminante della sua intervista, che in due righe sconfessa tuttal la predica. Cioè quando afferma: “…accettare la proposta di Teresa Lambertucci significherebbe per lui rompere non solo con il passato, ma con alcuni di coloro che lo sostennero e che molto probabilmente non lo seguirebbero.” Questo è quindi un invito rivolto al solo Mario Antinori e non a tutto il gruppo che lo ha sostenuto, ed auspicare il superamento delle correnti, perchè di fatto gli stà chiedendo di allontanarsi da “cattive compagnie”, che comunque rimerrebbero minoranza.
Caro Obinwankenobi , se guardi bene vedi che quelle parole non sono mie ma del giornalista.
E’ innegabile,se si vuole stare con i piedi per terra,che il PD è nato da un’aggregazione e non da una sintesi,come avrebbe dovuto essere per dar vita ad una formazione politica nuova,e diventa naturale,direi,questa scarsa disponibilità ad un confronto costruttivo,del quale la comunità nazionale avrebbe bisogno estremo in una fase di estrema difficoltà come quella attuale,ad uno sforzo corale responsabile che,addirittura,dovrebbe coinvolgere tutte le componenti sociali,se avessero a cuore le sorti del Paese nei fatti e non nelle parole.Invece quì ci troviamo di fronte a chiuse cocciutaggini,ad impostazioni aprioristiche poco preparate ad un lungimirante confronto,perfino nell’ambito di uno stesso partito.Che sia un problema di levatura della classe dirigente ?Giovanni Bonfili.
Non per fare l’avvocato difensore di Morgoni ma la sua affermazione più rilevante è:
“quella di cui sto parlando è una proposta vera che creerebbe scompiglio non solo nelle fila di chi lo ha sostenuto ( Antinori) ma anche tra quelli che hanno appoggiato Teresa Lambertucci”.
morgoni quello che ha votato la penalizzazione dei comuni che contrastano la ludopatia? ahhhh, ho capito.
@ Mario Morgoni. Obiwankenobi ha perso un’altra buona occasione per stare zitto. Ma quando, come avevo rilevato in precedenza, la mosca gli sbatte nella testa deve intervenire. Mette in virgolettato considerazioni del cronista, come se fossero proprie del sen. Morgoni. Ragiona da uomo di corrente, pronto a continuare con la vecchie logiche, come se nulla stesse cambiando. Preoccupato di tenere unito il campo che ha sostenuto Antinori e preparandosi a contrastare la segreteria provinciale Pd di Lambertucci. Ma dal modo di esprimersi, questo personaggio di guerre stellari, lascia il sospetto di essere egli stesso un capo bastone. annidato al coperto di qualche amministrazione comunale. Ma stia attento che il bastone che ha sinora usato potrebbe caderle una volta di queste sulla testa.
@aldo caporaletti. Non è degno di risposta, vista la veemenza e l’ormone che gli gira a mille…!!! Però un calmante……dateglielo!!! Su via calma, novello Robespierre del terzo millennio. Per far bene al PD bisognerebbe per prima cosa, che sbattan fuori gli infervorati ed estremisti come lei. Buon Natale, e sia sereno ne ha bisogno.
@ Aldo Caporaletti. Non si inquieti per quanto legge qui sopra: se le può servire, le esprimo la mia valutazione di uomo che ha girato il mondo. Leggo da qualche mese i suoi commenti su Cronache Maceratesi e raramente mi è capitato di imbattermi in un “tarduazzo” (l’espressione è puramente civitanovese) come tale Obinwakenobi. Attribuisce al senator Morgoni dichiarazioni che non ha mai prodotto e afferma che lei non merita risposta eppoi commenta ugualmente. Lasci stare mi dia retta, non ne vale la pena. Anzi, gli faccia gli auguri per il Natale, è anche lui pur sempre un’anima (in pena poiché non riesce nemmeno a pronunciare il proprio nome) del Signore. Che nel Nuovo Anno egli riesca a ritrovare, senza vergogna, l’identità perduta.
Salve Angelo Biondi alias Aldo Caporaletti, qui mi sembra siano in tanti a nascondersi dietro svariati nikname! Amen.
LO DICO AI GIOVANI VISTO CHE SONO ANDATO MA PIENO DI MESTIERI :
non c’è rimedio , da questi commenti capite che non avete speranza , corporazioni inutili di opinionisti .
unitevi al mio partito “SE-NE DEVONO-ANNA’ ITALIANO” I FORCONI CINESI QUELLI CHE SI ARRUGINISCONO SUBITO SONO GRATIS. Obbiettivo infiocinare le chiappe e rieducazione nel Gulag siberiani